Roma. Cristina Cirillo, candidata PCI a Sindaco della Capitale scrive ai comunisti e alle comuniste rivolgendosi ai 3225 elettori ed elettrici

Roma. Cristina Cirillo, candidata PCI a Sindaco della Capitale scrive ai comunisti e alle comuniste rivolgendosi ai 3225 elettori ed elettrici

07/10/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Cristi­na Cir­il­lo, can­di­da­ta sin­da­co di Roma del Par­ti­to Comu­nista Ital­iano


Ad urne chiuse, spoglio avvenu­to, in atte­sa, sec­on­do l’attuale legge elet­torale del bal­lot­tag­gio, Cristi­na Cir­il­lo, — seg­re­taria del­la Fed­er­azione romana del Par­ti­to Comu­nista Ital­iano e can­di­da­ta da questo a con­cor­rere come Sin­da­co sot­to il sim­bo­lo del PCI sulle schede elet­torali ammin­is­tra­tive -, ha scrit­to una let­tera riv­ol­ta al cor­po del Par­ti­to, ma riv­ol­ta pub­bli­ca­mente a tut­ti i lavo­ra­tori e lavo­ra­tri­ci e cittadini/e di Roma, a par­tire dai 3225 elet­tori ed elet­tri­ci che han­no scel­to di sostenere il PCI. “Care Com­pagne e cari Com­pag­ni, — esor­disce Cristi­na Cir­il­lo — vor­rei riv­ol­gervi alcune parole, ma vor­rei anche restare lon­tana da toni retori­ci e.. banal­ità. Mi lim­iterò quin­di, quale com­men­to di ques­ta tor­na­ta elet­torale, così par­ti­co­lare, dif­fi­cile, ad esprimervi alcu­ni pen­sieri, che spero con­di­viderete. Sap­pi­amo benis­si­mo quan­to il con­testo politi­co e sociale del momen­to ci sia pro­fon­da­mente sfa­vorev­ole: pur tut­tavia, questo non ci ha dis­sua­so dall’affrontare la dura pro­va di una cam­pagna elet­torale “in soli­taria” (sono ben note le moti­vazioni del­la nos­tra scelta “for­zosa” e le altrui respon­s­abil­ità..). Oltre a questo, — con­tin­ua la can­di­da­ta sin­da­co comu­nista — il tem­po, il fat­tore “T”, ci è sta­to nemi­co ed ha ridot­to molto la poten­zial­ità di pre­sen­za nei ter­ri­tori del­la nos­tra gran­dis­si­ma cit­tà. Ma ci abbi­amo cre­du­to, ci siamo spe­si sino all’ultimo, con piena con­vinzione e ci siamo resi cred­i­bili, in con­clu­sione, per 3.225 nos­tri concit­ta­di­ni! Non era scon­ta­to, questo risul­ta­to. Avrem­mo tut­ti desider­a­to di più, ma la ragione ci sug­geri­va cautela. Ora dob­bi­amo fare tesoro dell’esperienza acquisi­ta: abbi­amo il nos­tro per­cor­so con­gres­suale da affrontare: dovre­mo delin­eare sem­pre meglio la nos­tra lin­ea, nel­la ricer­ca dell’Unità dei Comu­nisti e del­la Sin­is­tra, con le altre forze del­la nos­tra area e dovre­mo raf­forzare il Par­ti­to di Roma. In questo appun­ta­men­to elet­torale – con­clude la diri­gente PCI — è sta­to enco­mi­a­bile l’impegno delle Com­pagne e dei Com­pag­ni, a cui va tut­ta la mia ammi­razione. Spero che tutte e tut­ti noi del PCI si pros­egua con la stes­sa fer­mez­za e lo stes­so slan­cio a sostenere l’impegno pre­so con quan­ti ci guardano con aspet­ta­tive e fidu­cia. Sem­pre avan­ti! Abbrac­ci frater­ni.”.

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