Pantelleria, Doc: Viddrani e Comune per rilanciare i prodotti panteschi

Pantelleria, Doc: Viddrani e Comune per rilanciare i prodotti panteschi

29/06/2019 0 Di Francesca Marrucci

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Si è tenuto ieri sera l’incontro tra il Comitato Viddrani e Amministrazione Comunale.

In agenda una manifestazione di piazza, la raccolta firme, ma soprattutto un nuovo corso per il futuro della produzione vitivinicola isolana.

Di Francesca Mar­ruc­ci

Si è tenu­ta ieri sera una riu­nione in Medi­ate­ca tra il Comi­ta­to Vid­drani, l’Am­min­is­trazione Comu­nale, gli agri­coltori e i Cir­coli di Pan­tel­le­ria.

Lo scopo del­l’in­con­tro era decidere il da far­si dopo la deci­sione pre­sa dal­l’Assem­blea dei Soci del Con­sorzio Tutela di apporre la scrit­ta ‘Sicil­ia’ al Doc Pan­tel­le­ria, deci­sione avver­sa­ta dal­la mag­gior parte degli isolani, dalle forze sociali e politiche e dal­la mag­gio­ran­za dei viti­coltori, anche se il sis­tema ‘a quote’ di uva prodotte pone la mag­gio­ran­za numer­i­ca in con­dizioni di mino­ran­za.

Pre­sen­ti al tavo­lo, oltre alla Pres­i­dente del Comi­ta­to, Rosan­na Gabriele, che ha illus­tra­to lo scopo del­l’in­con­tro, il Sin­da­co Vin­cen­zo Cam­po, il Vicesin­da­co Mau­r­izio Cal­do e l’Asses­sore Anto­nio Gut­terez.

 

Il Sin­da­co ha breve­mente rias­sun­to la situ­azione che ha por­ta­to al voto del Con­sorzio, sot­to­lin­e­an­do che ques­ta era prob­a­bil­mente una deci­sione nel­l’aria da tem­po che le due can­tine prin­ci­pali, Don­nafu­ga­ta e Pel­le­gri­no, aspet­ta­vano di portare al voto.

Ha rib­a­di­to che l’am­min­is­trazione cercherà in ogni modo di bloc­care questo provved­i­men­to al Min­is­tero e che sta rac­coglien­do la doc­u­men­tazione da pre­sentare a suf­fra­gio del­la pre­sa di posizione isolana quan­do, a fine luglio, sarà a Roma.

Chiari­men­ti inter­locu­tori ci sono già sta­ti con i sot­toseg­re­tari all’a­gri­coltura di apparte­nen­za 5 Stelle e il Pri­mo Cit­tadi­no ha con­fer­ma­to che la rispos­ta a questo provved­i­men­to a liv­el­lo politi­co sarà duris­si­ma.

Il pri­mo effet­to si vedrà già con il Doc Fes­ti­val di quest’an­no, il cui svol­gi­men­to a questo pun­to è incer­to, vis­to il ritiro del patrocinio oneroso da parte del Comune, del Par­co Nazionale e di Pan­tel­le­ria Island.

Inoltre, alcu­ni dei pre­sen­ti han­no fat­to pre­sente come alcu­ni dei locali più impor­tan­ti nel cam­po del­la ris­torazione pan­tesca abbiano resti­tu­ito le for­ni­ture delle due can­tine prin­ci­pali del Con­sorzio pro­prio per­ché forte­mente con­trari­ate dal­la deci­sione pre­sa.

Il tim­o­re più grande e, a questo pun­to, non pri­vo di fon­da­men­to, è che alla fine il brand Pan­tel­le­ria ven­ga usato da esterni solo per aumentare i pro­pri mar­gi­ni di prof­it­to sen­za rispet­to e garanzie non solo per il prodot­to pas­si­to, ma anche per quan­ti con fat­i­ca e sac­ri­fi­cio por­tano avan­ti la tradizione del­la viti­coltura eroica.

Cosa impedirà a queste can­tine, pas­sato il clam­ore, di preferire le uve del­l’Iso­la Madre, che pagano 30€ al quin­tale, a quelle orig­i­nali e pre­giate pan­tesche che data la duris­si­ma lavo­razione, costano (sep­pur anco­ra sot­top­a­gate) 100€ al quin­tale?

Anche qui il tim­o­re è che l’ac­quis­to del­l’u­va pan­tesca ver­rà ridot­to man mano, facen­do sí che il nome Pan­tel­le­ria diven­ti solo uno spec­chi­et­to per le allodole des­ti­na­to al con­suma­tore, così come già suc­cede con il pas­si­to ormai prodot­to con questo nome nei luoghi più dis­parati d’I­talia.

La Gabriele ha sot­to­lin­eato più volte che ai pan­teschi inter­es­sa che il prodot­to sia garan­ti­to con una lavo­razione e un imbot­tiglia­men­to isolani che pun­ti sul­la qual­ità e non su una quan­tità infini­ta, che sia sinon­i­mo di tradizione e che por­ti il vero nome di Pan­tel­le­ria nel mon­do.

Tra l’al­tro l’asserzione che il brand Pan­tel­le­ria non tiri, più volte cita­ta dal Con­sorzio nei suoi comu­ni­cati, è pri­va di fon­da­men­to, anche per­ché — si chiede il Sin­da­co — se così fos­se, per­ché avreb­bero tan­ta pre­mu­ra a vol­er­lo usare?

Tut­ti han­no rib­a­di­to che ora sarà impor­tante pro­cedere uni­ti e far­si sen­tire, far sen­tire il dis­senso degli isolani. A questo propos­i­to il Comi­ta­to si è impeg­na­to ad orga­niz­zare, insieme ai Cir­coli e alle Asso­ci­azioni, una man­i­fes­tazione di piaz­za alla quale il Comune parteciperà come parte atti­va.

A lat­ere si svol­gerà a sosteg­no del­l’inizia­ti­va una rac­col­ta firme nei vari cir­coli e tra la cit­tad­i­nan­za sul doc­u­men­to vota­to all’u­na­nim­ità in Con­siglio Comu­nale è appog­gia­to già da tutte le forze politiche.

Il Comune, da parte sua, ha rin­no­va­to l’im­peg­no ad appog­gia­re ogni inizia­ti­va degli agri­coltori vol­ta a rilan­cia­re il Doc Pan­tel­le­ria orig­i­nale, orga­niz­zan­do anche un’aus­pi­ca­bile alter­na­ti­va al Con­sorzio attuale.

Per questo uscirà un ban­do per assumere una figu­ra di esper­to di mar­ket­ing ter­ri­to­ri­ale che, in col­lab­o­razione con agri­coltori e impren­di­tori pan­teschi, ela­bori strate­gie di pro­mozione, la cui caren­za il Sin­da­co impu­ta alle scelte ges­tion­ali del Con­sorzio Tutela.

Il Comune sta anche lavo­ran­do a recu­per­are una man­i­fes­tazione di pro­mozione vini­co­la di più con­sol­i­da­ta tradizione come il Pas­si­taly che coin­vol­ga davvero tut­ti i sogget­ti del­la fil­iera e non solo le can­tine prin­ci­pali, diven­tan­do vet­ri­na e volano per l’in­tera pro­duzione isolana.

Ora l’ap­pun­ta­men­to sarà quel­lo per la man­i­fes­tazione di piaz­za a cui saran­no chia­mati a parte­ci­pare tut­ti i pan­teschi. È prob­a­bile, come ha fat­to notare qual­cuno tra il pub­bli­co, che gli agri­coltori saran­no assen­ti, per­ché in questo momen­to con­tin­u­ano a non vol­er­si esporre, ma è impor­tante far capire anche a loro che non sono soli in ques­ta battaglia.

 

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