Frosinone. Vertenza frusinate: ormai mangiare è difficile!

Frosinone. Vertenza frusinate: ormai mangiare è difficile!

18/09/2019 1 Di Maurizio Aversa

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Parziale del­la sala del­la provin­cia di Frosi­none affol­la­ta di lavo­ra­tori di Verten­za Frusi­nate


L’aula con­sil­iare è gremi­ta affol­la­ta come poche volte. Sug­li scran­ni del­la pres­i­den­za campeg­gia una scrit­ta che dice tut­to: “ormai man­gia­re è dif­fi­cile. Qua­si impos­si­bile par­lare con gli elet­ti da noi”. E’ chiara denun­cia di abban­dono. Ma è anche inci­ta­men­to alla lot­ta. Alla con­tin­u­azione del­la lot­ta. Per­ché il movi­men­to cio­cia­ro, di questi lavo­ra­tori che da anni ormai non rin­un­ciano ad esporsi in pri­ma per­sona per riven­di­care sia il dirit­to ai provved­i­men­ti del­lo sta­to sociale, sia, soprat­tut­to, il dirit­to a vedere indi­cazioni chiare di prospet­tive pro­dut­tive per un lavoro futuro. Già la scor­sa set­ti­mana, come pun­tual­mente fa il PCI di Frosi­none e del Lazio, ha espos­to pub­bli­ca­mente le val­u­tazioni neg­a­tive di questo frangente del ruo­lo non svolto, del rin­vio, del­la polit­i­ca dell’anguilla, che la Regione Lazio sta attuan­do sulle aree di cisi e su quel­la del­la provin­cia di Frosi­none in par­ti­co­lare. Ieri, in questo cli­ma si è svolto l’ incon­tro nel palaz­zo del­la provin­cia di Frosi­none. Era­no pre­sen­ti Cgil Cisl e Ugl. Veten­za Frusi­nate ha anche invi­ta­to tut­ti i par­ti­ti politi­ci. Pre­sente solo il Par­ti­to Comu­nista Ital­iano, con la mas­si­ma rap­p­re­sen­tan­za ter­ri­to­ri­ale: il seg­re­tario regionale Oreste del­la Pos­ta. I sin­da­cati han­no solo con­fer­ma­to che le delibere per i paga­men­ti sono al min­is­tero e che la cop­er­tu­ra per 2019 c’è. Ma le delibere pronte, non sono denaro pron­to che invece è atte­so da tem­po. Le orga­niz­zazioni dei lavo­ra­tori saran­no a breve ricon­vo­cati dal­la Regione. Il respon­s­abile lavoro del PCI, Tiziano Ziroli, sot­to­lin­ea che “Comunque le domande riman­gono sen­za rispos­ta. In par­ti­co­lare: Quan­do gli asseg­ni saran­no ver­sa­ti ai lavo­ra­tori? Quali sono le politiche attive che la Regione vuole met­tere in cam­po? Intan­to i lavo­ra­tori aspet­tano sen­za un cen­tes­i­mo in tas­ca.”. Ricor­diamo che ques­ta lot­ta orga­niz­za­ta ha avu­to orig­ine con Verten­za Frusi­nate, nata nell’ottobre 2014 ad Anag­ni ed uffi­cial­iz­za­ta a mag­gio 2015 nel­la sede provin­ciale del PdCI (ora PCI). L’obbiettivo? Chiaro dall’inizio: tenere alta l’attenzione sul­la dis­oc­cu­pazione e sug­li ammor­tiz­za­tori sociali che man mano sta­vano finen­do. Nelle more di vari ten­ta­tivi fu pure orga­niz­za­to un “Tavo­lo Inter Isti­tuzionale” tra Verten­za Frusi­nate, i sin­da­cati, l’Amministrazione Provin­ciale, gli elet­ti del ter­ri­to­rio e le orga­niz­zazioni dato­ri­ali. A set­tem­bre si riuscì, dopo varie pres­sioni, ad andare ad un tavo­lo regionale ma anche in quel caso solo pro­pa­gan­da su provved­i­men­ti del tut­to inutili per i 135.000 dis­oc­cu­pati e nes­sun impeg­no pre­ciso. Sol­lecitan­do la Provin­cia, a con­vo­care tavoli isti­tuzion­ali per con­trastare la dis­oc­cu­pazione. Tramite i 5 Stelle fu scrit­ta una mozione, che viene pre­sen­ta­ta. Ma a dis­tan­za di molti mesi la mag­gio­ran­za di cen­trosin­is­tra, gui­da­ta da Zin­garet­ti, nep­pure l’ha mes­sa all’ordine del giorno. Ad inizio 2016, mobil­i­tazione con una man­i­fes­tazione davan­ti a una delle fab­briche chiuse, sim­bo­lo di un ter­ri­to­rio dev­as­ta­to dal­la dis­oc­cu­pazione, la Video­con di Anag­ni, in quell’occasione furono rac­colte anche le firme per far cal­en­dariz­zare la mozione pro­pos­ta dai 5 stelle: niente di fat­to! I pro­tag­o­nisti ricor­dano : “Noi di Verten­za Frusi­nate abbi­amo pos­to all’assessore il prob­le­ma che a giug­no 350 lavo­ra­tori del­la Video­con avreb­bero fini­to la mobil­ità, così come 90 lavo­ra­tori dell’Ilva di Patri­ca e a seguire entro fine dicem­bre cir­ca altri mille lavo­ra­tori, sen­za con­tare quel­li che già sono sen­za red­di­to e sen­za ammor­tiz­za­tori sociali: entro la fine dell’anno la crisi Frusi­nate avrà, dunque, ris­volti dram­mati­ci, 135.000 dis­oc­cu­pati su una popo­lazione totale di cir­ca 500.000 per­sone sen­za che si intravedano prospet­tive.”.

Sala provin­cia di Frosi­none: i lavo­ra­tori di Verten­za Frusi­nate in assem­blea

La scrit­ta che campeg­gia il tavo­lo di pres­i­den­za del­l’assem­blea


Ma in Regione non han­no sen­ti­to ragioni. Non pos­sono dare sosteg­no, dicono che non ci sono i sol­di, alla Regione il coro è unanime. A questo pun­to viene cer­ca­ta sol­i­da­ri­età isti­tuzionale sul ter­ri­to­rio: far con­vo­care al Pres­i­dente del­la Provin­cia un’assemblea dei sin­daci all’appuntamento sono una quar­an­ti­na su 91. Sti­la­to un doc­u­men­to, che dovrà essere por­ta­to dai sin­daci alla Regione. Il doc­u­men­to riceve il sosteg­no di 74 sin­daci su 91 ma non ver­rà mai por­ta­to dai sin­daci, che invece ave­vano pro­pos­to di por­tar­lo a Zin­garet­ti insigni­ti di fas­cia. Alla fine, un doc­u­men­to così ril­e­vante viene, banal­mente, sped­i­to via mail. Un brut­to episo­dio è dato il 27 mag­gio quan­do è con­vo­ca­to il tavo­lo regionale a Frosi­none ma Verten­za Frusi­nate non viene con­vo­ca­ta, non gradis­cono la pre­sen­za? Si tiene, così, il tavo­lo sen­za Verten­za Frusi­nate, la rispos­ta del tavo­lo è la seguente: il doc­u­men­to dei sin­daci non viene neanche pre­so in con­sid­er­azione, la Regione pro­pone un bonus ‘ASSUNZIONI’, sul­la fal­sari­ga del jobs act, da des­tinare ai datori di lavoro. Alla pre­cisa doman­da per sapere quali aziende vogliano assumere e se esista una map­patu­ra delle stesse, Sin­da­cati e Regione riman­gono muti. Com­men­ta Tiziano Ziroli, del PCI “ Questo è ciò che noi dis­oc­cu­pati del­la Cio­cia­ria sti­amo facen­do e suben­do, lo fac­ciamo per­ché non abbi­amo più par­ti­ti di rifer­i­men­to, e il nuo­vo PCI dovrebbe diventare un rifer­i­men­to per queste battaglie. Queste sono le battaglie dei Comu­nisti.”. Per tornare all’oggi, sem­bra molto amaro il cal­vario che queste decine di lavo­ra­tori stan­no suben­do. E dire che la sala affol­la­ta del­la Provin­cia di Frosi­none un mes­sag­gio forte lo con­tiene: non si vuole assis­ten­zial­is­mo; si persegue l’obbiettivo del lavoro futuro. Chi ha stru­men­ti e respon­s­abil­ità per scegliere ed attuar­li non può voltare le spalle! Pos­si­bile siano rimasti solo i comu­nisti ad inter­es­sar­si di questi dram­mi? Sem­br­erebbe di si.

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