Ambiente, Tiso (Accademia IC): “Overshoot Day, campanello d’allarme per generazioni future”

Ambiente, Tiso (Accademia IC): “Overshoot Day, campanello d’allarme per generazioni future”

18/05/2025 0 Di Marco Montini

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Ambien­te, Tiso (Acca­de­mia IC): “Over­shoot Day, cam­pa­nel­lo d’allarme per gene­ra­zio­ni futu­re”

“L’Overshoot Day rap­pre­sen­ta un cam­pa­nel­lo d’allarme che non pos­sia­mo più igno­ra­re. È il momen­to in cui il con­su­mo di risor­se natu­ra­li supe­ra la capa­ci­tà del nostro eco­si­ste­ma di rige­ne­rar­le. Per l’Italia, nel 2025, que­sto gior­no è cadu­to il 6 mag­gio. In altre paro­le, in soli 126 gior­ni abbia­mo esau­ri­to il “bud­get” annua­le di risor­se rin­no­va­bi­li che il nostro ter­ri­to­rio è in gra­do di for­ni­re in modo soste­ni­bi­le”, dice Car­me­la Tiso, por­ta­vo­ce di Acca­de­mia Ini­zia­ti­va Comu­ne e pre­si­den­te dell’associazione Ban­die­ra Bian­ca. “Que­sti dati evi­den­zia­no come il nostro model­lo di svi­lup­po sia ormai strut­tu­ral­men­te inso­ste­ni­bi­le. Se tut­ti i Pae­si del mon­do con­su­mas­se­ro come l’Italia, ser­vi­reb­be­ro qua­si tre pia­ne­ti per sod­di­sfa­re la doman­da di risor­se. Sia­mo di fron­te a un’emergenza siste­mi­ca, che minac­cia non solo l’equilibrio ambien­ta­le ma anche la giu­sti­zia inter­ge­ne­ra­zio­na­le: stia­mo com­pro­met­ten­do il futu­ro dei nostri figli per soste­ne­re un pre­sen­te distor­to da ecces­si e spre­chi”.

«L’Overshoot Day – aggiun­ge Tiso – non è una data sim­bo­li­ca, ma il rifles­so di un siste­ma che va urgen­te­men­te ripen­sa­to. È tem­po di adot­ta­re poli­ti­che pub­bli­che ambi­zio­se e lun­gi­mi­ran­ti, che pro­muo­va­no model­li di pro­du­zio­ne e con­su­mo soste­ni­bi­li, inve­sta­no nell’economia cir­co­la­re, nel­la rige­ne­ra­zio­ne ambien­ta­le e in una cul­tu­ra eco­lo­gi­ca dif­fu­sa. Allo stes­so tem­po, come cit­ta­di­ni, dob­bia­mo fare la nostra par­te cam­bian­do abi­tu­di­ni quo­ti­dia­ne e chie­den­do un cam­bia­men­to strut­tu­ra­le alla poli­ti­ca e alle isti­tu­zio­ni. Guar­dan­do al resto del mon­do – con­clu­de – le dif­fe­ren­ze tra Pae­si varia­no: nazio­ni come il Qatar rag­giun­go­no l’Overshoot Day già a feb­bra­io, men­tre l’Uruguay lo posti­ci­pa a dicem­bre. Ma è solo attra­ver­so una respon­sa­bi­li­tà con­di­vi­sa e una gover­nan­ce glo­ba­le equa che potre­mo affron­ta­re effi­ca­ce­men­te la cri­si eco­lo­gi­ca. Ser­ve un nuo­vo pat­to tra uomo e natu­ra, fon­da­to su equi­tà, rispet­to e visio­ne”.

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