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Genzano. Seu, PCI: al Comune di Genzano serve un cambio di marcia
01/03/2021Questo articolo è stato letto 2192 volte!
“A distanza di oltre quattro mesi dall’insediamento del nuovo Sindaco, della Giunta e del nuovo Consiglio Comunale, — rende noto Virgilio Seu, coordinatore del PCI della Città dell’Infiorata — la sezione del PCI di Genzano ritiene che sia necessario fare un primo punto della situazione del nostro Comune. Sappiamo bene che i danni fatti nei 3 anni di gestione dei 5 stelle e, se possibile, peggio ancora,nei 2 anni di gestione commissariale, hanno fatto, pesantemente, arretrare il nostro Comune. L’incapacità di gestire i servizi comunali e di intervenire per risolvere i problemi legati alla necessaria difesa delle famiglie più deboli(vedi l’assurda diminuzione degli stanziamenti a favore dei servizi sociali), così come il quasi totale abbandono della manutenzione delle strade, dei marciapiedi e del verde pubblico, ha determinato una situazione continua di pericolo e di disagio per i cittadini. L’abbandono di una seria azione di controllo e di rilancio della raccolta differenziata dei rifiuti e della pulizia delle strade e delle piazze, ha portato ad un costante peggioramento del servizio stesso. Genzano, oramai da troppi anni, è sempre più sporca ed invivibile. Per non parlare della situazione del servizio idrico, con ACEA che, anche in questo caso, senza controlli da parte del Comune, ha, sempre più, peggiorato il servizio erogato. Tempi lunghissimi per intervenire e riparare i danni alla condotta comunale, ufficio al cittadino chiuso ecc… — prosegue nella analisi che è maturata nel Partito genzano e che il dirigente comunista trasmette — .Per non parlare delle politiche generali di rilancio dei nostri settori economici più rilevanti che, da troppi anni, oramai, vivono e vedono crescere una crisi che è precedente a quella,ancor più drammatica, determinata dalla Pandemia. Un velo pietoso, poi, sulla totale assenza del Comune sulle politiche sanitarie della ASL. Gli ultimi 5,sono stati anni di nulla assoluto. Né fatti, né idee. Quindi, sappiamo, come sapevamo anche prima delle elezioni, che chiunque sarebbe stato eletto dai cittadini avrebbe dovuto affrontare difficoltà notevoli. Oggi, allora, più che una critica, ci limitiamo a fare un appello – conclude l’esponente del PCI — affinché inizi quel salto di qualità necessario nell’azione di governo che ancora non si vede; partendo dai fatti concreti, prendendo di petto i problemi ed iniziando a risolverli. Coinvolgendo i cittadini, le forze politiche, le rappresentanze del mondo del lavoro e di categoria, l’associazionismo diffuso. Il Partito Comunista Italiano, dall’opposizione, ribadisce la necessità di un vero e proprio cambio di marcia nel governo della nostra città. Un vero e proprio salto di qualità. Chiediamo che le cose vengano dette e decise alla luce del sole, senza subalternità nei confronti di poteri forti o di piccoli interessi particolari che potrebbero colpire gli interessi generali della nostra popolazione. Vorremmo confrontarci e, se serve, scontrarci, con un governo che lavora e non che si gira intorno mentre cerca di capire cosa fare. La nostra città, la nostra Genzano, ha bisogno, soprattutto oggi che vive drammaticamente le avversità determinate dalla Pandemia,con il dolore per la perdita di troppe vite umane e per le sofferenze ed i disagi inaccettabili che sta vivendo,di un Comune che torni ad essere un punto di riferimento per tutta la comunità.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.