Pantelleria, il Sindaco risponde al Consorzio: meglio vi dimettiate, non servite!

Pantelleria, il Sindaco risponde al Consorzio: meglio vi dimettiate, non servite!

19/06/2019 0 Di puntoacapo

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Ieri il Consorzio Tutela del Vino Doc Pantelleria ha inviato al Sindaco le sue riflessioni su quanto deciso nel Consiglio Comunale dello scorso 10 giugno.

Un botta e risposta di 7 pagine al documento votato all’unanimità in cui il Consorzio ribadisce la bontà della scelta dell’apposizione della dicitura ‘Sicilia’, contestando ogni affermazione fatta dai firmatari.

Il Sindaco, Vincenzo Campo, così risponde alla missiva:

Le set­ti­mane trascorse sono state pesan­ti per quan­to mi riguar­da, ma anche pos­i­tive per i riscon­tri rice­vu­ti.

Una risoluzione vota­ta all’u­na­nim­ità dal Con­siglio Comu­nale in sedu­ta stra­or­di­nar­ia del 10 giug­no sul­la quale vi è sta­ta la con­ver­gen­za di tutte le forze politiche del ter­ri­to­rio, asso­ci­azioni e popo­lazione.

L’aus­pi­cio del­l’Asses­sore Regionale Agri­coltura, Svilup­po Rurale e Pesca Mediter­ranea, dott. Edgar­do Edy Bandiera e del Diret­tore del Dipar­ti­men­to Agri­coltura del­la Regione Sicil­ia, dott. Dario Carta­bel­lot­ta, nel tavo­lo tec­ni­co dell’11 giug­no, alla pre­sen­za di vari enti tra i quali il Con­sorzio di Tutela del­la Doc Pan­tel­le­ria, con il quale si sti­mola­va le par­ti ad un con­fron­to e dis­cus­sione sulle mod­i­fiche al dis­ci­pli­nare che da li a poco dove­vano essere votate.

Insom­ma, tut­ti d’ac­cor­do tranne Can­tine Pel­le­gri­no e Don­nafu­ga­ta (e chi per svariati motivi non può dire “no”) che dom­i­nano il Con­sorzio di Tutela e las­ciano poco spazio ai ragion­a­men­ti ed alle con­di­vi­sioni.

Tut­ti ci sarem­mo aspet­tati un ritiro del­la pro­pos­ta di mod­i­fi­ca del dis­ci­pli­nare per cel­e­brare l’u­nione con la Doc Sicil­ia (o come piace dire a loro: opzione), ma ciò non è avvenu­to.

Una man­can­za di rispet­to del­la volon­tà di un ter­ri­to­rio e delle isti­tuzioni locali e region­ali che pen­so non abbia prece­den­ti. Una dimostrazione di arro­gan­za che fa male all’iso­la di Pan­tel­le­ria, per­ché a por­tar­la con osti­nazione avan­ti non sono i pan­teschi, ma chi di Pan­tel­le­ria ha fat­to un busi­ness e pan­tesco non è.

Ieri, alle ore 16.04, ho rice­vu­to via mail una rispos­ta alla risoluzione del Con­siglio Comu­nale da parte del Pres­i­dente del Con­sorzio Doc, Benedet­to Ren­da, che nul­la ha por­ta­to di nuo­vo alla dis­cus­sione, ma che in ulti­mo chi­ude così:

Purtrop­po ci siamo resi con­to del grave difet­to di infor­mazione e di conoscen­za delle norme. Nondi­meno, rib­a­di­amo la volon­tà di dial­o­go con tut­ti i sogget­ti isti­tuzion­ali, i viti­coltori, i pro­dut­tori e i cit­ta­di­ni che han­no a cuore il futuro del­l’iso­la.”

Caro Pres­i­dente, cer­ca adesso il dial­o­go dopo che i viti­coltori (la mag­gio­ran­za dei pre­sen­ti in assem­blea) han­no vota­to no alla sua mod­i­fi­ca?

I viti­coltori sono quel che res­ta di quegli eroi riconosciu­ti dal­l’Unesco di cui Lei vor­rebbe fre­gia­r­si. Si per­me­tte di dare del­l’ig­no­rante (grave difet­to di infor­mazione e di conoscen­za delle norme) a chi si oppone demo­c­ra­ti­ca­mente ad una scelta non con­di­visa.

Lo sa che a dire di no a ques­ta mod­i­fi­ca c’er­a­no anche can­tine quali De Bar­toli, Miceli (da chiedere all’enol­o­go per­ché sì), Minar­di, lo stes­so neo con­sigliere Basile chiede­va tem­po per capire (astenu­to) ecc.
Igno­ran­ti anche loro?

Pen­so che la rispos­ta migliore sia le dimis­sioni sue e del­l’in­tero CDA per provare ad iniziare un per­cor­so nuo­vo e di tutela del­la nos­tra pro­duzione di uva, che sem­pre più sta diven­tan­do un prodot­to di pochi anzi di pochissi­mi. Aspet­ti­amo un Con­sorzio in pri­ma lin­ea per:

  • sal­va­guardare l’u­nic­ità del nos­tro vit­ig­no uti­liz­za­to, sen­za colpo ferire, in provin­cia di Tra­pani e dal­la stes­sa Doc Sicil­ia;
  • la mes­sa al ban­do del pas­si­to liquoroso che ha taglia­to le gambe al nos­tro pre­giatis­si­mo pas­si­to nat­u­rale;
  • una ridis­cus­sione a liv­el­lo nazionale e comu­ni­tario delle deroghe.

Insom­ma, di battaglie da fare ce ne sono tante ed un Con­sorzio che fino ad adesso ha lati­ta­to non serve per lo svilup­po e la ripresa del­l’a­gri­coltura del ter­ri­to­rio pan­tesco.

Il Sin­da­co

Vin­cen­zo Cam­po


 

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