MARINO. IL PCI NON CI STA. GIUSTIFICAZIONI SENZA SENSO. PROMUOVIAMO INIZIATIVA. AVERSA: SINDACO COLIZZA NON…
Marino. PCI: Domenico Andreozzi non è più tra noi.
22/04/2017Questo articolo è stato letto 4437 volte!
Il battagliero compagno Domenico Andreozzi, mentre era, in questo periodo, in una casa di riposo a Formia, è venuto a mancare. Siamo vicini ai figli e alla sua compagna e quanti piangono la sua morte. Qui a S. Maria delle Mole, nel comune di Marino, era ancora punto di riferimento di scambi di analisi ed opinioni sulla vicenda politica italiana: molti compagni che hanno avuto il piacere di apprezzarlo amavano discutere con lui. Da operaio edile, da “immigrato” dalla Ciociaria ai Castelli romani, aveva modi taglienti di vedere e giudicare le cose. Solo per fare due esempi: ha imposto al gruppo dirigente che sta riorganizzando il Partito da alcuni anni, di “mettere come prioritario il dover aprire una sede. Perché, giustamente diceva, se hai un buco di riferimento tutti comprendono che non stiamo facendo comitati elettorali, ma riferimento per chi ha necessità. E sono tanti: giovani senza lavoro e persone anziane socialmente deboli”. Perché, a lui, non andava proprio giu’ che la sede storica del PCI di S. Maria delle Mole, che egli personalmente aveva prima costruito per il proprietario di allora, e successivamente con decine di altri compagni e compagne contribuito ad acquistarla per destinarla a sede del PCI, oggi non lo sia più! Per questo è da tempo che il gruppo di compagni del nuovo PCI si sta impegnando, in tutti i modi, per una sede politica autonoma. Un’altra cosa che diceva sempre Domenico, non da ottantaseienne ora, ma dalla sua scelta a Rifondazione e poi al PdCI, era la questione dell’unità a sinistra. Non c’è stata assemblea pubblica di partito a cui abbia partecipato che non sottolineasse il proprio punto di visto (che ora è diventato del nuovo PCI). “L’unità a sinistra è condizione per poterci difendere, per dare forza ai lavoratori – ripeteva – Ma non va vissuta e costruita col compromesso al ribasso. Non può essere stretta con chi non riteniamo di sinistra come il PD renziano.” Concetti che oggi sembrano appartenere alla polemica politica attuale e che, invece, Domenico Andreozzi ci metteva davanti già sei-sette anni fa! Vogliamo ricordarlo anche con una immagine. E’ la foto che lo ritrae nel proprio ingresso di casa, con una targa a lui dedicata dalla sezione per essere tra i fondatori dei comunisti a S. Maria delle Mole. Foto che ci ha chiesto di imprimere perché desideroso di mostrare a tutti che essere comunisti non è una moda. E aderire al PCI, rinnovando l’iscrizione al partito ogni anno come egli ha fatto, non è un atto di superficialità o di convenienza. E’ testimonianza e voglia di lottare. Noi continueremo anche in suo nome.
Related Images:
Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.