Frosinone. Il PCI esprime un giudizio altamente positivo per la grande inziativa di pace e solidarietà per la Palestina

Frosinone. Il PCI esprime un giudizio altamente positivo per la grande inziativa di pace e solidarietà per la Palestina

03/02/2024 0 Di Maurizio Aversa

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“Una forte, parte­ci­pa­ta, assem­blea sol­i­dale. Uni­tari­a­mente com­posi­ta, nel nome del ces­sate il fuo­co e delle soluzioni da dare in modo per­ma­nente, a cura delle isti­tuzioni inter­nazion­ali e nazionale. Ecco per­chè è impor­tante che questo cons­es­so isti­tuzionale del­la Provin­cia di Frosi­none, sia d’esempio a chi conc­re­ta­mente voglia lavo­rare per la pace e la fine dell’aggressione al popo­lo palesti­nese.”. Così ha com­men­ta­to il seg­re­tario del­la Fed­er­azione PCI di Frosi­none, Bruno Bar­bona, cir­ca l’assemblea sol­i­dale svol­ta nel salone del­la Provin­cia nel capolu­o­go cio­cia­ro, giovedì 1 feb­braio. Si è svol­ta con grande suc­ces­so l’inizia­ti­va “Per la Palesti­na Lib­era”, svoltasi oggi pres­so il Salone del­la Provin­cia di Frosi­none. L’inizia­ti­va ha pre­so il via con la proiezione di un reportage su Gaza a cura del dr. Car­lo Rug­gero. Gli inter­ven­ti, moderati dal prof. Bia­gio Cac­ci­o­la, sono sta­ti aper­ti dal dr. Arman­do Papet­ti, con­sigliere comu­nale di Frosi­none, che ha pos­to l’ac­cen­to sul­la dram­matic­ità del­la guer­ra in atto nel­la striscia di Gaza: 6000 sono state le bombe get­tate dagli israeliani che han­no provo­ca­to la morte di 30000 per­sone.

Una guer­ra ter­ri­bile, che i palesti­ne­si com­bat­tono anche con­tro l’in­dif­feren­za del mon­do occi­den­tale. Oreste Del­la Pos­ta, coor­di­na­tore del­l’as­so­ci­azione Pace in Siria, ha esor­ta­to a sostenere la causa palesti­nese in tut­ta la nos­tra provin­cia, cre­an­do quante più pos­si­bile inizia­tive di infor­mazione. A questo propos­i­to, ha invi­ta­to a parte­ci­pare alle due inizia­tive già orga­niz­zate per mer­coledì 8 a Roc­casec­ca e saba­to 17 a Cassi­no. Lui­gi Vacana, con­sigliere provin­ciale, ha affer­ma­to che le guerre han­no un aspet­to carat­ter­is­ti­co: si dimen­ti­cano. Ma inizia­tive come quel­la tenu­tasi oggi, sono la dimostrazione che una sper­an­za anco­ra c è. Il dr. Lucio Con­te, pres­i­dente del Comi­ta­to Azione Pace, ha volu­to sot­to­lin­eare come mesi di infor­mazione dis­tor­ta da parte dei mass media abbiano cre­ato pre­con­cetti nelle per­sone riguar­do a ques­ta guer­ra. Per questo è nec­es­sario divul­gare la realtà dei fat­ti quan­to più pos­si­bile. È impor­tante par­lare con la gente e ricor­dare, ad esem­pio, che gli accor­di di Oslo sono sta­ti defin­i­ti da Netanyahu “un grande errore”, che in Israele ci sono man­i­fes­tazioni di dis­senso al gov­er­no, che il piano di Netanyahu pone tut­to il mon­do a ris­chio di una terza guer­ra mon­di­ale. Molto toc­cante si è riv­e­la­to l’in­ter­ven­to di Omar Suleiman, attore palesti­nese, che ha descrit­to le tragiche con­dizioni in cui ver­sa il popo­lo palesti­nese. Ha affer­ma­to che quel­lo che sta succe­den­do non è una con­seguen­za, come molti cre­dono, del­l’at­tac­co di Hamas il 7 otto­bre, ma è solo il pros­egui­men­to di una per­se­cuzione che dura da anni ed anni. I palesti­ne­si han­no rifi­u­ta­to il piano di spar­tizione del ’47 per­ché nes­suno può coman­dare in uno Sta­to non suo.

Suleiman non vede prat­i­ca­bile la soluzione che molti aus­pi­cano “Due Sta­ti due popoli” per­ché del 22% del ter­ri­to­rio, ai palesti­ne­si è rimas­to solo il 9%. L’ uni­ca soluzione sarebbe quel­la di vivere insieme in un uni­co Sta­to, con par­ità di dirit­ti, ma a pat­to che gli israeliani rin­un­ci­no all’idea di supre­mazia. Ha chiu­so gli inter­ven­ti Luisa Mor­gan­ti­ni, già vice pres­i­dente del Par­la­men­to Europeo, che con un excur­sus stori­co, ha illus­tra­to come la guer­ra che si com­bat­te oggi a Gaza e in Cis­gior­da­nia abbia orig­i­ni molto lon­tane nel tem­po. Rib­adisce, inoltre, l’im­por­tan­za di divul­gare la ver­ità e di man­i­festare ad ogni liv­el­lo il nos­tro no alla guer­ra.

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