I Geologi del Lazio tra aggiornamento e nuove tecnologie. Per l’Ordine guidato dal presidente Roberto…
Studenti a scuola con i Geologi del Lazio: “Importante giornata di partecipazione”
21/11/2018Questo articolo è stato letto 2013 volte!
Da Roma a Frosinone, da Rieti a Latina, passando per Viterbo. Centinaia di studenti di 24 scuole secondarie di primo e secondo grado di tutto il territorio regionale hanno aderito all’iniziativa “La Terra vista da un professionista: a scuola con il geologo – II Edizione”, organizzata venerdì 16 novembre dall’Ordine dei Geologi del Lazio, promossa dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in sinergia con gli Ordini dei Geologi regionali, in collaborazione col Dipartimento di Protezione Civile, e a cui il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha fornito il patrocinio.
“Un grande successo di partecipazione — ha commentato il presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli — per una mattinata speciale: noi geologi siamo stati insegnanti per un giorno, ci siamo messi disposizione delle scuole al fine di sensibilizzare gli studenti verso le problematiche, legate alla corretta gestione e alla necessaria tutela del territorio. Perché conoscere vuol dire saper gestire il rischio”.
Dunque, tre ore di divulgazione scientifica in 24 istituti del Lazio, con al centro la figura del geologo, gli ambiti di intervento, la conoscenza dei fenomeni naturali e dei rischi: frane, terremoti, alluvioni, valanghe, sinkhole, radon, subsidenza, maremoti. Questi e tanti altri i temi affrontati nella giornata di studio: “Lezioni interessanti, con prove pratiche e tecnico-scientifiche, slides e video — ha aggiunto il Consigliere dell’Ordine dei Geologi del Lazio e membro della Commissione di Protezione Civile, Marco Incocciati -. Ricordiamo, sul tema, che nel Lazio, su 378 comuni, circa il 98% presenta almeno una area a elevata pericolosità da frana, idraulica o derivante da altri fenomeni naturali e antropici. La conoscenza e la prevenzione diventano dunque fondamentali”.
Soddisfatta anche Marina Fabbri, coordinatore della commissione Protezione Civile dei Geologi del Lazio: “Sono estremamente importanti azioni di sensibilizzazione come questa, mirata ad aumentare la cultura e la consapevolezza del rischio tra le giovani generazioni. Una iniziativa lodata da professori e studenti. Inoltre, è veramente incoraggiante che così tante istituzioni abbiano lavorato in sinergia per l’organizzazione de “La Terra vista da un professionista: a scuola con il geologo”: dirigenza scolastica, comunità studentesca, il Consiglio Nazionale dei Geologi, tutti gli ordini regionali e le altre istituzioni coinvolte, insieme per lo sviluppo e la diffusione di una corretta cultura geologica”.
Queste le scuole del territorio regionale che hanno aderito all’iniziativa:
ROMA
Plesso della secondaria di 1° dell’I.C. Nicolai, Liceo Scientifico M. Montessori, Liceo Scientifico Morgagni, Liceo Classico E.Montale, IC Nettuno I – Nettuno, I.I.S. PASCAL – Pomezia, I.C. Leonardo Da Vinci – Guidonia Montecelio.
RIETI
Liceo Scientifico “C.Jucci”, I.C. Amatrice.
FROSINONE
IIS Pontecorvo — Pontecorvo, I.C. Piedimonte S.G — Piedimonte San Germano, Istituto comprensivo — Sant’Elia Fiumerapido, Istituto comprensivo “M. T. Cicerone” — Arpino, Liceo scientifico “Gioacchino Pellecchia” — Cassino, I.C. Alatri 2, I.C Egnazio Danti — Alatri, I. S. Magistrale L. Pietrobono – Alatri.
VITERBO
IIS Midossi — Civita Castellana.
LATINA
Giovanni Esposito “Campus dei Licei M. Ramadù” — Cisterna di Latina, Liceo Scientifico Majorana — Latina, I. C. Borgo Faiti — Latina, I. C. Giovanni Cena — Latina, I.C Don Milani — Latina, I.C. A. Gramsci — Aprilia.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.