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Grottaferrata. Il Partito Comunista Italiano commenta la vicenda dei cinque milioni del PNRR: 5 mln di euro pubblici per opere pubbliche
07/01/2022Questo articolo è stato letto 4852 volte!
“Il commissario prefettizio annuncia l’arrivo di finanziamenti su opere proposte dall’ex giunta comunale, elargizioni europee sullo stimolo di progetti che hanno la firma del sindaco dimissionato dai consiglieri “del notaio”. – commenta Nicola Casubolo del Partito Comunista Italiano di Grottaferrata — Quindi, pensiamo che bene o male qualcosa sia stato fatto, qualche progetto si è realizzato, certamente non è stata un’amministrazione immobile come sentenziavano coloro che si sono dimessi dal sottoscala della democrazia (leggi studio notarile). Quattro milioni per la ristrutturazione dell’ ex mercato coperto che aspetta da anni di essere abbattuto per poter riconvertire l’area che occupa, una struttura che è stata dichiarata pericolosa dai sopralluoghi richiesti dalle giunte precedenti ma che non hanno mai trovato le giuste soluzioni per poter portare a termine le indicazioni che le perizie pronunciavano. Sappiamo che l’abbattimento doveva essere portato a termine come “scambio” in seguito ai permessi di ristrutturazione del famoso albergo Traiano in base a leggi che favorivano interessi privati in cambio di opere d’interesse pubblico ma, il destino della struttura alla fine del Corso del Popolo è sotto gli occhi di tutti, un “nuovo” monumento al degrado ed alla speculazione non andato a buon fine ‚”è il capitalismo bellezza” parafrasando una celebre frase di un noto film in bianco e nero. Certo noi comunisti – spiega illustrando la coerenza del PCI — non possiamo piangere su speculazioni andate a ramengo, ma crediamo che sia l’occasione di rendere al pubblico un risarcimento per quello scempio urbano e per non aver ottemperato all’impegno preso.
Il mercato coperto non lo avete abbattuto? Avete fatto male i calcoli e siete (diciamo) falliti? Bene avete un parcheggio coperto ed uno scoperto che al Comune possono essere utili ce li prendiamo per risarcimento del vostro non adempimento della parola data. Ottima l’idea di uno spazio multi funzionale al centro del paese, da tempo la cultura è stata relegata alla stagione estiva e sottoposta a previsioni metereologiche non sempre favorevoli, quello che auspichiamo è però, che la gestione della struttura non sia affidata ai privati, ma che sia e rimanga pubblica, visto che i finanziamenti sono pubblici, gestita da un apparato comunale che sia in grado di rendere agevole la fruizione da parte del pubblico e delle varie compagnie teatrali e associazionistiche che vorranno occupare gli spazi. PIU’ STATO E MENO MERCATO è da sempre uno slogan che ci piace, rendere la struttura un’opera che fornisce lavoro non sfruttato è per noi un auspicio al quale non vorremmo rinunciare. Siamo contenti anche che il progetto dell’ostello sia stato accettato e finanziato con un milione di euro, in barba ai chiacchieroni e chiacchierone che si opponevano alla riqualificazione della struttura sotto forma di centro ospitale per giovani e meno giovani che utilizzano sistemi di turismo non propriamente benvisti dai gestori di alberghi di prima categoria, coloro che quando fu il momento di usufruire di soldi pubblici (finanziati per lo svolgimento dell’anno santo) si prodigarono a fare progetti per poter costruire, rimodernare, ed avviare strutture che visto i prezzi spesso rimangono vuote o semi deserte. All’ostello — conclude il dirigente comunista — proponiamo di affiancare una pista ciclabile tra i due comuni (Grottaferrata e Frascati) che porti alla stazione ferroviaria così da agevolare il cicloturismo che tanto sta prendendo piede ( forse è meglio dire ruota) in tutta Europa. A presto risentirci”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.