Bari, Caramanica(Rea): “Su ex Casermette ministro Crosetto tace e dubbi aumentano”

Bari, Caramanica(Rea): “Su ex Casermette ministro Crosetto tace e dubbi aumentano”

25/08/2023 0 Di Marco Montini

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“Tante ombre, tan­ti dub­bi e troppe domande anco­ra inevase. A dis­tan­za di due mesi dal­la nos­tra richi­es­ta uffi­ciale di chiari­men­ti sul­la situ­azione delle ex Caserme Milano e Capozzi di Bari — dove è pre­vista la real­iz­zazione del famiger­a­to Par­co del­la Gius­tizia — il Min­istro del­la Dife­sa, Gui­do Croset­to con­tin­ua impi­etosa­mente a tacere: un silen­zio assor­dante e irrispet­toso ver­so tut­ti quei cit­ta­di­ni e quelle realtà ter­ri­to­ri­ali che da mesi chiedono cosa stia real­mente acca­den­do nel­la area delle ex Caser­mette, dove è seri­amente mes­so a ris­chio il benessere di ani­mali e la tutela dell’ambiente. Più volte sol­lecitati, infat­ti, dal Gabi­net­to del Min­istro e dal­la sua seg­rete­ria abbi­amo rice­vu­to soltan­to risposte eva­sive fino alla fatidi­ca frase che la vicen­da potrebbe essere cop­er­ta da seg­re­to mil­itare. Alla luce di tut­to questo una doman­da sorge spon­tanea: è fonda­to il nos­tro dub­bio sul­l’e­sisten­za di uranio impov­er­i­to all’interno di due strut­ture, oggi in fase di “affret­ta­ta” demolizione? A nos­tro giudizio, tale even­tu­al­ità potrebbe essere verosim­i­le a segui­to anche del per­en­to­rio divi­eto di acces­so all’interno delle ex Caser­mette di esper­ti nom­i­nati ad hoc al fine di ver­i­fi­care l’e­sisten­za di ani­mali, che in quel luo­go ave­vano cre­ato il loro habi­tat. A ciò, poi, si aggiun­ga il pre­vis­to abbat­ti­men­to di centi­na­ia di alberi ricom­pre­si nel­l’area delle ex Caser­mette che cos­ti­tu­is­cono una grande pol­mone verde all’in­ter­no del­la cit­tà — che per legge deve essere preser­va­ta -, già ogget­to di esposti da parte di alcune asso­ci­azioni ambi­en­tal­iste locali.

Inoltre, il prob­le­ma è anche la man­can­za di ver­ità sul pas­sato delle ex Caser­mette ove, per quan­to a nos­tra conoscen­za, ai tem­pi del­la guer­ra in Koso­vo potreb­bero essere state stoc­cate artiglieria pesante e rel­a­tive munizioni. Attual­mente la dit­ta pre­pos­ta sta por­tan­do avan­ti fret­tolosa­mente le opere di demolizione quan­do invece la bonifi­ca del­l’area sarebbe dovu­ta essere effet­tua­ta da per­son­ale del­l’E­serci­to ovvero da dit­ta alta­mente spe­cial­iz­za­ta nel totale rispet­to delle norme che regolano lo smal­ti­men­to di rifiu­ti spe­ciali. Ci risul­ta invece che i detri­ti polverosi ver­reb­bero car­i­cati su camion e get­tati in dis­car­i­ca: tut­to questo cor­risponde al vero? Allo sta­to dei fat­ti, dunque, sono davvero numerose le domande alle quali deb­bono essere date le dovute risposte nel­l’in­ter­esse pri­mario del­la comu­nità, del­la sua salute e del­la sicurez­za. Non ci fer­mer­e­mo fin­tan­toché il Min­is­tero del­la Dife­sa con­tin­uerà a trin­cer­ar­si nel suo inop­por­tuno silen­zio. Croset­to bat­ta un colpo”.

Così, in una nota, il seg­re­tario nazionale del par­ti­to politi­co Riv­o­luzione Ecol­o­gista Ani­mal­ista, Gabriel­la Cara­man­i­ca.

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