Pantelleria, Gabriele (Parco): panteschi, non rinunciamo alla nostra identità

Pantelleria, Gabriele (Parco): panteschi, non rinunciamo alla nostra identità

10/06/2019 0 Di puntoacapo

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Alla comunità pantesca:

Lettera aperta del Presidente del Parco Nazionale Isola di Pantelleria: “Sulla questione doc, non rinunciamo alla nostra identità!”

Un dibat­ti­to pos­i­ti­vo e foriero di un poten­ziale rilan­cio dell’agricoltura pan­tesca, quel­lo che in queste set­ti­mane ha pre­so spazio met­ten­do ogni abi­tante dell’isola al cen­tro del­la cresci­ta ter­ri­to­ri­ale. Negli anni, le con­dizioni eco­nomiche e sociali del­la nos­tra agri­coltura sono cam­bi­ate a causa di diver­si even­ti: scan­dali delle can­tine sociali; impov­er­i­men­to demografi­co; assen­za di ricam­bio gen­er­azionale; man­can­za di adeguati sup­por­ti finanziari alle attiv­ità agri­cole. Nonos­tante ciò, Pan­tel­le­ria com­pie sig­ni­fica­tivi pas­si in avan­ti con la pre­sen­za di numerose pic­cole aziende che carat­ter­iz­zano questo risveg­lio pro­dut­ti­vo. Dob­bi­amo essere capaci di cogliere questi seg­nali e sosten­er­li.

Il Par­co nasce in un con­testo ambi­en­tale di alto val­ore pae­sag­gis­ti­co e agri­co­lo ma soprat­tut­to con la con­sapev­olez­za di sal­va­guardare e val­oriz­zare il tes­su­to pro­dut­ti­vo.

Pan­tel­le­ria ha con­quis­ta­to riconosci­men­ti da tut­to il mon­do, in par­ti­co­lare la prat­i­ca agri­co­la del­la Vite ad Alberel­lo, quale pat­ri­mo­nio imma­te­ri­ale del­l’u­man­ità dal 2014, e di recente anche i muret­ti a sec­co, l’inserimento da parte del Mipaaf nel reg­istro dei pae­sag­gi stori­ci nel 2017, rac­chi­udono l’al­to val­ore che si è dato al lavoro dell’uomo.

Il Par­co Nazionale, per legge, ha il com­pi­to di accom­pa­gnare l’iso­la in un prog­et­to di svilup­po sosteni­bile per dare val­ore alle pro­duzioni tipiche, ai pro­dut­tori, a chi colti­va la ter­ra. Dob­bi­amo essere facil­i­ta­tori del­la qual­ità dei nos­tri prodot­ti e del val­ore iden­ti­tario che rap­p­re­sen­tano, ciò sig­nifi­ca avere rispet­to di noi stes­si e del con­suma­tore.

Pan­tel­le­ria è un brand d’ec­cel­len­za, “con un ter­roir uni­co, dove le con­dizioni nat­u­rali, fisiche e chimiche, la zona geografi­ca ed il cli­ma per­me­t­tono la pro­duzione di un vino speci­fi­co “Pas­si­to – Mosca­to d’Alessandria” esclu­si­va­mente iden­ti­fi­ca­bile medi­ante le carat­ter­is­tiche uniche del­la pro­pria ter­ri­to­ri­al­ità, ele­men­ti a cui noi non pos­si­amo rin­un­cia­re e rischiare di cadere in un enorme ed incom­pren­si­bile errore di strate­gia di mar­ket­ing in asso­lu­ta con­tro­ten­den­za rispet­to al mer­ca­to, sem­pre più alla ricer­ca delle vocazioni che si esp­ri­mono nei ter­ri­tori.

Non dob­bi­amo mai rin­un­cia­re alla nos­tra iden­tità.

Serve, per­tan­to, un con­fron­to serio fra le par­ti, isti­tuzioni e cit­ta­di­ni, dove le deci­sioni da pren­dere non pos­so essere espres­sione di un ridot­to numero all’in­ter­no di una rap­p­re­sen­tan­za inter­na al Con­sorzio del­la doc Pan­tel­le­ria come sta acca­den­do per la pro­pos­ta di mod­i­fi­ca del dis­ci­pli­nare. Il con­sorzio deve, intan­to, inserire nel pro­prio statu­to il riconosci­men­to del­la prat­i­ca del­la vite ad alberel­lo pat­ri­mo­nio Unesco come ele­men­to di posizion­a­men­to e di scelta. Dovrebbe sposare questo prin­ci­pio come ele­men­to dis­tin­ti­vo e di trac­cia­bil­ità.

I numerosi riconosci­men­ti par­lano di una pro­duzione che possiede grande poten­ziale di cresci­ta, dove ognuno si sen­ta sod­dis­fat­to di ciò che questo ter­ri­to­rio può offrire. E’ nec­es­sario creare le con­dizioni  per ridis­tribuire  la ric­chez­za a favore di tut­ti e ridare all’Iso­la forza e svilup­po sen­za strap­pi e divi­sioni. La vite ad alberel­lo pat­ri­mo­nio di tut­ti!

 

Il Pres­i­dente del Par­co

Sal­va­tore G. Gabriele 

http://www.parconazionalepantelleria.it/

 

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