Marino. Pieno successo presentazione del libro di Bruno Steri “Itinerari Comunisti”.

Marino. Pieno successo presentazione del libro di Bruno Steri “Itinerari Comunisti”.

10/02/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Mar­co Onofrio, scrit­tore, con Mau­ro Albore­si, seg­re­tario PCI


“Vedrai che ci saran­no solo quat­tro comu­nisti alla pre­sen­tazione di un libro così”. Ques­ta una delle frasi ascoltate al volo da chi nei giorni prece­den­ti l’evento ha spe­so energie per affig­gere locan­dine, dis­tribuire volan­ti­ni, uti­liz­za­to il pas­s­aparo­la coi concit­ta­di­ni. E invece no. E’ anda­ta in tutt’altro modo! Decine e decine di cit­ta­di­ni, sicu­ra­mente molti comu­nisti e comu­niste, ma non solo. Sen­za tralas­cia­re che la scelta ocu­la­ta dell’esecutivo dell’associazione ha cer­ta­mente volu­to uti­liz­zare un appro­fondi­men­to su uno dei temi politi­ci attuali nel nos­tro Paese (occorre una forza Comu­nista che sia rifer­i­men­to dei lavo­ra­tori, del pro­gres­so, del­la gius­tizia sociale?), forzan­do sul­la pre­sen­za del seg­re­tario nazionale del PCI per avere risposte di pri­ma mano uti­liz­zan­do il mes­sag­gio del libro. E a vedere lo svol­gi­men­to l’esecutivo ha azzec­ca­to la scelta. Un poderoso Mar­co Onofrio, conosci­u­to per la sua attiv­ità di scrit­tore, si è cimen­ta­to al pari di un esper­tis­si­mo vet­er­a­no del Polit­buro sovi­eti­co, con la pre­sen­tazione del libro di Bruno Steri. Anzi, ha ringrazi­a­to l’autore per­ché gli ha riconosci­u­to, prove alla mano, e citazioni decla­mate, di aver svolto un servizio di divul­gazione alta ma riv­ol­ta al popo­lo, anche a chi legge poco: per­ché ha pre­sen­ta­to una anal­isi, stor­i­ca e del­la situ­azione attuale del Paese e del mon­do (Europa in par­ti­co­lare) chiara ed utile a delin­eare gli ind­i­rizzi per uscire fuori da crisi e cat­a­strofi. In più Onofrio ha ipo­tiz­za­to anche ter­mi­ni mutuati dal­la med­i­c­i­na cir­ca il ragion­a­men­to di Steri sul deb­ito europeo. Assumen­do il fat­to che i trat­tati cape­stro (inclu­so il pareg­gio di bilan­cio e gli altri equi­lib­ris­mi europei buoni solo per le ges­tioni del­la finan­za inter­nazionale ed euro­pea, ed affat­to utili, anzi risul­tano dan­nose, per i popoli europei, specie se nel­la fas­cia mediter­ranea) sono da rigettare come l’idea di “ques­ta Europa”, una rif­les­sione può essere fat­ta spec­i­fi­cata­mente sul deb­ito degli sta­ti. Il deb­ito è come il coles­tero­lo – dice Onofrio nel­la spie­gazione – c’è quel­lo buono e quel­lo cat­ti­vo. Nel sen­so che una misura di deb­ito se ben gesti­to, se accor­ta­mente ammin­is­tra­to può essere utile per lo svilup­po, per il wel­fare, ecc. Al con­trario un deb­ito uti­liz­za­to a favore delle banche, del cap­i­tale per aumentare se stes­so in una battaglia tra finanze inter­nazion­ali non inter­es­sano e sono in dan­no di mil­ioni di cit­ta­di­ni. Con­cetti questi che sono sta­ti ripresi, nat­u­ral­mente, nel­lo stes­so inter­ven­to di Bruno Steri, che in più, ha annun­ci­a­to di essere al lavoro, con altri oper­a­tori cul­tur­ali e dell’informazione in accor­do col PCI per la nasci­ta di una riv­ista di area comu­nista, del­la sin­is­tra di classe, del­la sin­is­tra che è tumul­tu­osa ma non si fer­ma e sceglie il con­fron­to per scav­are nel­la direzione del che fare, affinchè si aiu­ti un proces­so di ricom­po­sizione delle idee comu­niste. Questo vale con la rif­les­sione sul­la Cina, sulle tante pos­i­tiv­ità, sul­la neces­sità di sos­ti­tuire a questo obbro­brio di Unione Euro­pea una idea alta di europa uni­ta. L’economista Alber­to Gabriele, dal can­to suo ha esplorato la ricostruzione del libro di Steri pro­prio dal pun­to di vista del­la polti­ica di piano. Del­la pro­gram­mazione cen­tral­iz­za­ta delle scelte eco­nomiche, degli errori che pro­prio a par­tire dal dopo Riv­o­luzione d’Ottobre, lo sta­to Sovi­eti­co ha dovu­to affrontare, cor­reggen­do spes­so in cor­sa e, nel pas­sag­gio tra Lenin e Stal­in – ha sostenu­to l’economista, non c’è sta­ta lin­ear­ità. Anche per l’incombenza del­la sec­on­da guer­ra mon­di­ale preved­i­bile e purtrop­po giun­ta anche per attac­care pro­prio la Riv­o­luzione che si face­va Sta­to social­ista.

Uno scor­cio del­l’ampia sala che ha accolto l’inizia­ti­va di Bib­lioPop


In chiusura il seg­re­tario nazionale del PCI, Mau­ro Albore­si ha avu­to modo di sot­to­lin­eare, oltre la bon­tà del libro e la neces­sità di appro­fondire sem­pre più e sem­pre in modo mag­gior­manete dif­fu­so lo scav­are pro­pos­to dall’intellettuale comu­nista Bruno Steri col suo libro, pro­prio il fat­to “che insieme al fare politi­co quo­tid­i­ano si coltivi­no appro­fondi­men­ti e nuove aper­ture ver­so un comune obi­et­ti­vo con tante altre forze comu­niste e del­la sin­is­tra con le quali sono sicu­ra­mente più le cose che ci unis­cono che le poche ci dif­feren­ziano. Questo, pro­prio a sig­nifi­care – ha con­clu­so Mau­ro Albore­si – che in ques­ta fase di ricostruzione del PCI, come sti­amo facen­do, ciò che con­ta non è una ade­sione fideista ver­so una glo­ria pas­sa­ta, che pure è, cer­ta, alle nos­tre spalle per la prove­nien­za che abbi­amo a base del nos­tro per­cor­so; ma, appun­to, è un appro­do sicuro dal­la prove­nien­za di tante sen­si­bil­ità, comu­niste e di sin­is­tra, e di tumul­tu­ose domande che in questo alveo si pos­sono agitare, per tan­ti com­pag­ni e tante com­pagne che han­no sub­ì­to la dias­po­ra comu­nista, l’inconsistenza del­la sin­is­tra.”. I ringrazi­a­men­ti venu­ti dal pres­i­dente di Acab, Ser­gio San­ti­nel­li, sono sta­ti ripetu­ti dopo che in avvio ave­va ben espos­to come l’esecutivo che gui­da l’associazione e le inizia­tive di Bib­lioPop sul ter­ri­to­rio sono lin­fa per la cul­tura locale e oltre. Che cer­ta­mente l’attività pro­mossa è fat­ta per il piacere di dedi­carvisi, ma che sen­za dub­bio, il dirit­to alla cul­tura dif­fusa e un bel po’ di lievi­to sano per i fat­ti cul­tur­ali che han­no immem­di­a­ta ricadu­ta sociale sono sot­to gli occhi di tut­ti. Molti, anche nos­tri non esti­ma­tori si sono ricre­du­ti nel tem­po. Ed il con­fron­to mes­so in atto anche oggi – dove San­ti­nel­li inter­ro­gan­do il seg­re­tario del PCI nazionale otte­nen­done rispos­ta pos­i­ti­va – ha mostra­to che puntare sull’unità dei comu­nisti e del­la sin­is­tra non è un fat­tore sec­on­dario nel­la nos­tra soci­età attuale.

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