Marino/S. Maria delle Mole. Piena riuscita della iniziativa solidale per la Palestina, molte decine i partecipanti. Passione e spessore negli interventi

Marino/S. Maria delle Mole. Piena riuscita della iniziativa solidale per la Palestina, molte decine i partecipanti. Passione e spessore negli interventi

31/12/2023 0 Di Maurizio Aversa

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You­sef Sal­man, pre­si­den­te del­la comu­ni­tà pale­sti­ne­se di Roma e del Lazio inter­vie­ne all’as­sem­blea di soli­da­rie­tà pro­mos­sa dal PCI a Biblio­pop, Mari­no


“L’intestazione del­la locan­di­na che ha chia­ma­to a rac­col­ta cit­ta­di­ni, mol­ti comu­ni­sti e di sini­stra, con mol­ti altri ispi­ra­ti da un auten­ti­co paci­fi­smo che leg­ge le nefan­dez­ze di un mon­do in mano a bar­ba­ri che muo­vo­no dai pro­pri inte­res­si padro­na­li e di pri­vi­le­gi, la pos­sia­mo leg­ge­re qui di segui­to in lin­gua ita­lia­na e ara­ba, lan­cia la paro­la d’ordine del ces­sa­te il fuo­co per una Pale­sti­na libe­ra. — com­men­ta­no dal­la segre­te­ria del PCI di Mari­no e dal Coor­di­na­men­to PCI Castel­li roma­ni che si è assun­to l’onere orga­niz­za­ti­va anche sot­to l’egida del PCI Lazio -. Pale­sti­na libe­ra : ces­sa­te il fuo­co ! فلسطين الحرة: وقف إطلاق النار!
La situa­zio­ne, sia a Gaza che in Cisgior­da­nia, vede que­ste ore sem­pre più con le tra­ge­die pro­ta­go­ni­ste. Man­can­za del rispet­to del­la vita. Per­se­gui­men­to di mor­te e distru­zio­ne. Nes­su­na inten­zio­ne dei gran­di del­la ter­ra, a comin­cia­re dagli USA, a voler por­re ter­mi­ne a tut­to ciò. Que­sto tipo di denun­cia è risuo­na­to più vol­te, a Biblio­pop, dove i qua­ran­ta posti a sede­re era­no tut­ti pie­ni ed alcu­ni inter­ve­nu­ti sono sta­ti in ascol­to in pie­di. Mol­to apprez­za­ti i con­tri­bu­ti det­ta­glia­ti che in vari inter­ven­ti sono sati pro­dot­ti da Anna Maria Robi­ba­ro, del­la Com­mis­sio­ne Uffi­cio Ecu­me­ni­smo e dia­lo­go inter­re­li­gio­so del­la Dio­ce­si di Alba­no; così come quel­lo del Pre­si­den­te del­la Comu­ni­tà Pale­sti­ne­se di Roma e del Lazio il dott. You­sef Sal­man e dell’operatore ONG in Pale­sti­na — col­le­ga­to via web — Moha­med Gha­za­w­nah. Cer­chia­mo di rac­con­ta­re, oltre lo sde­gno, le pas­sio­ni susci­ta­te, ciò che le testi­mo­nian­ze han­no offer­to.

Anna­ma­ria Robi­ba­ro del­l’Uf­fi­cio Ecu­me­ni­co del dia­lo­go inter­re­li­gio­so del­la Dio­ce­si di Alba­no, inter­vie­ne all’as­sem­blea di soli­da­rie­tà con la Pale­sti­na pro­mos­sa dal PCI a Biblio­pop


Robi­ba­ro ha volu­to “cer­ta­men­te ripor­ta­re quan­to con la sua par­te­ci­pa­zio­ne cri­stia­na cer­ca di attua­re su que­sto ver­san­te. Ma anche e soprat­tut­to — ha sot­to­li­nea­to — del quan­to ha pesa­to l’esperienza diret­ta vive­re un bre­ve perio­do in Pale­sti­na, coi pale­sti­ne­si, sia cri­stia­ni che musul­ma­ni. All’interno del­le loro fami­glie. Ebbe­ne dopo­que­ste espe­rien­ze, e viste le tra­ge­die odier­ne, non si può che con­clu­de­re, citan­do anche testi di rap­por­ti, come quel­lo del 2022, che in Pale­sti­na è in atto un regi­me di Apar­theid da par­te del Gover­no israe­lia­no; così come è in atto un vero e pro­prio geno­ci­dio: uno ster­mi­nio pro­gram­ma­to del popo­lo pale­sti­ne­se; solo per fare un esem­pio dell’oppressione impe­ran­te vi ripor­to l’esperienza al check point. Il con­trol­lo per spo­star­si che noi abbia­mo subi­to in modo sner­van­te e degra­dan­te, chie­den­do­ci, noi lo stia­mo facen­do sal­tua­ria­men­te, men­tre chi vive e lavo­ra e va a scuo­la in Pale­sti­na lo subi­sce quo­ti­dia­na­men­te e anche più vol­te al gior­no! Un con­trol­lo — con­clu­de Robi­ba­ro — che avvol­ge ogni aspet­to di vita, ogni per­mes­so auto­riz­za­ti­vo: se sei pale­sti­ne­se sei discri­mi­na­to in par­ten­za.”.

You­sef SSal­man, pre­si­den­te del­la comu­ni­tà pale­sti­ne­se di Roma e del Lazio


Il dot­tor You­sef Sal­man, facen­do segui­to alla pre­sen­ta­zio­ne degli orga­niz­za­to­ri, per con­to del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, e con l’ospitalità usua­le di Bibliop, in cui si è mes­so in rilie­vo che “il vero peri­co­lo, di fron­te a tale tra­ge­dia odier­na, è l’impoetnza, ovve­ro la scel­ta di non affron­ta­re l’argomento per­chè non si han­no stru­ment deci­si­vi a dispo­si­zio­ne. Inve­ce no — sosten­go­no dal PCI — cen­to di que­sto tipo di ini­zia­ti­ve, e fat­te ovun­que nel Pae­se e nel mon­do, mostra­no sia la soli­da­rie­tà al popo­lo pale­sti­ne­se, che la pos­si­bi­li­tà e neces­si­tà d’intervento sul ces­sa­te il fuo­co per dare voce al con­fron­to, all­la poli­ti­ca. Quin­di, asso­lu­ta­men­te non biso­gna asse­con­da­re il silen­zio e con­ti­nau­re a richie­de­re il ces­sa­te il fuo­co.”. Il Pre­si­den­te del­la Comu­ni­tà pale­sti­ne­se ha con­fer­ma­to che “è vero, non si deve tace­re. Ricor­dia­mo tra l’altro — denun­cia con for­za Sal­man — che cer­ta nar­ra­zio­ne dei media, non solo occi­den­ta­li o israe­lia­ni, ma anche ara­bi, ad esem­pio di sta­ti asser­vi­ti agli inte­res­si sta­tu­ni­ten­si, pre­fe­ri­sco­no alter­na­re il silen­zio al rac­con­to del pale­sti­ne­se ter­ro­ri­sta. Sono ope­ra­zio­ni di mani­po­la­zio­ne dell’informazione, del­la cul­tu­ra, del­la capa­ci­tà cri­ti­ca degli indi­vi­dui. E’ a tut­to ciò che dob­bia­mo rispon­de­re ogni vol­ta che voglia­mo dav­ve­ro affron­ta­re l’argomento del­le vite dei pale­sti­ne­si, ovve­ro del­la que­stio­ne pale­sti­ne­se. Vi fac­cio nota­re, ad esem­pio, che mai nes­sun pale­sti­ne­se si pone, o pone come pro­po­sta poli­ti­ca di debel­la­re lo sta­to di Israe­le. Meno che mai ha mai pro­po­sto qual­co­sa ine­ren­te la reli­gio­ne che si pro­fes­sa in Israe­le. Al con­tra­rio, Israe­le, ovve­ro i pro­pri gover­nan­ti, e ancor di più quel­li attua­li del­la destra estre­ma che han­no in mano le redi­ne dell’esecutivo, non rico­no­sco­no l’esistenza di un popo­lo pale­sti­ne­se, di una que­stio­ne pale­sti­ne­se. A que­sti gover­nan­ti se chie­de­te chi sono io, vi rispon­de­ran­no che io sono un ara­bo, non un pale­sti­ne­se. Esau­to­ran­do il mio dirit­to a dire che que­sta ter­ra è la mia ter­ra. E, infat­ti — con­clu­de You­sef Sal­man — il rico­no­sci­men­to di esi­sten­za del­lo sta­to di Israe­le sul 78% del­la Pale­sti­na (secon­do il trat­ta­to di pace di Oslo) e il 22% del­la Pale­sti­na ai pale­sti­ne­si, men­tre nel­la pri­ma par­te è sta­to imme­dia­ta­men­te attua­to, nel­la restan­te par­te, le incur­sio­ni dei colo­ni sem­pre arma­ti, che depre­da­no le pro­prie­tà cac­cian­do i pale­sti­ne­si dal­le pro­prie ter­re e dal­le pro­prie case (quel­le esi­sten­ti nel 22% di Pale­sti­na) sono con­ti­nua­men­te atti­ve e non han­no con­sen­ti­to di rispet­ta­re (sca­den­za 1998) la nasci­ta del­lo sta­to pale­sti­ne­se. Anzi, non è fan­ta­po­li­ti­ca ma real­tà i due arte­fi­ci dell’accordo, Rabin e Ara­fat sono sta­ti assas­si­na­ti tut­ti e due!”.

Ser­gio San­ti­nel­li, pre­si­den­te di Biblio­pop, acco­glie ospi­ti e cit­ta­di­ni inter­ve­nu­ti all’e­ven­tio pro­mos­so dal PCI


Pri­ma di dare la paro­la, con col­le­ga­men­to via web dal­la Cisgior­da­nia a Moha­med Gha­za­w­nah, il mode­ra­to­re, rin­gra­zian­do a nome del PCI per la par­te­ci­pa­zio­ne ha reso noto che sono pre­sen­ti tra il pub­bli­co respon­sa­bi­li ed espo­nen­ti — anche quan­do a tito­lo per­so­na­le — la pre­si­den­te dell’ANPI Mari­no, Anna­ma­ria Scia­lis; il Pre­si­den­te del cir­co­lo Il Ric­cio-Legam­bien­te, Mrko Lau­ren­ti; il Pre­si­den­te del Grup­po dei Dodi­ci, Gian­car­lo For­te; il segre­ta­rio di Ita­lia Nostra Castel­li roma­ni, Enri­co Del Vesco­vo; il rap­pre­sen­tan­te di Ita­lia Cuba, Fabio Pie­tran­ge­li; Leni­no De Ange­lis del­la segre­tria regio­na­le PCI Lazio; Gabrie­le Nar­ci­si, coor­di­na­to­re M5S Mari­no; inol­tre ha ripor­ta­to salu­ti di inco­rag­gia­men­to e con­di­vi­sio­ne oltre che di soli­da­rie­tà con il popo­lo palest­ne­se, da par­te di Sonia Peco­ril­li, segre­ta­ria PCI Lati­na e del prof Ange­lo d’Orsi, che ha già par­te­ci­pa­to ad atti­vi­tà mari­ne­si in omag­gio a Gram­sci.

You­sef Sal­man, con Ore­ste Azza­lin del­la segre­te­ria Sezio­ne PCI Mari­no e Mau­ri­zio Aver­sa, coor­di­na­to­re PCI castel­li roma­ni, mode­ra­to­re del­l’as­sem­blea. Pro­iet­ta­to sul­la pare­te il vol­to di Moha­med Gha­za­w­nah , ope­ra­to­re ONG in Cisgior­da­nia


“Qui in Cisgior­da­nia — rac­con­ta subi­to Moha­med Gha­za­w­nah rin­gra­zian­do per l’ospitalità e la soli­da­rie­tà dei cit­ta­di­ni di Mari­no, dei Castel­li roma­ni, in que­sto ango­lo vici­no Roma — la nostra vita è dif­fe­ren­te dal­la real­tà tra­gi­ca di Gaza, uni­ca­men­te per le quan­ti­tà. Lì ci sono i bom­bar­da­men­ti, e da noi le spa­ra­to­rie dei colo­ni o del­le pat­tu­glie. Lì ci sono spo­sta­men­ti di miglia­ia di per­so­ne per vol­ta, qui da noi due tre cin­que fami­glie per vol­ta. Ma ilf ine è ana­lo­go. Da un lato si vuo­le che gli abi­tan­ti pale­sti­ne­si di Gaza se ne vada­no in Sinai; dall’altra, suc­ces­si­va­men­te, si vor­rà che i pale­sti­ne­si di Cisgior­da­nia se ne vada­no o in Gior­da­nia, o in Liba­no o Siria. Ma noi, — dice con for­te pas­sio­ne e deci­sio­ne l’operatore dell’ONG — non accet­te­re­mo mai que­sto. Se domat­ti­na venis­se qui un sol­da­to arma­to e mi dices­se: o vai via oppu­re io ucci­do te, tua moglie, i tuoi figli, i tuoi cari; io potrei rispon­de­re solo in modo, ucci­di­mi, ma que­sta è la mia ter­ra! Non pos­so andar­me­ne.”. Quin­di Moha­med Gha­za­w­nah ha con­ti­nua­to a rac­con­ta­re del­la imma­ne tra­ge­dia che può toc­ca­re con mano viven­do que­sta real­tà che, pro­prio come rac­con­ta­to da Robi­ba­ro, lui defi­ni­sce come “un apar­theid peg­gio­re di quel­la del Suda­fri­ca pri­ma del­la libe­ra­zio­ne con Man­de­la. Di un regi­me figlio degli inte­res­si sta­tu­ni­ten­si e dei suoi allea­ti ser­vi come l’europa. Non si spie­ghe­reb­be altri­men­ti il non rispet­to di cen­ti­na­ia di riso­lu­zio­ni dell’ONU con­tro Israe­le e a favo­re dei dirit­ti dei pale­sti­ne­si, ma mai attua­ti. Gli inte­res­si li cono­scia­mo: sono quel­li deri­van­ti dai com­mer­ci, dal­le fon­ti energetiche,s ia quel­le esi­sten­ti — come il petro­lio ara­bo — sia quel­le da poco sco­per­te — come il gia­ci­men­to di gas di fron­te la costa del­la stri­scia di Gaza.”. Per oltre due ore e mez­za, con inter­ven­ti e richie­ste dal pub­bli­co, e con inter­lo­cu­zio­ne tra Sal­man e Gha­za­w­nah, han­no pro­dot­to quel cli­ma di con­sa­pe­vo­lez­za che dà cor­po ad una soli­da­rie­tà dei pre­sen­ti, non solo uma­na, non solo di prin­ci­pio, ma sup­por­ta­ta da ana­li­si sto­ri­ca e con­clu­sio­ni di scel­te di lot­ta.

Biblio­pop, assem­blea di soli­da­rie­tà con la Pale­sti­na


Per que­sto i due ospi­ti pale­sti­ne­si si sono pro­di­ga­ti anche in bre­vi com­men­ti spe­ci­fi­ci: “C’è neces­si­tà di ripor­ta­re ad esse­re pro­ta­go­ni­sta un Par­ti­to Comu­ni­sta, al pari di quel­lo che è sta­to il PCI di Ber­lin­guer: nel­la ispi­ra­zio­ne, nel­la capa­ci­tà di pro­po­sta poli­ti­ca, nel­la attrat­ti­vi­tà che non risie­de­va in chi sta in altri lidi, ma in chi per man­can­za di rife­ri­men­to sta in dispar­te, ad esem­pio non par­te­ci­pa al voto nel­le con­sul­ta­zio­ni.”. L’Europa, è pro­prio il gran­de vigliac­co di que­sta disgra­zia­ta sto­ria. Dopo esse­re sta­ta per tan­ti anni pro­ta­go­ni­sta di buo­ne rela­zio­ni, di ricer­ca di buo­ne solu­zio­ni, di poter per­fi­no svol­ge­re un ruo­lo da gran­de ter­za for­za inter­na­zio­na­le, ora ha scel­to di esse­re il tap­pe­ti­no degli USA. Non com­pren­den­do che l’unica filo­so­fia che ispi­ra gli USA in que­sto fran­gen­te è un pro­prio ruo­lo nel garan­tir­si il Medi­ter­ra­neo nel­lo scac­chie­re inter­na­zio­na­le. Ma gli USA fan­no male i pro­pri con­ti col popo­lo pale­sti­ne­se. Si dice tra noi pale­sti­ne­si, potre­te ucci­de­re uno o mil­le di noi noi sem­pre a lot­ta­re per la nso­tra ter­ra reste­re­mo. Se non ora ci vor­ran­no anni, ma qui sare­mo. I Fran­ce­si han­no oppres­so per 138 anni l’Algeria, ma alla fine l’Algeria è degli alge­ri­ni. Gli Sta­ti Uni­ti han­no sog­gio­ga­to il Viet­nam, ma ora il Viet­nam è dei viet­na­mi­ti. La nostra Pale­sti­na sarà dei pale­sti­ne­si. Due popo­li due sta­ti, va bene. Uno sta­to e due popo­li, va bene. A noi inte­res­sa che ci sia unos tato demo­cra­ti­co e lai­co. La for­mu­la del come lo deci­de­re­mo insie­me.”. I mol­ti inter­ve­nu­ti, dai Castel­li e dal­la pro­vin­cia di Lati­na, da Mari­no e da Ciam­pi­no, sono rima­sti favo­re­vol­men­te col­pi­ti dal­la qua­li­tà e dal­lo spes­so­re che tale ini­zia­ti­va ha rive­sti­to, e chie­sto imme­dia­ta­men­te ai pro­ta­go­ni­sti — sia ospi­ti che orga­niz­za­to­ri — di ripro­por­re un ana­lo­go appun­ta­men­to. Cosa che ver­rà fat­ta. Intan­to, il PCI ha anche reso noto che sta orga­niz­zan­do un appun­ta­men­to per una visi­ta gui­da­ta alla Mostra su Ber­lin­guer, pre­sen­te al Mat­ta­to­io in Roma. Segui­ran­no infor­ma­zio­ni det­ta­glia­te.

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