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Esperienza religiosa e istituzioni ecclesiastiche nella Cori medievale: incontro con Clemente Ciammaruconi. A seguire la presentazione del Fondo Banfuso.
29/11/2016Questo articolo è stato letto 3376 volte!
Lo storico dell’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale illustrerà la sua ricerca sugli aspetti religiosi ed istituzionali che caratterizzarono il Medioevo a Cori. Poi verrà presentato al pubblico il materiale tecnico e documentario appartenuto al banditore corese Antonio Cioeta che andrà ad incrementare il Fondo Locale presso la Biblioteca civica.
Nell’ambito della manifestazione ‘Cori: dell’Olio e delle Olive’ 2016, sabato 3 Novembre, alle ore 16:30, presso la sala conferenze del Museo della Città e del Territorio di Cori, si terrà il terzo ed ultimo appuntamento con il ciclo di convegni ‘Tra città e territorio. Novità nella ricerca storica, archeologica e archivistica’ organizzato dalla Direzione scientifica del Museo, in collaborazione con il Comune di Cori e le associazioni culturali Arcadia e Amici del Museo. ‘Esperienza religiosa e istituzioni ecclesiastiche nella Cori medievale. Acquisizioni e suggestioni storiografiche’ è il titolo dell’incontro con lo storico Clemente Ciammaruconi, dell’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale.
Nella seconda metà del Quattrocento, Cori conobbe un profondo rivolgimento del proprio assetto religioso-istituzionale. Con l’attribuzione della chiesa patronale di Sant’Oliva e la conseguente erezione del nuovo complesso conventuale si arrivò all’inurbamento della comunità agostiniana insediata nel suburbio dal XIII secolo e il centro lepino venne interessato dalla multiforme attività pastorale dei frati dell’Osservanza minoritica. L’intenso apostolato dei Francescani osservanti e l’ascendente da questi esercitato nel vissuto religioso cittadino trovò il proprio culmine nell’incisiva campagna di predicazione dell’Aprile 1497, preludio alla fondazione, nei primi decenni del Cinquecento, del convento extramurario di San Francesco. Un quadro alquanto articolato, segnato dall’affermarsi nella società locale di una profonda esigenza di rinnovamento religioso, ma anche da rapporti tutt’altro che facili tra clero secolare e regolare sia nella gestione della cura d’anime sia nell’orientare lo stesso culto popolare verso la Madonna del Soccorso, impostosi a partire dal 1521.
A seguire la presentazione al pubblico del Fondo Banfuso. Testimonianze tecniche e documentarie appartenute al banditore corese Antonio Cioeta, detto Banfuso (Cori, 27/10/1934 – 04/03/2011). Ne fanno parte una televisione e una radio costruite da lui stesso, i megafoni con cui veniva dato il bando, circa 400 audiocassette e la strumentazione per il loro ascolto. Il materiale, donato alla Biblioteca civica ‘Elio Filippo Accrocca’ da Catullo Manciocchi, andrà ad incrementare la collezione del Fondo Locale ed è particolarmente interessante in prospettiva antropologica e di storia del territorio in quanto conserva informazioni e tracce della cultura orale locale e memorie di iniziative, eventi, campagne elettorali e discorsi pubblici realizzati principalmente a Cori. Le bibliotecarie stanno predisponendo le operazioni per la messa in sicurezza, l’inventariazione, la catalogazione e la valorizzazione di tale documentazione ai fini della pubblica fruizione.