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S. Maria delle Mole/Marino: Pasquale Gianturco, un viaggiatore tra le pagine dei libri. Alcune centinaia di libri del concittadino donati a BiblioPop
25/02/2021Questo articolo è stato letto 3084 volte!
“Pasquale Gianturco era nato ad Avigliano, vicino Potenza, alla fine degli anni Trenta del Novecento da una famiglia della piccola borghesia lucana. Pur essendo originario di una regione per molti versi arcaica e remota, non ne ricavò mai una dimensione chiusa e provinciale: anzi, secondo una caratteristica comune a molte persone nate fra quelle aspre montagne e quegli aridi calanchi, si sentì per tutta la vita un cittadino del mondo, curioso di conoscerlo e di esplorarlo in tutti i suoi aspetti, senza tuttavia dimenticare le proprie antiche radici. L’attitudine al confronto e alla conoscenza dell’altro lo portò, fin da giovanissimo, all’esercizio della politica, da lui intesa come dibattito aperto tra opinioni, anche contrapposte, ma sempre ispirato al principio dell’ascolto e del rispetto dell’interlocutore. Lo spirito egualitario e attento alle libertà di tutti gli fecero trovare una naturale collocazione tra le idee socialiste, che lo accompagnarono per tutta la sua vita come saldi fondamenti culturali e filosofici, prima ancora che come impegno civile e di partito; e forse fu proprio per questo che si riconobbe più nella propria missione sindacale che in quella puramente politica: evidentemente perché nell’impegno a favore dei lavoratori vedeva una più immediata e concreta traduzione delle proprie idee, senza troppi rischi di inquinarle con un certo carrierismo che, specialmente dopo la grande stagione ideale degli anni Settanta, cominciò a diffondersi nel mondo della politica, che pure frequentò, ma della quale rigettò sempre l’approccio utilitaristico e opportunista. La sua vita fu un viaggio continuo. Treni e stazioni erano la sua seconda casa. I convegni — prima politici e sindacali, poi sempre di più a carattere culturale — il suo luogo di espressione. Nelle sue peregrinazioni, trapiantò la propria famiglia prima a Napoli e poi, dalla metà degli anni Ottanta, a Frattocchie, dove iniziò l’ultima sua stagione, caratterizzata anche da un impegno civile e sociale nei confronti del territorio. Tuttavia, i suoi viaggi più importanti avvennero sempre tra le pagine dei libri. Fin dalla prima giovinezza, i libri lo portarono dalla Russia dell’Ottocento alla Parigi della Belle époque, per esplorare poi gli infiniti mondi che solamente i libri possono donarci. Come non escluse mai nessuno dalle sue conversazioni, così non ebbe mai pregiudizi per la scelta delle proprie letture: ed è grazie a questo suo pluralismo che oggi rimane a noi un patrimonio librario variegato, una parte del quale sopravviverà nella BiblioPop di Santa Maria delle Mole.” Questo profilo è stato redatto grazie al contributo dei familiari di Gianturco.
A commento, il Presidente di Acab/BiblioPop APS Sergio Santinelli, ha aggiunto: “Credo che con il fondo librario di Pasquale, ricreiamo pubblicamente una bella presenza di ispirazioni ideali già preesistita. Infatti, i suoi libri saranno al fianco di quelli di Maura Carrozza (a cui è dedicato il Parco adiacente BiblioPop) e a quelli di Giselda Rosati (la professoressa a cui è intitolata la biblioteca) che, nella loro esperienza di vita sono stati vicini di casa, di pensiero e di prassi politica, sociale e culturale. Concludendo e ringraziando Alessandro Gianturco per aver avuto questo pensiero concreto, posso solo felicitarmi per la qualità e quantità che continuiamo ad esprimere sul territorio. Ben sapendo che alla crescita dei volumi a disposizione,- che ora ha anche una preziosa storia del Partito Socialista Italiano, necessariamente dovrà crescere la disponibilità di infrastrutture di allestimento bibliotecario, a cominciare dagli scaffali. Piano piano troveremo fondi ed agiremo sempre per diffondere cultura e offrire un servizio per bene comune”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.