Colleferro, intervista a tutto campo a Luca Nitiffi

Colleferro, intervista a tutto campo a Luca Nitiffi

26/09/2019 0 Di Marco Montini

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In questi anni, Luca Nitiffi è sta­to impeg­na­to a Brux­elles al fian­co di David Sas­soli, oggi nuo­vo
Pres­i­dente del Par­la­men­to europeo. L’esponente del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co non ha comunque smes­so
di occu­par­si di Colle­fer­ro, sua cit­tà d’origine, che lo ha vis­to anche sedere tra i banchi del con­siglio
comu­nale.
Salve Luca. In questi anni il dibat­ti­to politi­co, a Colle­fer­ro, è sta­to assor­bito dal tema
ambi­en­tale. Sul­la nar­razione intorno a dis­car­i­ca e ter­moval­oriz­za­tori, Pier­lui­gi San­na è
rius­ci­to a costru­ire il con­sen­so nec­es­sario per vin­cere le scorse elezioni ammin­is­tra­tive. Forse,
però, una ques­tione tan­to com­p­lessa, andrebbe affronta­ta superan­do il perimetro del pro­prio
schiera­men­to, per trovare soluzioni strut­turali e con­di­vise. Tu cosa con­sigli al sin­da­co di
Colle­fer­ro?
I colle­fer­ri­ni ed io abbi­amo ripos­to la nos­tra fidu­cia nel Sin­da­co San­na, ma oggi la ques­tione
ambi­en­tale a Colle­fer­ro e in tut­ta la Valle del Sac­co non è affat­to miglio­ra­ta, anzi cre­do
sia nec­es­sario lavo­rare per la più grande bonifi­ca ambi­en­tale mai real­iz­za­ta nel­la nos­tra regione.
Colle­fer­ro purtrop­po gui­da la clas­si­fi­ca delle cit­ta­dine più inquinate d’I­talia, e non è cer­to un mer­i­to.
Negli anni emis­sioni, scarichi indus­tri­ali par­tendo dal­la Bpd pas­san­do per il
cemen­tifi­cio, l’in­ter­ra­men­to di rifiu­ti tossi­ci, per finire con l’inceneritore e la mega dis­car­i­ca,
han­no prodot­to una zona alta­mente inquina­ta. In aggiun­ta, se pen­si­amo al con­sumo sel­vag­gio del ter­ri­to­rio degli
ulti­mi 30 anni pos­si­amo dire, sen­za alcun dub­bio, di aver gen­er­a­to una vera bom­ba ambi­en­tale.
Ovvi­a­mente ho chiari i respon­s­abili di questo scem­pio, tan­to che ho denun­ci­a­to
pub­bli­ca­mente più volte i pro­tag­o­nisti del “par­ti­to del­la Mon­nez­za” ma oggi non abbi­amo più
tem­po, è urgente agire! Per­ciò San­na deve trovare il
cor­ag­gio di allargare la sua mag­gio­ran­za a tutte le forze ambi­en­tal­iste di Colle­fer­ro e tra
queste deve imme­di­ata­mente aprire ai cinque stelle.
Una doman­da sul PD locale, che azzarderei definire bice­fa­lo. In che situ­azione ver­sa e quali
sono i veri equi­lib­ri a Colle­fer­ro. Dietro il civis­mo in realtà si camuf­fano le cor­ren­ti? E San­na
che ruo­lo gio­ca in ques­ta par­ti­ta?
Il Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co a Colle­fer­ro non è mai nato, il sim­bo­lo è sta­to affida­to da un ex
dep­u­ta­to a una sua man­ci­a­ta di ami­ci che per anni han­no agi­to come se fos­se un cir­co­lo pri­va­to.
In tale con­testo le migliori energie sono state costrette a ricor­rere a liste civiche, lo stes­so sin­da­co
si è dovu­to nascon­dere dietro il civis­mo, ma per for­tu­na Colle­fer­ro è pic­co­la, basti pen­sare
alle ultime europee e alle indi­cazioni di voto che parti­vano dagli espo­nen­ti del­la mag­gio­ran­za…
Anche qui chiedo cor­ag­gio, bas­ta nascon­der­si dietro un fin­to civis­mo! Chi quo­tid­i­ana­mente
basa i suoi rap­por­ti politi­ci con espo­nen­ti del Pd fac­cia chiarez­za davan­ti alla cit­tà e questo
vale per il Sin­da­co, per la giun­ta e per parte dei con­siglieri del­la mag­gio­ran­za.
Colle­fer­ro ha sicu­ra­mente bisog­no di una visione prospet­ti­ca del­la cit­tà. Come la immag­i­ni e
quali sono gli inter­ven­ti di cui, a tuo avvi­so, neces­si­ta? Quali invece le sue poten­zial­ità? Come
svilup­par­le?
Ormai Colle­fer­ro non è più una cit­tà indus­tri­ale. Negli anni si è trasfor­ma­ta in una cit­tà dor­mi­to­rio
ma con una posizione strate­gi­ca quin­di è evi­dente che l’unico sboc­co occu­pazionale per la
Colle­fer­ro di domani saran­no i servizi e la logis­ti­ca inte­gra­ta.
Purtrop­po su ques­ta scelta ci si sta arrivan­do in ritar­do e con mol­ta fat­i­ca ma l’importante è
arrivar­ci. Pos­so dire che mi ha fat­to un cer­to effet­to vedere all’inaugurazione del­la piattafor­ma logis­ti­ca, in cui sarà inclusa Ama­zon, molti per­son­ag­gi politi­ci che era­no fer­ma­mente con­trari.
Devo ammet­tere che il man­ca­to invi­to, da parte dell’amministrazione, alle per­sone che han­no fat­ti­va­mente cre­ato le pre­messe per la real­iz­zazione di questo bel prog­et­to, mi è molto dispiaci­u­to. Sarebbe sta­to un bel gesto di riconosci­men­to ai veri pro­tag­o­nisti di ques­ta grande oppor­tu­nità di riscat­to per il tes­su­to eco­nom­i­co e sociale del­la cit­tad­i­nan­za di Colle­fer­ro e non solo.

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