Finalmente si riduce il numero di voli a Ciampino: ora lo Stato ridimensioni l’enorme e innaturale potere di ENAC

Finalmente si riduce il numero di voli a Ciampino: ora lo Stato ridimensioni l’enorme e innaturale potere di ENAC

26/11/2018 0 Di Redazione

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Un pas­so avan­ti ver­so il rien­tro nei limi­ti di leg­ge dell’Aeroporto di Ciam­pi­no: il Mini­ste­ro dell’Ambiente si è impe­gna­to a tra­sfor­ma­re in uno stru­men­to effi­ca­ce il discus­so Pia­no di Aero­por­ti di Roma per la ridu­zio­ne del rumo­re gene­ra­to dall’aeroporto di Ciam­pi­no. Lo sche­ma di Decre­to del Mini­ste­ro, appro­va­to il 22 novem­bre anche dal­la Con­fe­ren­za Uni­fi­ca­ta Sta­to, Regio­ni, Cit­tà, con­tie­ne pre­scri­zio­ni strin­gen­ti che han­no lo sco­po di vin­co­la­re AdR a rag­giun­ge­re vera­men­te gli obiet­ti­vi di con­te­ni­men­to del rumo­re pre­vi­sti dal­la leg­ge. È la pri­ma vol­ta che suc­ce­de nel nostro Pae­se e que­sto decre­to potreb­be trac­cia­re una stra­da di lega­li­tà per il futu­ro anche di altri aero­por­ti.

Dopo un ser­ra­to con­fron­to, sup­por­ta­to dal­le ana­li­si di Arpa Lazio e ISPRA, intor­no all’i­ni­zia­ti­va del Mini­ste­ro si è aggre­ga­to il con­sen­so del­la Regio­ne, dei comu­ni di Roma, Ciam­pi­no e Mari­no e del­la stes­sa ANCI (asso­cia­zio­ne dei comu­ni ita­lia­ni che rap­pre­sen­ta tut­ti i comu­ni nel­l’am­bi­to del­la Con­fe­ren­za Uni­fi­ca­ta). 

Il con­sen­so del­la Con­fe­ren­za Uni­fi­ca­ta è l’ul­ti­mo pas­so che pre­lu­de, dopo la fir­ma del Mini­stro Costa, alla vera e pro­pria pub­bli­ca­zio­ne sul­la Gaz­zet­ta Uffi­cia­le del decre­to.

Secon­do quan­to pub­bli­ca­to dal­le isti­tu­zio­ni coin­vol­te, Il decre­to con­tie­ne le pre­scri­zio­ni del Mini­ste­ro al Gesto­re AdR e un cro­no­pro­gram­ma che, entro dicem­bre 2018, dovreb­be por­ta­re alla chiu­su­ra del­l’ae­ro­por­to ai voli not­tur­ni (23.00 — 06.00) e, entro novem­bre 2020 al com­ple­to rien­tro del­l’ae­ro­por­to entro i limi­ti acu­sti­ci pre­vi­sti dal­la leg­ge.

Secon­do quan­to reso noto, le pre­scri­zio­ni mini­ste­ria­li, accom­pa­gna­te da un costan­te moni­to­rag­gio sui risul­ta­ti via via rag­giun­ti, impor­ran­no ad AdR di rimo­du­la­re le azio­ni di con­te­ni­men­to pro­mes­se dal Pia­no al fine di rag­giun­ge­re gli obiet­ti­vi (ad esem­pio, se i pro­mes­si nuo­vi aerei più silen­zio­si non doves­se­ro esse­re con­se­gna­ti, sarà neces­sa­rio ridur­re ulte­rior­men­te il nume­ro dei voli per rag­giun­ge­re l’o­biet­ti­vo).

Un approc­cio ragio­ne­vo­le che avreb­be dovu­to già esse­re adot­ta­to da alme­no 20 anni.

Non ci aspet­tia­mo che Enac, AdR e Rya­nair, abi­tua­ti a spa­dro­neg­gia­re in que­sto cam­po, accet­ti­no pas­si­va­men­te di ade­guar­si a que­ste più che ragio­ne­vo­li deci­sio­ni isti­tu­zio­na­li.

Ci sarà una bat­ta­glia mol­to dura.

Que­sto dovreb­be por­ta­re il Gover­no a far­si cari­co del­la fine di que­sta gra­ve asim­me­tria isti­tu­zio­na­le.

Un enor­me gru­mo di pote­ri è sta­to con­cen­tra­to in Enac il qua­le, in cam­po aereo­nau­ti­co, ha sop­pian­ta­to le Isti­tu­zio­ni pre­po­ste di mol­ti dei ruo­li e dei com­pi­ti ai qua­li devo­no assol­ve­re in nome dei cit­ta­di­ni.

In base alla sua leg­ge isti­tu­ti­va Enac negli aero­por­ti è tito­la­re di un’e­nor­me quan­ti­tà di pote­ri: dai com­pi­ti di poli­zia al rila­scio del­le licen­ze di volo, pas­san­do per quel­li rela­ti­vi alla tute­la dei cit­ta­di­ni e del­l’am­bien­te.

È evi­den­te che que­sta impo­sta­zio­ne non ha fun­zio­na­to e da mol­ti anni ne stia­mo pagan­do il prez­zo in tut­ti gli aero­por­ti.

È neces­sa­rio che al Mini­ste­ro dei Tra­spor­ti ven­ga resti­tui­to un for­te con­trol­lo su tut­te le scel­te di natu­ra tra­spor­ti­sti­ca e infra­strut­tu­ra­le dele­ga­te ad Enac, e anco­ra più neces­sa­rio è che al Mini­ste­ro del­l’Am­bien­te ven­ga resti­tui­to il ruo­lo di tute­la del­l’am­bien­te e quin­di la rego­la­zio­ne del­la capa­ci­tà ope­ra­ti­va degli aero­por­ti nazio­na­li, e alle Regio­ni le stes­se fun­zio­ni per gli aero­por­ti regio­na­li. Men­tre ad ISPRA e alla cate­na del­le Arpa regio­na­li deve esse­re asse­gna­to il ruo­lo di moni­to­rag­gio e con­trol­lo. Ana­lo­ga­men­te, la gestio­ne del­le “Com­mis­sio­ni aero­por­tua­li”, che si occu­pa­no del rumo­re aero­por­tua­le, dovreb­be pas­sa­re dal con­trol­lo di Enac a quel­lo del Mini­ste­ro del­l’Am­bien­te e del­le Regio­ni. 

Non è un’i­dea stra­na e non è nean­che nuo­va: ad esem­pio in Fran­cia la Dire­zio­ne Gene­ra­le del­l’A­via­zio­ne Civi­le fa par­te del Mini­ste­ro del­l’Am­bien­te (Mini­stè­re de la Tran­si­tion éco­lo­gi­que et soli­dai­re: 

https://www.ecologique-solidaire.gouv.fr/politiques/aviation-civile
https://www.ecologique-solidaire.gouv.fr/politiques/aviation-et-environnement).

www.comitatoaeroportociampino.it

twit­ter: Comi­ta­to Ciampino@CiampinoCRIAAC 

face­book: Comi­ta­to aero­por­to di Ciam­pi­no

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