Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Fare di più per rimettere al centro il settore primario”

Agricoltura, Tiso (Confeuro): “Fare di più per rimettere al centro il settore primario”

18/05/2025 0 Di Marco Montini

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Agri­col­tu­ra, Tiso (Con­feu­ro): “Fare di più per rimet­te­re al cen­tro il set­to­re pri­ma­rio”

“L’agricoltura ita­lia­na deve tor­na­re a esse­re una prio­ri­tà stra­te­gi­ca per il Pae­se. Ser­ve una visio­ne chia­ra, fon­da­ta su inter­ven­ti con­cre­ti e siner­gi­ci che sap­pia­no valo­riz­za­re il set­to­re pri­ma­rio in tut­te le sue poten­zia­li­tà”. Cosi, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, com­men­ta l’incontro svol­to­si ieri pres­so la Sala Koch di Palaz­zo Mada­ma, dal tito­lo “Semi­nan­do idee, col­ti­van­do pro­po­ste. Fac­cia­mo cre­sce­re l’agricoltura ita­lia­na”. “Abbia­mo segui­to con atten­zio­ne i lavo­ri dell’evento — pro­se­gue Tiso — e con­di­vi­dia­mo la neces­si­tà di ripor­ta­re l’agricoltura al cen­tro dell’agenda poli­ti­ca ed eco­no­mi­ca nazio­na­le. È fon­da­men­ta­le par­ti­re da un pia­no infra­strut­tu­ra­le inte­gra­to e com­ple­men­ta­re: reti idri­che effi­cien­ti, col­le­ga­men­ti stra­da­li e fer­ro­via­ri ade­gua­ti, por­tua­li­tà fun­zio­na­le alle espor­ta­zio­ni. Sen­za que­ste basi, il com­par­to con­ti­nue­rà a subi­re ritar­di e pena­liz­za­zio­ni. Il pre­si­den­te Con­feu­ro sot­to­li­nea anche l’urgenza di difen­de­re le eccel­len­ze agroa­li­men­ta­ri ita­lia­ne: “Ser­ve un’azione più inci­si­va con­tro l’Italian Soun­ding, che dan­neg­gia i nostri pic­co­li e medi pro­dut­to­ri, com­pro­met­te la qua­li­tà per­ce­pi­ta dei nostri pro­dot­ti e osta­co­la la com­pe­ti­ti­vi­tà sui mer­ca­ti este­ri. Que­sta dupli­ce stra­te­gia — infra­strut­tu­re e tute­la del Made in Ita­ly — è oggi impre­scin­di­bi­le per far fron­te alle sfi­de glo­ba­li: dai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci alle guer­re com­mer­cia­li, fino alla con­cor­ren­za slea­le di mer­ci con­traf­fat­te o di scar­sa qua­li­tà pro­ve­nien­ti da eco­no­mie emer­gen­ti. L’agricoltura ita­lia­na può e deve tor­na­re a esse­re un moto­re di svi­lup­po, occu­pa­zio­ne e iden­ti­tà nazio­na­le”, con­clu­de Tiso.

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