Europee, Prospettive future: “Programma dei partiti vuoti e insufficienti per rilancio Ue”

Europee, Prospettive future: “Programma dei partiti vuoti e insufficienti per rilancio Ue”

17/05/2024 1 Di Marco Montini

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“Come sapete, i prossi­mi saba­to 8 e domeni­ca 9 giug­no si voterà per le elezioni europee: una tor­na­ta impor­tante che deli­neerà il futuro politi­co ed isti­tuzionale del Vec­chio Con­ti­nente. In questo con­testo, molti elet­tori si doman­dano quali azioni ver­ran­no perse­gui­te dalle forze politiche che chiedono il voto, per miglio­rare l’U­nione Europa e quali ben­efi­ci per i cit­ta­di­ni. L’in­ter­rog­a­ti­vo è lecito! Infat­ti, costa­ti­amo che almeno in Italia il dibat­ti­to si è in gran parte con­cen­tra­to su temi di polit­i­ca inter­na che vedono il gov­er­no impeg­na­to alacre­mente nel ten­ta­ti­vo di assi­cu­rare al Pre­mier in prim­is, un futuro al potere pos­si­bil­mente vita nat­ur­al durante. Tre, quat­tro, i temi cal­di: il decli­no demografi­co e la rego­lazione dei flus­si d’immigrazione, la palese inca­pac­ità dell’Italia, e anche dell’Europa, di accel­er­are il rit­mo di for­mazione del­la ric­chez­za nazionale, il dig­i­tale con il peri­co­lo del­l’in­tel­li­gen­za arti­fi­ciale che incombe in modo ver­tig­i­noso, la tran­sizione eco­log­i­ca e l’im­pat­to ambi­en­tale. Dei con­flit­ti bel­li­ci, invece, solo un richi­amo. In ordine all’Eu­ropa, sono pochi par­ti­ti che han­no fat­to cir­co­lare i loro pro­gram­mi e — a parte qualche rara eccezione — riman­gono per lo più vaghi e delu­den­ti. Più in gen­erale, nelle varie pro­poste pro­gram­matiche, le indi­cazioni sulle azioni da perseguire a Brux­elles restano sul piano non oper­a­ti­vo degli obi­et­tivi. Per­tan­to ci chiedi­amo: che peso potreb­bero avere questi pro­gram­mi nelle scelte di voto degli elet­tori? Prob­a­bil­mente rel­a­ti­va­mente poco, anche in con­sid­er­azione dell’assenza di nuove mis­ure cosid­dette “bandiera” di grande richi­amo, se si fa eccezione per la ripropo­sizione di alcune già provate: e attual­mente spazi per rein­tro­durre queste mis­ure sono real­mente inesisten­ti nel bilan­cio pub­bli­co, se il Paese non vuole pagare un caro prez­zo in ter­mi­ni di sovran­ità di polit­i­ca eco­nom­i­ca. Siamo con­sapevoli che tut­to fa bro­do, anche se le scelte si faran­no a Brux­elles come sem­pre per con­ve­nien­za polit­i­ca a anche per­son­ale dei pre­tenden­ti”.

Così, in una nota, il fonda­tore del sodal­izio “Inizia­ti­va 9 mag­gio”, Roc­co Tiso, e il por­tav­oce nazionale del comi­ta­to “Prospet­tive Future”, Attilio Arbia.

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