NEL LAZIO RIPARTE STAGIONE PROTAGONISMO GIOVANILE, UN ALTRO IMPEGNO MANTENUTO CON I GIOVANI DELLA NOSTRA REGIONE…
Ardea, nota del Comune su volantino anonimo Lido dei Pini
03/05/2018Questo articolo è stato letto 2307 volte!
Ardea, nota del Comune su volantino anonimo Lido dei Pini
Da alcuni giorni a Lido dei Pini sta circolando un volantino anonimo che in maniera erronea interpreta un documento del Comune di Ardea, invitando i consorziati a non pagare i contributi consortili. L’amministrazione comunale e i funzionari firmatari si dissociano da questa interpretazione sbagliata e dall’uso strumentale che il volantino ha fatto del documento comunale, che è finalizzato unicamente a gestire i rapporti tra il Consorzio e il Comune di Ardea. Infatti, con riferimento alle obbligazioni dei consorziati che partecipano al consorzio “Lido dei Pini – Lupetta” (peraltro derivanti dalla titolarità di diritti reali su immobili che fanno parte del Consorzio stesso) non vi è traccia di specifiche competenze comunali che possano validamente legittimare l’ente a invitare i consorziati a non rispettare obblighi in capo a loro stessi (come per esempio il pagamento dei contributi consortili). L’amministrazione, ovviamente, declina ogni responsabilità derivante dal mancato rispetto degli obblighi consortili. Responsabilità che ricadranno unicamente sui consorziati qualora intendano accogliere l’invito contenuto nel volantino. L’obiettivo del Comune non è di entrare in competenze diverse che sono proprie di altri soggetti giuridici. In riferimento ai rapporti tra Comune e Consorzi, l’Ente ha aperto da tempo tavoli di confronto per definirli con una convenzione che, tra l’altro, vuole colmare le lacune del decreto luogotenenziale del 1918 che è ancora in vigore e che disciplina questa normativa.
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.