Agroalimentare, Confeuro: “Bene Italia contro frodi. Nostro modello esempio in Ue”

Agroalimentare, Confeuro: “Bene Italia contro frodi. Nostro modello esempio in Ue”

24/01/2025 0 Di Marco Montini

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Agroa­li­men­ta­re, Con­feu­ro: “Bene Ita­lia con­tro fro­di. Nostro model­lo esem­pio in Ue”

“Con­feu­ro espri­me la sua pie­na sod­di­sfa­zio­ne e il più sen­ti­to rico­no­sci­men­to per l’im­por­tan­te ope­ra­zio­ne con­dot­ta dal­l’IC­QRF e Guar­dia di Finan­za, che ha por­ta­to al seque­stro di 700 kg di for­mag­gi a pasta fila­ta. La mer­ce, desti­na­ta al con­su­mo fina­le e alla distri­bu­zio­ne, dete­ne­va eti­chet­te ingan­ne­vo­li che dichia­ra­va­no fal­sa­men­te un’o­ri­gi­ne inte­ra­men­te ita­lia­na. Que­sta ope­ra­zio­ne rap­pre­sen­ta un segna­le chia­ro e for­te nel­la lot­ta con­tro le fro­di ali­men­ta­ri e a favo­re del­la tute­la del­le eccel­len­ze ita­lia­ne. Pro­teg­ge­re il Made in Ita­ly signi­fi­ca sal­va­guar­da­re non solo la qua­li­tà e la sicu­rez­za dei pro­dot­ti che giun­go­no sul­le tavo­le dei cit­ta­di­ni, ma anche il lavo­ro e l’impegno quo­ti­dia­no dei nostri pic­co­li e medi agri­col­to­ri e pro­dut­to­ri. Il seque­stro dei pro­dot­ti irre­go­la­ri, oltre ad evi­den­zia­re l’efficacia del model­lo di con­trol­lo ita­lia­no, met­te in evi­den­za l’importanza di man­te­ne­re alta l’attenzione ver­so i ten­ta­ti­vi di aggi­ra­re le leg­gi a dan­no del nostro set­to­re agroa­li­men­ta­re, da sem­pre sino­ni­mo di qua­li­tà, tra­di­zio­ne e auten­ti­ci­tà. Alla luce di tut­to que­sto, per­tan­to, Con­feu­ro ritie­ne neces­sa­rio che isti­tu­zio­ni e orga­ni di con­trol­lo con­ti­nui­no a lavo­ra­re con deter­mi­na­zio­ne per con­tra­sta­re chi, attra­ver­so pra­ti­che scor­ret­te lun­go tut­to la filie­ra, cer­ca di dan­neg­gia­re la nostra eco­no­mia e ingan­na­re i con­su­ma­to­ri. Solo attra­ver­so un impe­gno costan­te e con­di­vi­so soprat­tut­to a livel­lo comu­ni­ta­rio infat­ti, sarà pos­si­bi­le tute­la­re il rap­por­to tra pro­dut­to­ri e con­su­ma­to­ri che sem­pre più chie­do­no tra­spa­ren­za e garan­zia nei pro­dot­ti che acqui­sta­no. E’ fon­da­men­ta­le, inol­tre, espor­ta­re il siste­ma di con­trol­lo ita­lia­no anche negli altri pae­si euro­pei che, anche se non han­no la stes­sa varie­ta e qua­li­tà dei pro­dot­ti nostra­ni, dovreb­be­ro difen­de­re comun­que gli inte­res­si di tut­ti i i cit­ta­di­ni euro­pei. Da tem­po, infat­ti, lamen­tia­mo scar­si con­trol­li del­le mer­ci e dei pro­dot­ti che entra­no dal­le fron­tie­re euro­pee. L’Unione Euro­pea deve pren­de­re ad esem­pio ed ispi­ra­zio­ne le nostre tec­ni­che di con­trol­lo e fare defi­ni­ti­va­men­te sua una poli­ti­ca for­te e deci­sa di con­tra­sto del­le ille­ga­li­tà e dell’annoso feno­me­no dell’Italian Soun­ding”.

Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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