Assemblea sindaci Ato4 Acqualatina. Nettuno, Casto: azzerare e sostituire i componenti di parte pubblica del CdA

Assemblea sindaci Ato4 Acqualatina. Nettuno, Casto: azzerare e sostituire i componenti di parte pubblica del CdA

19/07/2016 0 Di Redazione

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CastoAlBallottaggioAssem­blea sin­daci Ato4 Acqualati­na. Net­tuno, Cas­to: azzer­are e sos­ti­tuire i com­po­nen­ti di parte pub­bli­ca del CdA
Azzer­are e sos­ti­tuire i com­po­nen­ti di parte pub­bli­ca del con­siglio di ammin­is­trazione di Acqualati­na ed elim­inare ogni emol­u­men­to ai con­siglieri di parte pub­bli­ca del Cda che rives­tano, o che abbi­amo rivesti­to incar­ichi e/o man­dati di natu­ra polit­i­ca. E’ la richi­es­ta che il sin­da­co di Net­tuno Ange­lo Cas­to ha for­mu­la­to durante la con­feren­za dei sin­daci dell’Ato4 e ha suc­ces­si­va­mente invi­a­to al pres­i­dente del­la Provin­cia di Lati­na nonché sin­da­co di Cis­ter­na Eleono­ra Del­la Pen­na. La pro­pos­ta fa parte di quelle che i sin­daci dell’Ato 4 stan­no invian­do alla Del­la Pen­na che provved­erà poi a elab­o­rare un doc­u­men­to uni­tario che ha la final­ità di gettare le basi per il cam­bi­a­men­to di visione polit­i­ca anche all’in­ter­no del cda di Acqualati­na.
Tra le pro­poste che sono emerse nel­la con­feren­za dei sin­daci di Acqualati­na l’azzeramento del­la parte pub­bli­ca del con­siglio di ammin­is­trazione e degli emol­u­men­ti. “Nell’assemblea del­la scor­sa set­ti­mana — spie­ga il sin­da­co Cas­to — abbi­amo ragion­a­to e ci siamo con­frontati sulle crit­ic­ità del servizio svolto da Acqualati­na e sul­la neces­sità che ogni Comune abbia i giusti inves­ti­men­ti per miglio­rare la pro­pria rete idri­ca. In questo con­testo, anche in base alla volon­tà popo­lare espres­sa dai risul­tati delle ultime elezioni ammin­is­tra­tive a Net­tuno, ho volu­to soll­e­vare l’anacronistica elargizione di emol­u­men­ti per i rap­p­re­sen­tan­ti di parte pub­bli­ca nel cda di Acqualati­na che, al momen­to, sono lon­tani dagli inter­es­si dei cit­ta­di­ni la cui propen­sione è sicu­ra­mente ver­so la richia­ma­ta volon­tà ref­er­en­daria dell’acqua pub­bli­ca”.
Aggiunge infine Cas­to che “nel­l’in­con­tro è anche emer­so che uno degli inves­ti­men­ti di Acqualati­na sarebbe quel­lo del­l’ac­quis­to di una sede da 26 mil­ioni di euro e tut­to ciò con la gius­ti­fi­cazione che adesso si pagano poco più di 300 mila euro all’an­no per l’af­fit­to di parte del­la Torre 10 a Lati­na Fiori”. “Lo riten­go pazzesco” dice Cas­to che sul­la richi­es­ta di aumen­to del­la bol­let­ta del 9% pros­egue dicen­do di avere “l’im­pres­sione che in questo modo si ren­da appetibile la soci­età a even­tu­ali acquiren­ti quali ACEA e di cui ormai molte voci gira­no”. “Il prob­le­ma — aggiunge il sin­da­co di Net­tuno — è la rete idri­ca e i rel­a­tivi e reali inves­ti­men­ti sul ter­ri­to­rio che dovreb­bero essere mag­gior­mente omo­genei per ragionare in modo prag­mati­co sulle richi­este di Acqualati­na”. “In ogni caso — con­clude — ho avu­to la net­ta sen­sazione che nel­la con­feren­za dei sin­daci la musi­ca è cam­bi­a­ta e che la polit­i­ca ha ormai intrapre­so la direzione del­la mag­giore tutela del­la volon­tà ref­er­en­daria”.

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