Colombia: le condizioni di lavoro nelle miniere d’oro negli scatti di Guindani per Banca Generali

Colombia: le condizioni di lavoro nelle miniere d’oro negli scatti di Guindani per Banca Generali

20/01/2023 0 Di Marco Montini

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Colom­bia: le con­dizioni di lavoro nelle miniere d’oro negli scat­ti di Guin­dani per Ban­ca Gen­er­ali

Agen­ziano­va — Le miniere d’oro, croce e delizia del­la Colom­bia, sono al cen­tro dell’undicesimo appun­ta­men­to di BG4SDGs – Time to Change, prog­et­to svilup­pa­to da Ban­ca Gen­er­ali con il fotografo Ste­fano Guin­dani per rac­con­tare lo sta­to dell’arte dell’Agenda Onu 2030. L’obiettivo del­la macchi­na fotografi­ca immor­ta­la le con­dizioni di lavoro nelle miniere d’oro che, insieme al caf­fè, sono il sim­bo­lo di un Paese dove il 42 per cen­to del­la popo­lazione vive al di sot­to del­la soglia di povertà e il 90 per cen­to dell’estrazione del met­al­lo prezioso che avviene sen­za con­ces­sioni uffi­ciali. L’attenzione del fotografo si è infat­ti posa­ta ques­ta vol­ta sul Sus­tain­able Devel­op­ment Goal numero 8: “Pro­muo­vere una cresci­ta eco­nom­i­ca duratu­ra, inclu­si­va e sosteni­bile, la piena occu­pazione e il lavoro dig­ni­toso per tut­ti”. Un obi­et­ti­vo tan­to com­p­lesso quan­to sfi­dante, che rac­coglie al suo inter­no ele­men­ti che con­tribuis­cono in modo deter­mi­nante a debel­lare la povertà nei Pae­si emer­gen­ti. Negli anni, la ricer­ca dell’oro trasfor­matasi poi in estrazione mineraria, ha avu­to e ha anco­ra oggi un enorme impat­to sull’ambiente, sul­la salute e sulle con­dizioni di lavoro dei cit­ta­di­ni. Sono infat­ti 350.000 le per­sone che in Colom­bia svol­go­no lavori nel set­tore aurif­ero attra­ver­so una pro­duzione arti­gianale che sos­ten­ta le numerose famiglie anche nelle zone più remote del Paese. Un numero impor­tante che invi­ta ad una rif­les­sione su quan­to il min­ing pos­sa impattare neg­a­ti­va­mente o pos­i­ti­va­mente sul­la soci­età civile in fun­zione di scelte giuste o sbagli­ate fat­te dalle isti­tuzioni locali e da chi si occu­pa di garan­tire con­dizioni otti­mali per i mina­tori, spes­so vit­time di con­flit­ti interni, lavoro mino­rile o di man­can­za di equi­tà di genere. A pagar­ne le con­seguen­ze, oltre che gli abi­tan­ti, è anche l’ambiente espos­to a numerosi agen­ti inquinan­ti tra cui il mer­cu­rio ampia­mente uti­liz­zo durante l’estrazione dell’oro e di altri met­al­li.

Sono infat­ti cen­to le ton­nel­late che ogni anno ven­gono dis­perse nell’ambiente del tossi­co met­al­lo liq­ui­do che inquinano il suo­lo e le falde acquifere, com­pro­met­ten­do la salute dei mina­tori e delle per­sone che vivono nei pres­si delle miniere. “Il lavoro di estrazione dell’oro ese­gui­to in modo sosteni­bile, sen­za l’utilizzo di materie tossiche e alta­mente inquinan­ti, non può che miglio­rare le con­dizioni di vita dei mina­tori e anche di tutte le per­sone che vivono lun­go i cor­si di acqua, garan­ten­do lo svilup­po locale e la cresci­ta eco­nom­i­ca di queste comu­nità. Spes­so i sol­di guadag­nati, attra­ver­so l’estrazione sosteni­bile dell’oro, pos­sono essere rein­vesti­ti in colti­vazioni come il caf­fè che è un’altra grande ric­chez­za del­la Colom­bia. E’ sta­to molto duro ver­i­fi­care che anco­ra a oggi oltre il 70% delle miniere uti­liz­za il mer­cu­rio per estrarre il prezioso min­erale, con gran­dis­si­mi dan­ni e con­seguen­ze per l’ambiente cir­costante” ha spie­ga­to il fotografo Guin­dani. Dal 2018, momen­to in cui la Colom­bia ha deciso di lib­er­ar­si del mer­cu­rio, le cose però stan­no cam­bian­do. In un con­testo così com­p­lesso basato su dinamiche che han­no fat­to la sto­ria dei Pae­si Sudamer­i­cani, a fare un’eccezione è Fairmined, l’iniziativa nata per cer­ti­fi­care la prove­nien­za dell’oro estrat­to sen­za l’utilizzo di mer­cu­rio e con modal­ità in armo­nia con la natu­ra, gli abi­tan­ti e i lavo­ra­tori favoren­do lo svilup­po sosteni­bile e con­tribuen­do alla trasfor­mazione del­la vita delle comu­nità minerarie. I pro­dut­tori, oltre ad essere pagati per un prez­zo equo, ricevono un pre­mio in denaro che varia dai 4 ai 6 dol­lari per gram­mo estrat­to a sec­on­da dell’utilizzo o meno di sostanze chimiche durante l’estrazione. Con questo pre­mio, i pic­coli arti­giani pos­sono rein­ve­stir­li a favore di prog­et­ti ded­i­cati all’uguaglianza di genere, all’ambiente o ai dirit­ti umani. Pre­sen­ta­to lo scor­so 15 set­tem­bre 2021 a Milano, BG4SDGs – Time to Change pros­eguirà ora nei prossi­mi mesi al fine di appro­fondire tut­ti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per cias­cuno di essi, la chi­ave adot­ta­ta dal fotografo sarà duplice: da un lato si pun­ta ad evi­den­ziare l’azione neg­a­ti­va dell’uomo sull’ambiente e sul­la comu­nità, dall’altro come lo stes­so genere umano abbia invece una stra­or­di­nar­ia capac­ità di recu­pero attra­ver­so soluzioni inno­v­a­tive e sosteni­bili.

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