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Il Parco dei Castelli Romani chiarisce la questione rifiuti
05/02/2016Questo articolo è stato letto 3975 volte!
Sempre più spesso si sente parlare di come sia diventato fragile l’ecosistema a causa principalmente della negligenza e dell’inciviltà dell’uomo, eppure non riusciamo ancora a prendere coscienza che le conseguenze negative di un ecosistema danneggiato si ripercuotono pesantemente su noi stessi. Quante volte ci capita di fare passeggiate nei nostri boschi o nei sentieri di campagna ed imbatterci in cumuli d’immondizia, lo “spettacolo” di degrado che si apre davanti ai nostri occhi ci fa indignare ma poi la regola generale è che alle parole non seguono i fatti. Non serve infatti affermare di volere un Paese più pulito se poi siamo i primi a lamentarci perché costretti a fare la raccolta differenziata, quando in altri Paesi è già una realtà più che consolidata. Possiamo fare molto per iniziare ad invertire la rotta, qui facciamo chiarezza sulle competenze degli Enti in materia di rifiuti.
La gestione dei rifiuti è di competenza dei Comuni ed è regolata dal Decreto legislativo 22/97, chiamato “Decreto Ronchi”, successivamente modificato da atti normativi di attuazione delle Direttive Comunitarie, il più rilevante dei quali è il D.Lgs 36/03. In ogni caso le ripartizioni di competenza sulla gestione dei rifiuti sono individuate negli artt. 18, 19, 20, 21, 22 del decreto. In particolare per il “Decreto Ronchi”, sono esclusivamente i Comuni ad effettuare “la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento”, realizzando il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, regolando la raccolta differenziata. La legge non individua altri Enti locali competenti rispetto alla raccolta e al trasporto di rifiuti e, pertanto, gli Enti Parco Nazionali o Regionali non possono svolgere le attività di gestione dei rifiuti all’interno delle aree naturali protette sulle quali invece possiedono competenza esclusiva per le attività di conservazione, tutela e fruizione delle risorse naturali. Compito dell’Ente Parco è quello di attuare una politica di governance, per impostare un’efficiente ed efficace attività di gestione integrata dei rifiuti, condivisa con i Comuni che rientrano nel territorio del Parco stesso.
Il Parco quindi:
• È impegnato nel quadro delle quotidiane attività di controllo effettuate dai Guardiaparco sul territorio, supportare i Comuni segnalando alle autorità competenti la presenza di punti critici o discariche abusive;
• È impegnato, in accordo con i Comuni, a sostenere il Personale adibito alla raccolta dei rifiuti o alla bonifica delle discariche, laddove sia richiesto dai Comuni stessi, fermo restando che queste specifiche mansioni non rientrano nelle competenze istituzionali del personale dell’Ente;
• È impegnato a sensibilizzare la popolazione su questa complessa problematica, organizzando, in accordo con i Comuni, campagne informative o giornate di raccolta volontaria dei rifiuti;
• È impegnato a educare le giovani generazioni attraverso progetti di didattica ambientale sulla raccolta differenziata, ad adottare tutte quelle buone pratiche indispensabili per intraprendere la strada verso un futuro sostenibile a rifiuti zero.
Priorità condivisa è il rispetto per l’ambiente, quindi l’equilibrata cooperazione tra Istituzioni è il percorso obbligato per risolvere il problema in modo efficace.
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