Marino. Giorgi: Salis libera subito e valori come principi invalicabili ovunque, cominciamo con Comitati dal basso

Marino. Giorgi: Salis libera subito e valori come principi invalicabili ovunque, cominciamo con Comitati dal basso

10/02/2024 0 Di Maurizio Aversa

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Cori­olano Gior­gi


Un poster che ritrae Ilar­ia Salis men­tre spez­za le catene è sta­to aff­is­so nel­la notte tra il 30 e il 31 gen­naio 2024 davan­ti all’ambasciata dell’Ungheria a Roma. Si trat­ta del­la nuo­va opera del­la street artist Lai­ka. L’autrice ha così com­men­ta­to: “Ques­ta è una vio­lazione dei dirit­ti umani da parte di uno Sta­to mem­bro (UEn­dr) e non si può rimanere in silen­zio, sen­za far nul­la – ha con­tin­u­a­to l’artista; è una dimostrazione di forza di uno Sta­to che tende sem­pre di più all’autoritarismo e che can­cel­la i dirit­ti”. Salis rischia fino a 24 anni di carcere per l’accusa di ten­ta­to omi­cidio col­poso per aver parte­ci­pa­to ad un’aggressione ai dan­ni di alcu­ni neo­fascisti durante il raduno del ‘Giorno dell’onore’. “Sono fiera di sostenere Ilar­ia, da artivista e da antifascista. Ques­ta onda nera che si abbat­te sull’Europa va fer­ma­ta. Ilar­ia va lib­er­a­ta. Subito”.
Da Mari­no intan­to, “Ilar­ia Salis e tut­ti gli antifascisti liberi! I campi larghi si costru­is­cono sui val­ori. Sarebbe oppor­tuno che ad esem­pio a Mari­no si costru­is­sero sul­la lib­ertà ora e subito di Ilar­ia Salis e di tut­ti gli antifascisti/e, ingius­ta­mente incar­cerati.”; com­men­ta a Mari­no Cori­olano Gior­gi, che aggiunge: “Comi­ta­to dal bas­so, come dal bas­so nacque la Resisten­za, per ricor­dare l’essenzialità dei val­ori cos­ti­tuzion­ali, di cui la sostan­za è l’articolo 3 “Tut­ti i cit­ta­di­ni han­no pari dig­nità sociale e sono eguali davan­ti alla legge, sen­za dis­tinzione di ses­so, di raz­za, di lin­gua, di reli­gione, di opin­ioni politiche, di con­dizioni per­son­ali e sociali. E’ com­pi­to del­la Repub­bli­ca rimuo­vere gli osta­coli di ordine eco­nom­i­co e sociale, che, lim­i­tan­do di fat­to la lib­ertà e l’eguaglianza dei cit­ta­di­ni, impedis­cono il pieno svilup­po del­la per­sona umana e l’effettiva parte­ci­pazione di tut­ti i lavo­ra­tori all’organizzazione polit­i­ca, eco­nom­i­ca del Paese”. Ilar­ia sta nel­la galere unghere­si, — con­clude Gior­gi — ma potreb­bero essere ital­iane, polac­che, russe o amer­i­cane e cine­si, per ricor­dar­ci, i pro­ces­si di lib­er­azione delle molti­tu­di­ni.”.

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