Marino: IVANO MORETTI si è presentato ufficialmente candidato a Sindaco La lista DAMOSE DA FA’…per…
Marino, Ivano Moretti risponde al nostro editoriale: non sceglierò né destra né sinistra!
16/03/2016Questo articolo è stato letto 5038 volte!
Ivano Moretti chiarisce la propria posizione politica dopo il nostro editoriale sulla situazione politica a Marino dopo la scelta del candidato a Sindaco Oriano De Luca per parte del centrosinistra. Moretti finora ha fatto la sua campagna elettorale con incontri mirati e proposte progettuali, privilegiandole alle dichiarazioni pubbliche. Non era quindi ben chiaro come volesse procedere in vista dell’appuntamento elettorale. Il nostro editoriale è stata l’occasione per precisare che la Lista ‘Damose da fa’ non si collocherà né nello schieramento di centrodestra né in quello di centrosinistra. Vediamo perché.
Gentile Francesca Marrucci, in merito alla trattazione delle questioni riportate nel Suo editoriale del 14.03.2016, relativamente alla scelta del candidato del centro-sinistra, in cui si riportano fatti e considerazioni riguardanti le diverse parti politiche in gioco impegnate nell’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Marino, mi preme intervenire per chiarire subito, rispetto al contesto geo-politico in essere, qual è la posizione politica della lista “Damose da fa’ …per il bene di Marino”, di cui sono candidato a sindaco.
Chiarisco da subito, a smentita della Sua congettura, che la mia candidatura, stabilita e condivisa insieme alle persone che compongono il gruppo di lavoro (cittadini, archeologi, storici dell’arte, esperti di turismo, guide turistiche, ecc.) che sta lavorando al programma elettorale che presenteremo prossimamente ai cittadini come lista “Damose da fa’… per il bene di Marino”, non si trova affatto in “un limbo politico senza una meta precisa”. Al riguardo, anzi, posso assicurare che oltre alla meta precisa e chiara che ci siamo prefissati (realizzare una vera rivoluzione culturale per affermare un diverso sistema di vita sociale a Marino), esiste anche una ben definita motivazione da cui siamo partiti, che ha suscitato in tutti noi un preciso intendimento di riscatto civico, civile e morale finalizzato a sensibilizzare la Comunità marinese, fin troppo intorpidita dalle chiacchiere e dalle inutili, pretestuose e teatrali contrapposizioni di questi pseudo partiti politici che hanno condiviso, e continuano a condividere, imbarazzanti e reprensibili comportamenti, nonostante i gravi avvenimenti giudiziari verificatisi appena lo scorso anno. Premesso ciò, sbalordisce l’inadeguata interpretazione di quanto sta accadendo nel “quadro politico” locale, sia da quelli che potremo definire “osservatori politici”, sia da certe formazioni “politiche”, incapaci oramai di salvaguardare persino le apparenze.
Quando il 9 aprile scorso si verificò l’arresto del nostro sindaco, molto fu lo sconcerto e il disappunto nel paese fra i cittadini e, assai più blandamente, fra i partiti dell’opposizione ed in particolare del PD che non focalizzò con la necessaria energia, forse volutamente, la grave questione morale che si era consumata all’interno della massima istituzione civica. Ed oggi, alla luce della continua frammentazione e ricomposizione delle alleanze, sia destra che a sinistra, che hanno portato infine alla sottoscrizione di un accordo da “volemose bene che poco ce costa…”, abbiamo la conferma dell’inciucio che è stato ordito e consumato dal PD e dal PDL in danno della democrazia, delle istituzioni, della politica e del cittadino contribuente !!
Da circa 10 anni, a Marino (oramai anche nel Paese), possiamo affermare che non c’è più alcuna differenza fra destra e sinistra. Queste due aree geo-politiche sono oramai strettamente collegate e integrate, quasi a formare un’unica entità organizzata e finalizzata. I vertici “politici” delle due parti, si vedono e si consultano con normale assiduità, per decidere come agire ed impegnare con interventi edilizi il territorio, senza alcuna attenzione ai veri problemi che assillano il paese ed il cittadino, ad iniziare dall’assenza di quei servizi basilari che, puntualmente trascurati nonostante le previsioni di legge, sono la più evidente testimonianza del consumato inciucio. E laddove hanno edificato il risultato è stato pure pessimo, tant’è che i cittadini interessati, che hanno pagato fior di quattrini, ancora oggi sono nella situazione di non avere la disponibilità della propria casa.
Ecco, la nuova amministrazione più che pensare alla realizzazione di nuovi centri abitati, in contrasto con ogni previsione di sviluppo abitativo, dovrà volgere lo sguardo alle tante case sfitte e capirne le ragioni, ma anche agire e chiudere al più presto tutte le procedure amministrative con le quali poter assicurare al cittadino titolare di un preciso diritto, quella casa per la quale ha versato un capitale importante, che spesso coincide con i risparmi di una vita. Questi incalcolabili danni, socio-economici e ambientali (per via Costa Caselle, situata sopra le falde idriche, è stata richiesta la Valutazione di Impatto Ambientale?) sono stati determinati da chi governava, ma accettati o ignorati da chi stava all’opposizione.
E allora qual è la differenza ideale e di valore fra il PD e il PDL ? Come possono gli altri partiti e liste civiche allearsi con chi ha causato tanto disagio ai cittadini e rovine nel paese? Quali sono le basi ideali che animano queste forze “politiche” che predicano ad ogni occasione il cambiamento ed una migliore organizzazione della vita sociale? Di quale cambiamento parlano se continuano ad allearsi proprio con quei partiti che sono stati Autori di tanto caos urbanistico e sociale oltre che di galoppante povertà economica? Queste valutazioni ci inducono a ritenere che i due schieramenti messi in campo intorno a PD e PDL siano della stessa “pasta”, altro che destra e sinistra!
E ciò è dimostrato dal fatto che il candidato del “centro-sinistra” (e quello del centro-destra?) è stato scelto e preso in prestito da una lista che in questi anni ha agito e governato con il “centro-destra”!! Ma allora, se sono tutta una “famiglia” perché rinunciare a presentare una sola lista elettorale?
Una promiscuità malefica che deve essere chiara e che il cittadino non può trascurare se vuole cambiare veramente l’immagine del paese ed il sistema di vita dei cittadini contribuenti. Ma per cambiare ci vuole coraggio, ed il coraggio deriva dalla consapevolezza della forza morale e civica che ciascun cittadino è in grado di esprimere, attribuendo il proprio voto a chi saprà interpretare e proporre una realtà sociale veramente alternativa al modello attuale.
Per questo la lista “Damose da fa’…per il bene di Marino” non accetta alleanze né con il PD né con il PDL, oramai contigui ed integrati, di cui si ritiene concreta e valida alternativa politica a cui il cittadino-elettore, che ha un potere importante e decisivo, potrà con il proprio voto dare la forza necessaria per cambiare la triste realtà che ci hanno confezionato ed imposto per anni.
Ripartire dalla Cultura, dal turismo, valorizzare l’Ambiente e le risorse presenti sul nostro territorio, è condizione determinante ed essenziale per rianimare l’economia locale, la socialità, creare concrete opportunità di lavoro e restituire così fiducia ai cittadini ed in particolare ai giovani. Cambiare si può, ma bisogna crederci… e noi ci crediamo !!
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.