Marino, Ivano Moretti risponde al nostro editoriale: non sceglierò né destra né sinistra!

Marino, Ivano Moretti risponde al nostro editoriale: non sceglierò né destra né sinistra!

16/03/2016 0 Di Francesca Marrucci

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Ivano Moretti

Ivano Moret­ti

Ivano Moret­ti chiarisce la pro­pria posizione polit­i­ca dopo il nos­tro edi­to­ri­ale sul­la situ­azione polit­i­ca a Mari­no dopo la scelta del can­dida­to a Sin­da­co Ori­ano De Luca per parte del cen­trosin­is­tra. Moret­ti fino­ra ha fat­to la sua cam­pagna elet­torale con incon­tri mirati e pro­poste prog­et­tuali, priv­i­le­gian­dole alle dichiarazioni pub­bliche. Non era quin­di ben chiaro come volesse pro­cedere in vista del­l’ap­pun­ta­men­to elet­torale. Il nos­tro edi­to­ri­ale è sta­ta l’oc­ca­sione per pre­cis­are che la Lista ‘Damose da fa’ non si col­locherà né nel­lo schiera­men­to di cen­trode­stra né in quel­lo di cen­trosin­is­tra. Vedi­amo per­ché.

Gen­tile Francesca Mar­ruc­ci, in mer­i­to alla trat­tazione delle ques­tioni ripor­tate nel Suo edi­to­ri­ale del 14.03.2016, rel­a­ti­va­mente alla scelta del can­dida­to del cen­tro-sin­is­tra, in cui si ripor­tano fat­ti e con­sid­er­azioni riguardan­ti le diverse par­ti politiche in gio­co impeg­nate nell’elezione del sin­da­co e del con­siglio comu­nale di Mari­no, mi preme inter­venire per chiarire subito, rispet­to al con­testo geo-politi­co in essere, qual è la posizione polit­i­ca del­la lista “Damose da fa’ …per il bene di Mari­no”, di cui sono can­dida­to a sin­da­co.

Chiarisco da subito, a smen­ti­ta del­la Sua con­get­tura, che la mia can­di­datu­ra, sta­bili­ta e con­di­visa insieme alle per­sone che com­pon­gono il grup­po di lavoro (cit­ta­di­ni, arche­olo­gi, stori­ci dell’arte, esper­ti di tur­is­mo, guide tur­is­tiche, ecc.) che sta lavo­ran­do al pro­gram­ma elet­torale che pre­sen­ter­e­mo prossi­ma­mente ai cit­ta­di­ni come lista “Damose da fa’… per il bene di Mari­no”, non si tro­va affat­to in “un lim­bo politi­co sen­za una meta pre­cisa”.  Al riguar­do, anzi, pos­so assi­cu­rare che oltre alla meta pre­cisa e chiara che ci siamo pre­fis­sati (real­iz­zare una vera riv­o­luzione cul­tur­ale per affer­mare un diver­so sis­tema di vita sociale a Mari­no), esiste anche una ben defini­ta moti­vazione da cui siamo par­ti­ti, che ha sus­ci­ta­to in tut­ti noi un pre­ciso intendi­men­to di riscat­to civi­co, civile e morale final­iz­za­to a sen­si­bi­liz­zare la Comu­nità mari­nese, fin trop­po intor­pidi­ta dalle chi­ac­chiere e dalle inutili, pretes­tu­ose e teatrali con­trap­po­sizioni di questi pseu­do par­ti­ti politi­ci che han­no con­di­vi­so, e con­tin­u­ano a con­di­videre, imbaraz­zan­ti e repren­si­bili com­por­ta­men­ti, nonos­tante i gravi avven­i­men­ti giudiziari ver­i­fi­catisi appe­na lo scor­so anno. Pre­mes­so ciò, sbalordisce l’inadeguata inter­pre­tazione di quan­to sta acca­den­do nel “quadro politi­co” locale, sia da quel­li che potremo definire “osser­va­tori politi­ci”, sia da certe for­mazioni “politiche”, inca­paci ora­mai di sal­va­guardare persi­no le apparen­ze.

Quan­do il 9 aprile scor­so si ver­i­ficò l’arresto del nos­tro sin­da­co, molto fu lo scon­cer­to e il dis­ap­pun­to nel paese fra i cit­ta­di­ni e, assai più blanda­mente, fra i par­ti­ti dell’opposizione ed in par­ti­co­lare del PD che non focal­iz­zò con la nec­es­saria ener­gia, forse volu­ta­mente, la grave ques­tione morale che si era con­suma­ta all’interno del­la mas­si­ma isti­tuzione civi­ca. Ed oggi, alla luce del­la con­tin­ua fram­men­tazione e ricom­po­sizione delle alleanze, sia destra che a sin­is­tra, che han­no por­ta­to infine alla sot­to­scrizione di un accor­do da “vole­mose bene che poco ce cos­ta…”, abbi­amo la con­fer­ma dell’inciucio che è sta­to ordi­to e con­suma­to dal PD e dal PDL in dan­no del­la democrazia, delle isti­tuzioni, del­la polit­i­ca e del cit­tadi­no con­tribuente !!

Da cir­ca 10 anni, a Mari­no (ora­mai anche nel Paese), pos­si­amo affer­mare che non c’è più alcu­na dif­feren­za fra destra e sin­is­tra. Queste due aree geo-politiche sono ora­mai stret­ta­mente col­le­gate e inte­grate, qua­si a for­mare un’unica entità orga­niz­za­ta e final­iz­za­ta. I ver­ti­ci “politi­ci” delle due par­ti, si vedono e si con­sul­tano con nor­male assiduità, per decidere come agire ed impeg­nare con inter­ven­ti edilizi il ter­ri­to­rio, sen­za alcu­na atten­zione ai veri prob­le­mi che assil­lano il paese ed il cit­tadi­no, ad iniziare  dall’assenza di quei servizi basi­lari che, pun­tual­mente trascu­rati nonos­tante le pre­vi­sioni di legge, sono la più evi­dente tes­ti­mo­ni­an­za del con­suma­to inci­u­cio. E lad­dove han­no edi­fi­ca­to il risul­ta­to è sta­to pure pes­si­mo, tant’è che i cit­ta­di­ni inter­es­sati, che han­no paga­to fior di quat­tri­ni, anco­ra oggi sono nel­la situ­azione di non avere la disponi­bil­ità del­la pro­pria casa.

Ecco, la nuo­va ammin­is­trazione più che pen­sare alla real­iz­zazione di nuovi cen­tri abi­tati, in con­trasto con ogni pre­vi­sione di svilup­po abi­ta­ti­vo, dovrà vol­gere lo sguar­do alle tante case sfitte e capirne le ragioni, ma anche agire e chi­ud­ere al più presto tutte le pro­ce­dure ammin­is­tra­tive con le quali pot­er assi­cu­rare al cit­tadi­no tito­lare di un pre­ciso dirit­to, quel­la casa per la quale ha ver­sato un cap­i­tale impor­tante, che spes­so coin­cide con i rispar­mi di una vita. Questi incal­co­la­bili dan­ni, socio-eco­nomi­ci e ambi­en­tali (per via Cos­ta Caselle, sit­u­a­ta sopra le falde idriche, è sta­ta richi­es­ta la Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale?) sono sta­ti deter­mi­nati da chi gov­er­na­va, ma accettati o igno­rati da chi sta­va all’opposizione.

E allo­ra qual è la dif­feren­za ide­ale e di val­ore fra il PD e il PDL ? Come pos­sono gli altri par­ti­ti e liste civiche allear­si con chi ha causato tan­to dis­a­gio ai cit­ta­di­ni e rovine nel paese? Quali sono le basi ide­ali che ani­mano queste forze “politiche” che pred­i­cano ad ogni occa­sione il cam­bi­a­men­to ed una migliore orga­niz­zazione del­la vita sociale? Di quale cam­bi­a­men­to par­lano se con­tin­u­ano ad allear­si pro­prio con quei par­ti­ti che sono sta­ti Autori di tan­to caos urban­is­ti­co e sociale oltre che di galop­pante povertà eco­nom­i­ca? Queste val­u­tazioni ci inducono a ritenere che i due schiera­men­ti mes­si in cam­po intorno a PD e PDL siano del­la stes­sa “pas­ta”, altro che destra e sin­is­tra!

E ciò è dimostra­to dal fat­to che il can­dida­to del “cen­tro-sin­is­tra” (e quel­lo del cen­tro-destra?) è sta­to scel­to e pre­so in presti­to da una lista che in questi anni ha agi­to e gov­er­na­to con il “cen­tro-destra”!! Ma allo­ra, se sono tut­ta una “famiglia” per­ché rin­un­cia­re a pre­sentare una sola lista elet­torale?

Una promis­cuità malefi­ca che deve essere chiara e che il cit­tadi­no non può trascu­rare se vuole cam­biare vera­mente l’immagine del paese ed il sis­tema di vita dei cit­ta­di­ni con­tribuen­ti. Ma per cam­biare ci vuole cor­ag­gio, ed il cor­ag­gio deri­va dal­la con­sapev­olez­za del­la forza morale e civi­ca che cias­cun cit­tadi­no è in gra­do di esprimere, attribuen­do il pro­prio voto a chi saprà inter­pretare e pro­porre una realtà sociale vera­mente alter­na­ti­va al mod­el­lo attuale.

Per questo la lista “Damose da fa’…per il bene di Mari­no” non accetta alleanze né con il PD né con  il PDL, ora­mai con­tigui ed inte­grati, di cui si ritiene conc­re­ta e val­i­da alter­na­ti­va polit­i­ca a cui il cit­tadi­no-elet­tore, che ha un potere impor­tante e deci­si­vo, potrà con il pro­prio voto dare la forza nec­es­saria per cam­biare la triste realtà che ci han­no con­fezion­a­to ed impos­to per anni.

Ripar­tire dal­la Cul­tura, dal tur­is­mo, val­oriz­zare l’Ambiente e le risorse pre­sen­ti sul nos­tro ter­ri­to­rio, è con­dizione deter­mi­nante ed essen­ziale per rian­i­mare l’economia locale, la social­ità, creare con­crete oppor­tu­nità di lavoro e resti­tuire così fidu­cia ai cit­ta­di­ni ed in par­ti­co­lare ai gio­vani. Cam­biare si può, ma bisogna cred­er­ci… e noi ci cre­di­amo !!

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