Verona: report del Convegno UGIVI  sulla protezione dei vini Made in Italy

Verona: report del Convegno UGIVI sulla protezione dei vini Made in Italy

06/05/2019 0 Di Redazione

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Anche quest’anno i Giu­ri­sti del­la Vite e del Vino si sono incon­tra­ti in una gre­mi­ta Sala Respi­ghi per l’ormai tra­di­zio­na­le semi­na­rio di aggior­na­men­to dal tito­lo: “Pro­te­zio­ne e valo­riz­za­zio­ne del Made in Ita­ly nel set­to­re viti­vi­ni­co­lo”. Gli esper­ti del set­to­re han­no affron­ta­to una pro­ble­ma­ti­ca di gran­de attua­li­tà che pone que­stio­ni sem­pre più com­ples­se.

Il Pre­si­den­te dell’Unione Ita­lia­na Vini Dott. Erne­sto Abbo­na, nell’auspicare una sem­pre più inten­sa col­la­bo­ra­zio­ne tra UGIVI ed UIV, ha sot­to­li­nea­to l’importanza del­la tute­la del­le deno­mi­na­zio­ni. Il Pre­si­den­te UGIVI Avv. Ste­fa­no Din­do, pone l’interrogativo su come i giu­ri­sti pos­sa­no con­tri­bui­re a tute­la­re con­cre­ta­men­te il Made in Ita­ly, non sol­tan­to a poste­rio­ri nel­la riso­lu­zio­ne del­le con­tro­ver­sie ma anche e soprat­tut­to, in manie­ra pre­ven­ti­va, attra­ver­so la segna­la­zio­ne di cri­ti­ci­tà agli orga­ni poli­ti­ci. La tute­la del Made in Ita­ly, infat­ti, è affi­da­ta ai sin­go­li Con­sor­zi i qua­li, spes­so, non dispon­go­no di risor­se suf­fi­cien­ti per inter­ve­ni­re, soprat­tut­to all’estero. Vali­do stru­men­to di pro­te­zio­ne può esse­re eser­ci­ta­to attra­ver­so i mar­chi e la tute­la del­la pro­prie­tà indu­stria­le.

Il Prof. Pao­lo Vero­ne­si, espo­nen­te del­la SIB (Socie­tà Ita­lia­na Bre­vet­ti) fa pre­sen­te che, di recen­te (mar­zo 2019) sono sta­ti intro­dot­ti, nel nostro ordi­na­men­to, i mar­chi di cer­ti­fi­ca­zio­ne, con fun­zio­ne anche di garan­zia dell’origine, natu­ra e qua­li­tà di un deter­mi­na­to pro­dot­to o ser­vi­zio. Tale model­lo di cer­ti­fi­ca­zio­ne vigen­te in tut­ta Euro­pa, tro­va un’applicazione par­ti­co­la­re sol­tan­to in Ita­lia, uni­co Pae­se in cui vige l’eccezione rispet­to al divie­to di inse­ri­men­to di indi­ca­zio­ni rela­ti­ve alla pro­ve­nien­za geo­gra­fi­ca; dan­do vita, con ciò ad una sor­ta di “rina­zio­na­liz­za­zio­ne” del­le indi­ca­zio­ni geo­gra­fi­che.

Focus sul­le con­tro­ver­sie insor­te in mate­ria di pro­du­zio­ne viti­vi­ni­co­la con il Prof. Mar­co Tor­sel­lo, ordi­na­rio di Dirit­to Pri­va­to Com­pa­ra­to pres­so l’Università di Vero­na, secon­do cui l’arbitrato può costi­tui­re un vali­do stru­men­to per la riso­lu­zio­ne alter­na­ti­va del­le dispu­te, con costi e tem­pi dimez­za­ti, rispet­to alla tute­la ordi­na­ria. Sug­ge­ri­sce l’adozione di model­li sta­tu­ta­ri per i Con­sor­zi di tute­la e con­trat­tua­li per la ven­di­ta e la distri­bu­zio­ne. Auspi­ca l’istituzione del­la Came­ra Arbi­tra­le del Vino, come avve­nu­to con il dirit­to dell’Arte.

Il Con­sor­zio per la tute­la dei vini del­la Val­po­li­cel­la, nel­la per­so­na del­la Diret­tri­ce Dott.ssa Olga Bus­si­nel­lo, ricor­da l’importanza del pro­to­col­lo “RRR” (Ridu­ci, Rispar­mia, Rispet­ta) che, adot­ta­to in Val­po­li­cel­la già da qual­che anno, ha avvia­to un dia­lo­go con orga­ni­smi di cer­ti­fi­ca­zio­ne e ope­ra­to­ri di set­to­re atti­vi anche all’e­ste­ro. L’atten­zio­ne si con­cen­tra, quin­di, sui pro­ble­mi che il Con­sor­zio deve affron­ta­re, per por­ta­re avan­ti in pri­mis, la soste­ni­bi­li­tà, segui­ta dal­la valo­riz­za­zio­ne e dal­la tute­la del­le deno­mi­na­zio­ni, oltre che per con­tra­sta­re la con­cor­ren­za slea­le, l’uso impro­prio del­le deno­mi­na­zio­ni e la con­traf­fa­zio­ne dei pro­dot­ti, anche tra­mi­te uno strin­gen­te con­trol­lo sul web. Di impor­tan­za fon­da­men­ta­le il pro­to­col­lo d’intesa con MIPAAFT ed ICQRF – fio­re all’occhiello del Mini­ste­ro oltre che uno dei prin­ci­pa­li ed inci­si­vi orga­ni­smi euro­pei di con­trol­lo dell’agroalimentare -, il cui inter­ven­to con­sen­te di eli­mi­na­re dai siti inter­net, in tem­pi rapi­dis­si­mi (da un mini­mo di 12 ad un mas­si­mo di 72 ore) i pro­dot­ti non con­for­mi.

L’Avv. Die­go Saluz­zo Asso­cia­to Stu­dio Gran­de Ste­vens e Socio UGIVI, insie­me all’Avv. Lucia Net­ti Regio­nal Part­ner Euro­pe di Hori­zons Cor­po­ra­te Advi­so­ry Shan­ghai Ltd., affron­ta­no l’argomento deli­ca­to e scot­tan­te del­la regi­stra­zio­ne del mar­chio in Cina, dove vige il prin­ci­pio del “fir­st to file”: chi regi­stra per pri­mo, a livel­lo loca­le, risul­ta il legit­ti­mo pro­prie­ta­rio del mar­chio. Para­dig­ma­ti­co il caso del mar­chio Fer­ra­ri (auto moti­ve), con un con­ten­zio­so tutt’ora in cor­so. Ad oggi, sol­tan­to il mar­chio Cham­pa­gne è riu­sci­to ad ave­re la meglio sul­le insi­die di un mer­ca­to come quel­lo asia­ti­co. Si leg­ge tra i comu­ni­ca­ti stam­pa del Comi­té Inter­pro­fes­sion­nel Du Vin de Cham­pa­gne: “la Cina rico­no­sce e pro­teg­ge l’indicazione geo­gra­fi­ca Cham­pa­gne.”

Con­clu­de i lavo­ri il Dott. Anto­nio Ros­si respon­sa­bi­le dell’Ufficio nor­ma­ti­vo dell’UIV e socio UGIVI facen­do luce sul­le impor­tan­ti novi­tà intro­dot­te con il rego­la­men­to dele­ga­to n. 33/19 del­la Com­mis­sio­ne UE, in tema di eti­chet­ta­tu­ra e con il rego­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) 34/2019 del­la Com­mis­sio­ne, recan­te moda­li­tà di appli­ca­zio­ne del rego­la­men­to n. 1308/2013 e disci­pli­na dei vini DOP e IGP. Le prin­ci­pa­li inno­va­zio­ni riguar­da­no l’inserimento di dichia­ra­zio­ni nutri­zio­na­li in eti­chet­ta, attra­ver­so la pre­vi­sio­ne di un sim­bo­lo che evi­den­zi il valo­re calo­ri­co sen­za dover ripor­ta­re dici­tu­re da dover tra­dur­re in più lin­gue. Quan­to agli ingre­dien­ti da indi­ca­re, si è cer­ca­to di otte­ne­re la pos­si­bi­li­tà di indi­car­li in modo off-line, con moda­li­tà tele­ma­ti­ca e non in eti­chet­ta.

Nel­lo spi­ri­to di sus­si­dia­rie­tà nor­ma­ti­va tra UE e Sta­ti mem­bri, le prin­ci­pa­li inno­va­zio­ni riguar­da­no: la nuo­va clas­si­fi­ca­zio­ne del­le modi­fi­che dei disci­pli­na­ri in base alla loro rile­van­za (nomi­na­li, ordi­na­rie, tem­po­ra­nee), l’indicazione di cri­te­ri più det­ta­glia­ti e tem­pi più bre­vi per il pro­ce­di­men­to, com­pre­so quel­lo di oppo­si­zio­ne (sia in Ita­lia che in UE), un nuo­vo siste­ma di auto­riz­za­zio­ne alla pro­te­zio­ne tran­si­to­ria nazio­na­le e le dispo­si­zio­ni di eti­chet­ta­tu­ra tem­po­ra­nea diver­si dal Reg. 607/2009.

In estre­ma sin­te­si, in un cam­po in cui il Made in Ita­ly equi­va­le ad eccel­len­za, valo­riz­za­zio­ne e pro­mo­zio­ne devo­no neces­sa­ria­men­te far rima con tute­la e pro­te­zio­ne.

 

Avv. Flo­ria­na Risu­glia

Segre­ta­rio UGIVI

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