Sicilia, Musumeci e la sua giunta “monogenere” se la dovranno vedere davanti al TAR

Sicilia, Musumeci e la sua giunta “monogenere” se la dovranno vedere davanti al TAR

08/02/2021 0 Di Francesca Ragno

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La giunta tutta al maschile del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dovrà passare al vaglio dei giudici amministrativi dopo il ricorso presentato da una lunga lista di associazioni femminili

di Fran­ce­sca Ragno

Sul­la nostra testa­ta lo ave­va­mo pre­an­nun­cia­to: la giun­ta sici­lia­na tut­ta al maschi­le di Nel­lo Musu­me­ci, nomi­na­ta sul fini­re del 2020, non avreb­be avu­to vita sem­pli­ce ed era quan­to mai plau­si­bi­le un ricor­so ammi­ni­stra­ti­vo, che è pun­tual­men­te arri­va­to.

Il coor­di­na­men­to nazio­na­le Noi Rete Don­ne, insie­me a nume­ro­se asso­cia­zio­ni fem­mi­ni­li sici­lia­ne e con il sup­por­to di docen­ti uni­ver­si­ta­ri, ha noti­fi­ca­to al Tar Sici­lia il ricor­so per chie­de­re l’an­nul­la­men­to dei decre­ti di nomi­na degli asses­so­ri Scil­la e Zam­bu­to, dopo le qua­li la giun­ta regio­na­le è dive­nu­ta tut­ta a com­po­si­zio­ne maschi­le.

Il ricor­so del­le asso­cia­zio­ni di don­ne è il secon­do pre­sen­ta­to dopo la nomi­na del­la giun­ta mono­ge­ne­re sici­lia­na e si affian­ca a quel­lo del Par­ti­to Demo­cra­ti­co, pre­sen­ta­to già nel mese di gen­na­io scor­so.

La Regio­ne Sici­lia­na, ricor­dia­mo, non è la pri­ma regio­ne ita­lia­na la cui com­po­si­zio­ne del­la giun­ta si tro­va a supe­ra­re lo sco­glio del giu­di­zio di un tri­bu­na­le ammi­ni­stra­ti­vo. In pas­sa­to le giun­te mono­ge­ne­re del­la Sar­de­gna e del­la Cam­pa­nia era­no sta­te annul­la­te dal­le sen­ten­ze ammi­ni­stra­ti­ve per­ché in aper­ta vio­la­zio­ne dei prin­ci­pi costi­tu­zio­na­li e inter­na­zio­na­li per la pari­tà di gene­re.

Là dove la poli­ti­ca met­te in atto una vera e pro­pria “rimo­zio­ne di gene­re”, per ripren­de­re le paro­le del Mini­stro per il Sud Pro­ven­za­no, dovran­no esse­re anco­ra una vol­ta i giu­di­ci a ripri­sti­na­re il dif­fi­ci­le per­cor­so ver­so la demo­cra­zia pari­ta­ria.

 

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