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Marino. Coalizione Essere Marino/PCI unita per rappresentare area di sinistra e comunista a Palazzo Colonna. I cittadini ne hanno bisogno
11/07/2021Questo articolo è stato letto 2682 volte!
“ Care compagne e cari compagni e amici e amiche intervenute – ha esordito Stefano Enderle, candidato Sindaco della Coalizione Essere Marino e segretario della sezione PCI di Marino – grazie per la fiducia accordata, che poi è per voi direttamente un impegno ad una buona riuscita della nostra proposta politica per il Consiglio comunale di Marino. Devo riconoscere che tra i vari ragionamenti che abbiamo svolto ora, prima di iniziare questo bel momento di festa qui alla fattoria La Farnia a Valle Perdua, almeno tre sottolineature sono da prendere come indirizzo a sostegno della nostra prima indicazione di vedere come necessaria una rappresentanza comunista a Palazzo Colonna.
Infatti – prosegue il candidato Sindaco – è vero che le ultime novità, la destra che si riunifica, pone una seria, e per noi malaugurata ipoteca sulla possibilità di vedere la destra affarista di nuovo a dirigere e utilizzare l’istituzione comunale in chiave antipopolare. Così come è vero ipotizzare che una Giunta a guida M5S per quanto criticabile, ha forse più possibilità di eventuale ballottaggio rispetto al centrosinistra. Tutto questo, proprio perché è necessario garantire la voce popolare che i comunisti, e quindi solo la coalizione Essere Marino, possono rappresentare nella istituzione locale, la giusta parola d’ordine oggi, in questa campagna elettorale amministrativa è: Più PCI, meno PD. Tuttavia – continua Stefano Enderle – come è stato sottolineato da altri compagni, è ugualmente vero che il crollo politico generale, nonché l’estesa insoddisfazione anche della Giunta locale marinese, sono motivate seriamente dalla illusione/disillusione di tanti (pure elettori di sinistra e comunisti) che avevano puntato su un cambiamento che, esperiti i primi tre o quattro anni, solo alla fine sembra voler fare i conti con la realtà dopo aver dilapidato tanta fiducia riversata, e quindi dopo aver buttato a mare, tradito, speranza e fiducia. E’ giusto quindi che noi facciamo appello anche a questi elettori, a questi numerosi compagni affinchè invece di rifugiarsi in erronee sirene o nell’astensionismo autolesionistico, con forza scelgano di sostenere la necessità di avere una voce di area comunista e di sinistra a Palazzo Colonna. Infine – prosegue il segretario comunista – come hanno sottolineato analisi provenienti dai giovani e da altri compagni sensibili a queste tematiche, è pur vero che la prospettiva, oltre l’orizzonte elettorale, che deve farci preoccupare, è quella della vastissima area dell’astensionismo che tutti sappiamo toccare soglia del 40%, e della lontananza dalla politica dei giovani che quindi congiuntamente possono diventare terra di manovra per parole d’ordine semplicistiche, superficiali, sull’onda delle mode che sono meteore (qui ancora una volta vale il dimezzamento dei cinque stelle), e alle quali invece vogliamo e dobbiamo offrire, pur coi pochi strumenti a nostra disposizione, che una alternativa c’è: Essere Marino/PCI. E che in mancanza della affermazione della scelta alternativa, i giovani e chi era fuggito nel non voto può avere davvero un obbiettivo perseguibile: portare una voce autentica della sinistra e dell’area comunista in Consiglio Comunale a Marino.”.
La festa-dibattito è continuata con cordialità e con tanti contributi: come quella dei compagni di Ardea ed il sostegno dei compagni di Grottaferrata. Nell’area che ormai sta diventando sempre più della sinistra e dei comunisti dei Castelli, c’è stato anche il cordiale e fraterno incontro coi compagni di Albano.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.