MARINO, IL GRUPPO DI CENTROSINISTRA: IL BILANCIO NON FA TORNARE I CONTI

MARINO, IL GRUPPO DI CENTROSINISTRA: IL BILANCIO NON FA TORNARE I CONTI

03/02/2017 0 Di puntoacapo

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MARINO, IL GRUPPO DI CENTROSINISTRA: IL BILANCIO NON FA TORNARE I CONTI.
Il bilan­cio di pre­vi­sione del Comune di Mari­no e il Doc­u­men­to Uni­co di Pro­gram­mazione sono sta­ti approvati l’altro ieri, 31 gen­naio 2017.

Un pas­so impor­tante per la cor­ret­ta ges­tione ammin­is­tra­ti­va e polit­i­ca del Comune che, tut­tavia, rimar­ca (anco­ra) la debolez­za sia ammin­is­tra­ti­va sia polit­i­ca del­la giun­ta pen­tastel­la­ta di mis­urar­si real­mente con le prob­lem­atiche del ter­ri­to­rio.

Se s’in­tende il bilan­cio come lo stru­men­to di pro­gram­mazione attra­ver­so cui si fan­no scelte e si carat­ter­iz­za, in maniera deter­mi­nante e sig­ni­fica­ti­va, tut­ta l’at­tiv­ità ammin­is­tra­ti­va del­l’Ente, occorre sot­to­lin­eare che questo pri­mo bilan­cio è uno stru­men­to zop­po, un (pri­mo) frut­to acer­bo: man­ca lo spir­i­to costrut­ti­vo di una vera e com­pi­u­ta col­lab­o­razione tra le forze in cam­po; man­ca la prog­et­tual­ità; non con­tiene alcu­na for­ma di razion­al­iz­zazione dei servizi; non con­tiene mis­ure per la riduzione degli sprechi; mantiene immu­tate le aliquote dei trib­u­ti e le tar­iffe dei servizi pub­bli­ci; non prevede alcun con­trasto al degra­do del ter­ri­to­rio né accen­ni al sosteg­no delle pic­cole imp­rese.

I con­ti non tor­nano — o forse in cam­pagna elet­torale han­no det­to cose diverse. E, purtrop­po, occorre (con­tin­uare) a sot­to­lin­eare la man­can­za del rispet­to delle norme. Speci­fi­ca­mente: la mino­ran­za non ha potu­to pre­sentare emen­da­men­ti per­ché non è sta­ta for­ni­ta la doc­u­men­tazione, nei modi e nei tem­pi, sta­bili­ta dalle norme  e dai rego­la­men­ti. Forse che la parte­ci­pazione del­la mino­ran­za non ser­va o, addirit­tura, sia inutile?

C’è una chiara volon­tà di non rispettare le norme, pur conoscen­dole? Il dub­bio è legit­ti­mo.

La nos­tra però, è una con­vinzione forte: han­no leso il dirit­to del­la mino­ran­za.

Più volte: Anche quan­do, attra­ver­so uno speci­fi­co emen­da­men­to alla delib­era abbi­amo chiesto di reperire risorse da des­tinare a prog­et­ti quali:

- l’impiego tem­po­ra­neo e stra­or­di­nario di cit­ta­di­ni dis­oc­cu­pati di lun­go peri­o­do res­i­den­ti in Mari­no”,

- l’erogazione di un con­trib­u­to per la riduzione del canone di affit­to a favore di imp­rese per locali ded­i­cati ad attiv­ità arti­gianali e com­mer­ciali sul ter­ri­to­rio comu­nale;

- la con­ces­sione di finanzi­a­men­ti a prog­et­ti di riqual­i­fi­cazione e svilup­po di impre­sa con sede a Mari­no

- l’esenzione del­la tas­sa di occu­pazione del suo­lo pub­bli­co sui cantieri per la riqual­i­fi­cazione delle fac­ciate dei palazzi, dal cen­tro alle per­iferie.

Pur riten­doli con­di­vis­i­bili ne abbi­amo rice­vu­to una stru­men­tale boc­ciatu­ra.

Anco­ra: quan­do abbi­amo chiesto tem­po (5 minu­ti) per sospendere i lavori al fine di una ulte­ri­ore val­u­tazione sul voto. Di nuo­vo, irritual­mente e sen­za prece­den­ti, la boc­ciatu­ra è arriva­ta forte e chiara. A quel pun­to, doverosa­mente e nel pieno e totale rispet­to delle regole, abbi­amo abban­do­na­to l’aula con tutte le altre mino­ranze.

Prob­a­bil­mente il M5S ha strate­gie a noi sconosciute.

Ci auguri­amo che, tra le strate­gie del M5S anco­ra sconosciute, si pos­sa trovare anche l’in­ser­i­men­to di finanzi­a­men­ti region­ali ed europei per la real­iz­zazione di opere pub­bliche — evi­den­te­mente fon­da­men­tali per ovviare alla scar­sità delle risorse a dis­po­sizione del Comune e per rilan­cia­re quel mer­ca­to del lavoro che è sta­to sbandier­a­to durante la cam­pagna elet­torale e di cui, oggi, non si riesce a sen­tire neanche l’e­co.

 

Per il Grup­po Con­sil­iare di Cen­trosin­is­tra:

Il Capogrup­po Eleono­ra DI GIULIO

I Con­siglieri Comu­nali Enri­co IOZZI — Gian­fran­co VENANZONI — Fran­ca SILVANI

 

Mari­no, 3 feb­braio 2017

 

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