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M5S Sicilia, Ficara: 14 miliardi per le ferrovie, puntiamo sui pendolari!
10/04/2019Questo articolo è stato letto 2459 volte!
“Oggi in commissione Trasporti alla Camera abbiamo avuto conferma dell’impegno di questo governo nel rilanciare l’infrastruttura ferroviaria al Sud in generale e soprattutto in Sicilia, dove sono disponibili per il quinquennio 2017–2021 oltre 14 miliardi di investimenti, più di 8 già finanziati e 5 da finanziare. 2,5 nell’aggiornamento 2018–2019 e i rimanenti negli aggiornamenti successivi”. Lo afferma il deputato siciliano in commissione Trasporti Paolo Ficara, a margine dell’interrogazione al governo di questa mattina.
“I 1.400 km di rete ferroviaria siciliana, l’89% a binario unico e quasi la metà non elettrificata, sono praticamente gli stessi costruiti un secolo fa. Non a caso le corse giornaliere sono circa 400 contro le quasi 2.400 della Lombardia. A questo si aggiunge che in Sicilia ci sono i treni più vecchi e lenti del Paese, con un’età media di oltre 19 anni, mentre al Nord è di 12. Questo spiega perché mentre in Lombardia sono circa 750mila le persone che utilizzano il treno quotidianamente, in Sicilia negli ultimi 10 anni sono passate da 50mila circa a 37mila” prosegue Ficara.
“In Sicilia dal 2001, i vari governi regionali non hanno mai firmato un contratto di servizio, fino al maggio del 2018, e questo chiaramente a discapito del servizio ferroviario nell’isola. Il MoVimento 5 Stelle e il ministro Toninelli hanno invertito la rotta dando centralità al trasporto su rotaia e puntando alla qualità del servizio per i pendolari. Nel solco di quello che si è iniziato a fare in questi mesi, lavoreremo affinché continui lo sforzo del governo, di Rfi e della Regione, il cui contributo e supporto è fondamentale. Noi stiamo facendo la nostra parte e continueremo a farla, ma la Regione Siciliana – aggiunge Paolo Ficara – deve assumersi le proprie responsabilità sia nella pianificazione degli interventi sia nell’erogazione di un servizio di qualità”.
“L’attenzione quindi va puntata non solo sulle direttrici nazionali, ma anche e soprattutto sulle tratte regionali pendolari. Non solo la direttrice Messina-Catania-Palermo che interessa le tre città metropolitane dell’isola, ma anche i restanti 6 capoluoghi di provincia dove abitano centinaia di migliaia di persone, e dove alcune zone sono caratterizzate da un importante pendolarismo e frequenza di tipo turistico” conclude il deputato del MoVimento 5 Stelle.