Roma/Lazio. La celebrazione del due giugno, Festa della Repubblica, nella dichiarazione del segretario regionale del PCI.

Roma/Lazio. La celebrazione del due giugno, Festa della Repubblica, nella dichiarazione del segretario regionale del PCI.

01/06/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Al cen­tro Oreste del­la Pos­ta e Bruno Bar­bona, rispet­ti­va­mente seg­re­tari del PCI del Lazio e di Frosi­none

Oreste del­la Pos­ta, così come fece in occa­sione del pri­mo mag­gio, riceven­do mol­ta atten­zione e plau­so da com­pag­ni, cit­ta­di­ni e dal mon­do inter­net­tiano, anche per il due giug­no, Fes­ta del­la Repub­bli­ca, ha volu­to che il PCI fos­se rap­p­re­sen­ta­to nel suo pen­siero di nuo­vo dif­fonden­do un mes­sag­gio via web. A par­tire dal val­ore di spar­ti­acque che ha avu­to il ref­er­en­dum nel momen­to in cui but­ta­va a mare la monar­chia rea di aver sostenu­to, essere sta­ta com­plice e suc­cube insieme del regime fascista; per trac­cia­re poi il ricor­do delle fon­da­men­ta resisten­ziali da cui è nata la Cos­ti­tuzione e la Repub­bli­ca. Fino ad attual­iz­zare i rischi, ora in uno sce­nario europeo, di com­pro­mis­sione dei val­ori del­la repub­bli­ca e del­la cos­ti­tuzione se essa non tro­verà appli­cazione nelle risposte di gius­tizia sociale. Questo il sostanziale mes­sag­gio, sul ruo­lo dei comu­nisti in ques­ta fase, ma che è mes­sag­gio per tut­ti i cit­ta­di­ni demo­c­ra­ti­ci e pro­gres­sisti che non vogliono dare per scon­ta­to il decli­no ver­so cui liberis­mo ed insor­gen­za fascista stan­no ripro­po­nen­do nel nos­tro Paese ed in Europa. In alle­ga­to il link (https://www.facebook.com/oreste.dellaposta/videos/10219091819740668/)
al video di poco meno di un min­u­to e mez­zo con la voce di Oreste del­la Pos­ta, seg­re­tario regionale del PCI Lazio.

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