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Marino. All’iniziativa promossa da ANPI per le ragioni del voto “NO” al Referendum decine di cittadini e partecipazione di forze politiche a BiblioPop
17/09/2020Questo articolo è stato letto 3476 volte!
Come era stato auspicato da Mauro Avello di Essere Marino e Stefano Enderle del PCI marinese, decine e decine di cittadini, uomini, donne e giovani, oltre gli immancabili sessantenni, hanno partecipato, distanziati, occupando le sedie predisposte da Acab/BiblioPop nella porzione di parco Maura Carrozza che ormai abitualmente viene utilizzato per la vita culturale, sociale e politica, dibattiti inclusi, qui a S. Maria delle Mole (Marino). In particolare, mentre la regia dell’incontro è stata ricoperta dalla presidente ANPI Marino, AnnaMaria Scialis, l’introduzione e le conclusioni, apprezzatissime entrambe, sono state a cura dello storico Davide Conti, vicepresidente ANPI Provinciale di Roma. Interventi si sono susseguiti da parte di cittadini come Adriano Celma, come il segretario PCI Stefano Enderle, come Ugo Onorati, come Oreste Azzalini, come il consigliere comunale del PD Gianfranco Venanzoni. Da parte di tutti, chi mettendo maggiormente l’accento sulla iniziativa “politica di corto respiro”; chi mettendo in risalto l’attacco al ruolo di rappresentanza – in ultima analisi dei lavoratori — ; ognuno ha speso le proprie ragioni sul versante del NO da votare nel Referendum di domenica e lunedì prossimi. La miglior rappresentazione del passaggio che rappresenta questa fase è stata del resto descritta bene proprio da Conti nel denunciare l’attacco diretto alle Costituzioni antifasciste (Portogallo, Grecia, Spagna e Italia) mosso, programmato e richiesto da JPMorgan, cioè il cuore del capitalismo finanziario ed ideologico mondiale. Lo stesso gruppo di affari che è alla base della vasta crisi (strutturale) in atto nell’occidente dal 2008 in poi. Questo attacco, prevede, appunto, che pezzo a pezzo, questi stati sovrani vengano indotti a modificare, tagliare, adeguare le loro Costituzioni. Ovviamente, l’ANPI, le forze autenticamente antifasciste, le forze di sinistra, le forze e i cittadini ispirati dai valori socialisti, comunisti e del progresso sociale e del ruolo indipendente del nostro Paese non accettano questa scelta e per questo, ora si schierano contro la modifica costituzionale proposta e quindi votano NO. Inoltre sono risibili i motivi addotti qua e là sui risparmi economici. Inesistenti, inutili ai fini della difesa del ruolo del Parlamento sono il taglio di seggi. Altri modi sono possibili per intervenire, come ha ricordato proprio Conti, sulla efficienza e sull’efficacia delle istituzioni. Gli applausi, e la continuazione del dialogo anche dopo aver dichiarato conclusa l’iniziativa, l’impegno a voler parlare con altri cittadini che, sia per lo scarso tempo (incluso covid) sia per l’esiguo spazio di copertura mediatica, non hanno fino ad ora avuto la sensazione e la rappresentazione di cosa davvero sia in ballo con questo voto, sono la riprova della riuscita del confronto pubblico. Comunque sia, il pomeriggio BiblioPop, come ha ricordato nel suo breve intervento anche il presidente Sergio Santinelli, è l’argine sicuro contro chi, sottrazione dopo sottrazione, vorrà giungere a convincere i cittadini italiani che è meglio una ristretta oligarchia al potere o magari un uomo solo al comando. Gli antifascisti, i cittadini democratici, da BiblioPop giovedì hanno detto che non ci stanno, per questo invitano coralmente a votare NO.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.