Ospedale dei Castelli: tutti i numeri del nuovo policlinico

Ospedale dei Castelli: tutti i numeri del nuovo policlinico

23/12/2018 0 Di puntoacapo

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342 NUOVI POSTI LETTO, UNA SUPERFICIE TOTALE DI 15 ETTARI E IL PERSONALE SANITARIO INTERAMENTE PUBBLICO. CANTIERI COMPLETATI IN 1.008 GIORNI

Il Pres­i­dente del­la Regione Lazio, Nico­la Zin­garet­ti accom­pa­g­na­to dall’Assessore alla San­ità e l’Integrazione Sociosan­i­taria del­la Regione Lazio, Alessio D’Amato e dal Diret­tore gen­erale del­la Asl Roma 6, Nar­ciso Mostar­da, ha inau­gu­ra­to questo pomerig­gio l’Ospedale dei Castel­li fra gli ospedali più gran­di e tec­no­logi­ca­mente dotati del­la Regione Lazio.

I NUMERI DELL’OSPEDALE DEI CASTELLI:

La sua super­fi­cie totale è di 15 ettari, 60 mila i metri qua­drati di super­fi­cie cop­er­ta e un totale a regime di 342 posti let­to (ad oggi atti­vati e accred­i­tati 137). E’ dota­to di mac­chine a ele­va­ta per­for­mance tec­no­log­i­ca — due riso­nanze mag­netiche, due Tac, due Angiografi, tre mam­mo­grafi dig­i­tali con tomosin­te­si e stereo­tas­si e varie altre apparec­chia­ture per la diag­nos­ti­ca per immag­i­ni.

I nuovi ambu­la­tori sono 22 con 17 posti a dis­po­sizione per la dial­isi e 14 repar­ti per le acuzie. Undi­ci i macchi­nari per la diag­nos­ti­ca per immag­i­ni, 9 le sale oper­a­to­rie e 22 ascen­sori. Tra i nuovi servizi a dis­po­sizione è sta­to atti­va­to ‘4 Zampe con te’ per per­me­t­tere l’accesso degli ani­mali d’affezione in visi­ta ai pazi­en­ti ricoverati in un’area apposi­ta e con per­son­ale san­i­tario ded­i­ca­to.

L’ospedale dei Castel­li è il cuore di una rete di com­pe­ten­ze del­la quale sono parte inte­grante tut­ti gli altri ospedali del territorio.Cambia l’epidemiologia, cam­bia il fab­bisog­no di salute di una comu­nità, ma sono cam­biati anche gli stan­dard del com­fort alberghiero e tec­no­logi­co degli ospedali, nonchè la capac­ità di met­tere insieme spe­sa, appro­pri­atez­za, rig­ore, com­pe­ten­za e risul­tati. L’Ospedale dei Castel­li è in gra­do di sod­dis­fare tutte queste esi­gen­ze, costru­en­do per­cor­si di cura sem­pre più effi­ci­en­ti, aggior­nati sulle neces­sità del­l’uten­za. 

PRESTAZIONI IN REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO:

1) Chirur­gia gen­erale; 2) Day surgery; 3) Orto­pe­dia e trau­ma­tolo­gia; 4) Ter­apia inten­si­va; 5) Utic; 6) Oste­tri­cia e gine­colo­gia; 7)Neona­tolo­gia; 8) Pedi­a­tria; 9) Car­di­olo­gia; 10) Day hos­pi­tal mul­ti­spe­cial­is­ti­co; 11) Med­i­c­i­na gen­erale; 12) Nefrol­o­gia; 13)Psichi­a­tria; 14) Pron­to soc­cor­so.

AMBULATORI:

1) Ter­apia del dolore; 2) Car­di­olo­gia; 3) Scien­za del­l’al­i­men­tazione e dietet­i­ca; 4) Der­ma­tolo­gia; 5) Med­i­c­i­na gen­erale; 6)Nefrol­o­gia; 7) Neu­rolo­gia; 8) Oncolo­gia; 9) Ema­tolo­gia; 10) Chirur­gia gen­erale; 11) Gas­troen­terolo­gia; 12) Orto­pe­dia e trau­ma­tolo­gia; 13) Reuma­tolo­gia; 14) Oste­tri­cia e gine­colo­gia; 15) Pedi­a­tria; 16) Urolo­gia; 17) Pneu­molo­gia; 18) Aller­golo­gia; 19) Endocrinolo­gia; 20) Oculis­ti­ca; 21) Otori­no­laringoia­tria; 22) Psichi­a­tria.

SERVIZI:

1) Lab­o­ra­to­rio gen­erale; 2) Diag­nos­ti­ca per immag­i­ni; 3) Endo­scopia diges­ti­va; 4) Fri­go-emote­ca; 5) Ges­tione far­ma­ci e mate­ri­ale san­i­tario; 6) Aneste­sia e rian­i­mazione; 7) Assis­ten­za reli­giosa.

NICOLA ZINGARETTI:

“Fuori dal­la Cap­i­tale ci sono tan­tis­si­mi pro­fes­sion­isti e gran­di eccel­len­ze, e la vera svol­ta è avere investi­to in una grande infra­strut­tura nuo­va. E’

un ospedale mod­er­no, un pol­mone vivo e nuo­vo del­la nos­tra san­ità regionale”. “Noi abbi­amo un prob­le­ma trop­po spes­so di affluen­za ver­so la

Cap­i­tale per l’assen­za di luoghi di accoglien­za e cura, o di fuga dal­la Regione. In questi anni abbi­amo inau­gu­ra­to molti repar­ti, abbi­amo 1 mil­iar­do di euro di inves­ti­men­ti sul­l’edilizia san­i­taria e sui nuovi macchi­nari, ma un pol­mone pro­dut­ti­vo di buona san­ità come questo è ovvi­a­mente una svol­ta, una svol­ta di sis­tema che aspet­tava­mo da tem­po e che è figlia dei suc­ces­si di questi anni. E’ una riparten­za per il Lazio – ha aggiun­to Zin­garet­ti — ma anche un risul­ta­to ottenu­to: abbi­amo com­bat­tuto per il risana­men­to del­la san­ità regionale. Solo sei anni fa ave­va­mo 700 mil­ioni l’an­no di dis­a­van­zo, il bloc­co delle assun­zioni e i Lea tra i più bassi d’I­talia. Oggi la spe­sa è sot­to con­trol­lo, stan­no par­tendo i con­cor­si per 5.000 assun­ti nel quin­quen­nio e i Lea stan­no tor­nan­do negli stan­dard nazion­ali come mai era avvenu­to. L’aper­tu­ra del­l’ospedale dunque è un atto sim­bol­i­co — ha con­clu­so Zin­garet­ti — è il seg­no di una fase che ci sti­amo las­cian­do dietro le spalle”.

“Si trat­ta del pri­mo ospedale pub­bli­co che apre dopo il lun­go peri­o­do del piano di rien­tro. Sim­boli­ca­mente rap­p­re­sen­ta l’apertura di una nuo­va fase per la san­ità del Lazio. Questo ospedale era atte­so da anni, ma solo recen­te­mente è sta­ta impres­sa una grande accel­er­azione ai lavori che sono effet­ti­va­mente iniziati nel 2013 dopo un’imponente oper­azione di bonifi­ca da ordig­ni bel­li­ci. La strut­tura è sta­ta com­ple­ta­ta in 1.008 giorni di cantiere. L’ospedale dei Castel­li a dif­feren­za del pas­sato apre poten­do con­tare sull’intero per­son­ale dipen­dente pub­bli­co e questo è un fat­to davvero impor­tante. Voglio riv­ol­gere un sen­ti­to ringrazi­a­men­to a tut­ti gli oper­a­tori, tut­ti i pro­fes­sion­isti che stan­no con­tribuen­do a questo stori­co risul­ta­to” com­men­ta l’Assessore alla San­ità e l’Integrazione Sociosan­i­taria del­la Regione Lazio, Alessio D’Amato.

“Oggi si è real­iz­za­to il sog­no di una intera comu­nità. L’ospedale dei Castel­li, il più grande e tec­no­logi­ca­mente dota­to del ter­ri­to­rio del­la Asl Roma 6, rap­p­re­sen­ta il risul­ta­to di un prog­et­to con­cre­to e illu­mi­na­to, nel seg­no del­la qual­ità, del­l’u­man­iz­zazione e dell’innovazione. La strut­tura è ubi­ca­ta ad Aric­cia, servirà un baci­no di 300 mila cit­ta­di­ni ed è un’­opera molto atte­sa, sul­la quale i cit­ta­di­ni dei Castel­li e del litorale nutrono aspet­ta­tive altissime”. com­men­ta il Diret­tore gen­erale del­la Asl Roma 6, Nar­ciso Mostar­da.

FASI EDIFICAZIONE:

  • 13 giug­no 2013: Atti­vazione del cantiere. Avvio degli scavi e real­iz­zazione delle strut­ture in acciaio e cemen­to arma­to, pros­e­gui­ta per tut­to il 2013 e metà del 2014.
  • 2014–2015: Com­ple­ta­men­to edile e pre­dis­po­sizione degli impianti del fab­bri­ca­to. Lavori di fini­tu­ra edilizia (le pareti, le pareti esterne, i pavi­men­ti, le fac­ciate, gli infis­si esterni) e con­tem­po­ranea­mente è sta­ta avvi­a­ta la real­iz­zazione degli impianti elet­tri­ci, idrauli­ci, di cli­ma­tiz­zazione e di erogazione dei gas med­icali
  • 2016: Com­ple­ta­men­to degli impianti interni al fab­bri­ca­to: elet­tri­ci, di cli­ma­tiz­zazione, impianti per la dis­tribuzione dei gas med­i­c­i­nali, idri­co-san­i­tari e anti­ncen­dio
  • 2017: Ulti­mazione dei lavori edili, degli impianti interni e delle opere esterne all’ospedale: cab­i­na elet­tri­ca di media ten­sione, rete del­la illu­mi­nazione pub­bli­ca, col­lega­men­ti con la cen­trale tec­no­log­i­ca, grup­pi elet­tro­geni e impianti fog­nari.
  • 2018: Sono sta­ti com­ple­tati gli impianti ed è sta­to real­iz­za­to l’allestimento delle tec­nolo­gie san­i­tarie.
  • 13 dicem­bre 2018 la pri­ma ambu­lan­za por­ta il pri­mo fer­i­to al pron­to soc­cor­so e il 14 dicem­bre, il giorno seguente, è la data del­la pri­ma nasci­ta di un bam­bi­no nel nuo­vo ospedale.

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