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Marino: Colizza riceve la notifica dell’atto interruttivo per la prescrizione dei danni erariali della Città Metropolitana
13/03/2019Questo articolo è stato letto 1462 volte!
Sto per recarmi a Palazzo Valentini, alle 10.00 incontrerò personale della GDF che procederà a notificarmi l’atto interruttivo dei termini di prescrizione del c.d. danno erariale, connesso alla storia politica ed amministrativa della Città Metropolitana di Roma Capitale avente ad oggetto il relativo Fondo Immobiliare.
La Magistratura Contabile collega, alla lunga sequela di atti amministrativi, gestionali, politici e di controllo, l’esistenza di denaro pubblico, quantificato in circa 230.000.000,00 di €, uscito dalle casse in conseguenza delle azioni o meglio di ogni singolo atto assunto o omesso, in violazione dei principi cardine della Pubblica Amministrazione.
Il danno erariale, spesso, rappresenta l’ultimo argine di “punibilità” per atti che avrebbero potuto rilevare anche in sede penale, se non fosse trascorso troppo tempo prima della loro individuazione, così una volta decorsa la prescrizione penale o esclusa ogni responsabilità di tale tipo, residua solo la richiesta di reintegrare il patrimonio della PA diminuito per effetto di quelle azioni.
Gli atti da cui è cominciata la vicenda, decidere l’acquisto dell’immobile (la famosa Torre) in assenza di liquidità, lanciare la conclusione del percorso per far nascere il Fondo, accettare una valutazione immobiliare da verificare (quanto a considerazione delle condizioni critiche dei mercati internazionali anche immobiliari) affondano nel tempo passato ed erano a rischio di prescriversi.
Ricordo l’esposto sottoscritto dagli allora Consiglieri in carica Lele Dessì ed Enrico Stefano, che avevano fortemente evidenziato le tante storture oggetto di indagine.
Adesso si apre l’ulteriore fase di accertamento se per ogni figura pubblica, dirigenti, politici ed altro esistono tra gli atti assunti o non assunti profili di aggravamento o meno di questi esborsi, la storia non avrà conclusione rapida ma almeno un epilogo lo avrà.
Di certo nel “minestrone”si rischia di perdere il sapore dei singoli però, proprio perché conosco le nostre azioni, confido nel lavoro della Magistratura affinché questi atti non restino senza conseguenze e soprattutto venga offerto al pubblico un puntuale collegamento con i nomi dei responsabili anche se sono o furono neoSegretari, Presidentissimi o superCommissari!!
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