Frosinone, raccolta differenziata record: consolidato il 70%

Frosinone, raccolta differenziata record: consolidato il 70%

04/01/2019 0 Di puntoacapo

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Si è tenu­ta oggi la con­feren­za stam­pa del sin­da­co, Nico­la Otta­viani, e dell’assessore all’ambiente, Mas­si­m­il­iano Tagli­a­fer­ri, su qual­ità e quan­tità del­la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta, a dis­tan­za di 12 mesi cir­ca dal­l’in­tro­duzione del­la nuo­va metodolo­gia di trat­ta­men­to dei rifiu­ti soli­di urbani. Era­no pre­sen­ti anche il Sovrin­ten­dente per i servizi ambi­en­tali del Comune, dott. Ansel­mo Piz­zutel­li, l’ing. Lil­lo Roc­ca e il dott. Anto­nio Spinel­li del­la De Vizia trans­fer spa.

“L’orientamento europeo va ver­so la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta, che com­por­ta risparmio in ter­mi­ni di smal­ti­men­to, oltre a diminuire la pre­sen­za delle aree finali in cui i rifiu­ti ven­gono col­lo­cati”, ha det­to il sin­da­co Otta­viani, con­trap­po­nen­do­lo all’ “esem­pio di pes­sime scelte del pas­sato del ciclo degli scar­ti, rap­p­re­sen­ta­to dal­la dis­car­i­ca Le Lame, un bub­bone fat­to crescere nel nos­tro ter­ri­to­rio, meta di rifiu­ti da tut­ta Italia. Con il nuo­vo inser­i­men­to del sito nel Sin, aus­pichi­amo sia sbloc­ca­ta dal Min­is­tero del­l’Am­bi­ente e dal­la Regione la soluzione del land­fill min­ing, ossia del­la rimozione rad­i­cale di quel­la mon­tagna arti­fi­ciale di rifiu­ti”. A propos­i­to del­la per­centuale di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta, “siamo par­ti­ti a feb­braio 2018 con il 16,53%, con il sis­tema atti­vo solo su una parte del­la cit­tà. L’incremento mag­giore è avvenu­to tra mag­gio e giug­no, con luglio che ha seg­na­to il 69,02%. Siamo ormai sta­bi­liz­za­ti a una per­centuale intorno al 70%, sul­l’in­tero ter­ri­to­rio comu­nale. Sig­nifi­ca che l’o­bi­et­ti­vo è sta­to cen­tra­to nel pri­mo anno di atti­vazione del servizio di igiene urbana por­ta a por­ta, grad­ual­mente dif­fu­so su tut­to il capolu­o­go, un risul­ta­to rag­giun­to gra­zie alla grande col­lab­o­razione da parte delle famiglie e dei sin­goli cit­ta­di­ni.

Il notev­ole risparmio derivante dal­la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta, con le ricadute pos­i­tive in bol­let­ta, è sta­to atten­u­a­to, in parte, dal­l’au­men­to del­la tar­if­fa Saf. Gli incre­men­ti retroat­tivi decisi dal­la Soci­età, impug­nati in sede giudiziaria dall’amministrazione, a nos­tro avvi­so sono iniqui ed ille­git­ti­mi. A causa del­la inadeguatez­za dell’impianto Saf nel­lo smal­ti­men­to del dif­feren­zi­a­to, inoltre, il Comune ha dovu­to ricor­rere ad aziende esterne per il con­fer­i­men­to dell’organico. Oggi la Saf lavo­ra solo indif­feren­zi­a­to ed è divenu­ta una sor­ta di dis­car­i­ca aggiun­ta di Roma, traden­do com­ple­ta­mente la pro­pria mis­sion. A questo propos­i­to – ha aggiun­to il sin­da­co – sti­amo val­u­tan­do la rescis­sione com­ple­ta del con­trat­to di servizio”.

Su alcune pic­cole crit­ic­ità del sis­tema por­ta a por­ta, il sin­da­co ha ril­e­va­to: “Esistono pochi sogget­ti, anche com­mer­ciali, che non por­tano avan­ti la sep­a­razione degli scar­ti: questo com­por­ta­men­to fa sì che il cos­to del servizio ven­ga spalma­to sulle uten­ze civili e sul­la col­let­tiv­ità. Un com­por­ta­men­to, questo, che sarà ogget­to di sanzioni molto più severe, a par­tire dalle prossime set­ti­mane. Per dis­in­cen­ti­vare l’esecrabile fenom­e­no di abusi in tal sen­so, ver­ran­no instal­late, su luoghi pub­bli­ci, le foto­trap­pole, ossia degli occhi elet­tron­i­ci in gra­do di ripren­dere e indi­vid­uare i trasgres­sori. Questi dis­pos­i­tivi, quin­di, si aggiunger­an­no alle oltre 300 tele­camere già fun­zio­nan­ti nell’ambito del prog­et­to “Cit­tà in video””.

L’assessore Mas­si­m­il­iano Tagli­a­fer­ri ha mes­so in risalto i dati eco­nomi­ci rel­a­tivi al servizio di net­tez­za urbana,che han­no evi­den­zi­a­to come, dal 2017, anno dell’inizio appal­to, la cit­tà di Frosi­none abbia risparmi­a­to 3 mil­ioni e 250.000 euro.

“Ciò è dovu­to sia a una minor pro­duzione dell’indifferenziato, sia allo stop dell’abbandono, da parte dei res­i­den­ti nei pae­si lim­itrofi, di rifiu­ti all’interno del ter­ri­to­rio del capolu­o­go. Il risparmio sarebbe sta­to più con­sis­tente se non fos­se sta­to per la vicen­da Saf già ricor­da­ta dal sin­da­co. Tut­tavia, rius­cire­mo comunque ad abbas­sare quest’anno la tar­if­fa del 10% che, rispet­to al 2017, è già infe­ri­ore di cir­ca il 18%. Le uten­ze domes­tiche – ha pros­e­gui­to — han­no rispos­to benis­si­mo all’introduzione del por­ta a por­ta: le mag­giori prob­lem­atiche si riscon­tra­no in quelle non domes­tiche. L’ospedale, ad esem­pio, era tra le uten­ze non reg­is­trate, men­tre si riscon­tra­no dif­fi­coltà anche all’interno del­la Casa Cir­con­dar­i­ale”.

In estate par­tirà l’isola eco­log­i­ca in via delle Dogane (dietro l’ex Mtc), in cui potran­no essere con­fer­i­ti pile, prodot­ti far­ma­ceu­ti­ci scadu­ti, Raee, olii min­er­ali, car­ta e car­tone, vetro, umi­do, fer­ro e met­al­li, plas­ti­ca, poli­s­tiro­lo, risulte veg­e­tali da sfal­ci e ramaglie, leg­no, rifiu­ti ingom­bran­ti, indu­men­ti dismes­si e scarpe, affi­an­can­do così l’altra iso­la atti­va in zona Asi. Le due isole eco­logiche mobili, in servizio da novem­bre, a breve rad­doppier­an­no, diven­tan­do quat­tro, dis­lo­cate nel­la parte alta e in quel­la bas­sa del­la cit­tà.

“Frosi­none già appare nel­la clas­si­fi­ca dei 15 capolu­oghi ital­iani più vir­tu­osi – ha det­to Tagli­a­fer­ri – Pun­ti­amo al rag­giung­i­men­to dell’ottanta per cen­to di per­centuale di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta”. Per cen­trare l’obiettivo, tra le altre inizia­tive messe in cam­po, si giungerà, nei prossi­mi mesi, alla real­iz­zazione di una cam­pagna di sen­si­bi­liz­zazione tra i gio­vani di tut­ta la provin­cia, che vedrà pro­tag­o­nista il liceo sci­en­tifi­co “Sev­eri”.

“Le uten­ze domes­tiche – ha con­clu­so l’assessore – pagano il 90% del cos­to totale di smal­ti­men­to. Il prossi­mo anno inten­di­amo allineare le tar­iffe, con una riduzione min­i­ma, a loro cari­co, del 20%. Per quan­to riguar­da quelle non domes­tiche, sti­amo lavo­ran­do sulle uten­ze fino­ra non reg­is­trate, il cui con­trib­u­to per­me­t­terà di las­cia­re le bol­lette invari­ate. Con­ti­amo di pot­er pas­sare, tra due anni, al paga­men­to pun­tuale dell’imposta, sec­on­do il pro­prio con­sumo di scar­ti”.

Il sin­da­co Otta­viani, infine, ha sot­to­lin­eato che nelle prossime set­ti­mane, fino al mese di mar­zo, saran­no effet­tuai i con­trol­li sulle cal­daie.

“Dagli ulti­mi dati rac­colti – ha dichiara­to – i liv­el­li di PM10 stan­no suben­do una dimin­uzione, anche gra­zie alle politiche attuate dall’amministrazione, come l’introduzione di automezzi del trasporto pub­bli­co tut­ti euro 5, euro 6 e a metano. Dal momen­to che pro­prio gli impianti di riscal­da­men­to sareb­bero i respon­s­abili del­la mag­gior parte di emis­sioni in atmos­fera, inten­si­ficher­e­mo le ver­i­fiche: come già accadu­to lo scor­so anno, avver­ran­no con il meto­do del sorteg­gio nelle diverse zone del capolu­o­go. L’o­bi­et­ti­vo del­l’am­min­is­trazione rimane, comunque, quel­lo di agire non tan­to in via repres­si­va e sanzion­a­to­ria, quan­to sot­to il pro­fi­lo del­la ulte­ri­ore matu­rità cul­tur­ale, nel rispet­to del­l’am­bi­ente da parte di tut­ti, poiché le emis­sioni incon­trol­late in atmos­fera, da parte delle cal­daie, civili e indus­tri­ali, com­pro­met­tono non tan­to un val­ore filosofi­co, quan­to un inter­esse con­cre­to di carat­tere gen­erale, che coin­cide anche con il dirit­to alla salute”.

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