Marino, Santarelli: l’ospedale di Marino pronto per essere struttura integrata al Policlinico dei Castelli

Marino, Santarelli: l’ospedale di Marino pronto per essere struttura integrata al Policlinico dei Castelli

31/05/2016 0 Di puntoacapo

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Giulio Santarelli

Giulio Santarel­li

OSPEDALE DEI CASTELLI, SANTARELLI (PSI): “BENE ANNUNCIO DI ZINGARETTI. 

IL SAN GIUSEPPE DI MARINO PRONTO AD ESSERE STRUTTURA INTEGRATA UTILE PER ALTRE SPECIALIZZAZIONI E PER COMPLETARE IL FABBISOGNO DI POSTI LETTO”
“L’annuncio del pres­i­dente Zin­garet­ti che alla fine del 2017 sarà aper­to l’ospedale sul­la Net­tunense è una buona notizia per­ché la sua aper­tu­ra risolverà i prob­le­mi di tut­ti gli abi­tan­ti del­la via Net­tunense fino ad April­ia nonché quel­li dei comu­ni attra­ver­sar­ti dal­la via Appia da Albano a Vel­letri. Ma gli abi­tan­ti dei comu­ni da Castel­gan­dol­fo a Mon­te­com­pa­tri, com­pre­si Mari­no e Ciampino, geografi­ca­mente sono più vici­ni all’università di Tor Ver­ga­ta e per­ciò fuori dal rag­gio di azione dell’Ospedale costru­ito sul­la via Net­tunense nel comune di Aric­cia. Resto dell’avviso che i cir­ca 200mila abi­tan­ti e oltre dei comu­ni del quad­rante est dei Castel­li Romani han­no bisog­no di riat­ti­vare nelle forme pos­si­bili e con l’apertura di altri repar­ti spe­cial­is­ti­ci che non potran­no trovare pos­to nell’ospedale di Aric­cia e di cui può dis­porre la strut­tura del San Giuseppe di Mari­no per inte­grar­si e com­pletare il fab­bisog­no di posti let­to nell’area dei Castel­li Romani che non bisogna dimen­ti­care ha super­a­to i 500mila abi­tan­ti”.
Con queste parole Giulio Santarel­li, can­dida­to sin­da­co di Mari­no, mem­bro del­la direzione nazionale del Psi e già pres­i­dente del­la Regione Lazio, com­men­ta la visi­ta di Nico­la Zin­garet­ti al cantiere dell’Ospedale dei Castel­li su via Net­tunense ad Aric­cia.
“Nat­u­ral­mente un prog­et­to sì fat­to non ha bisog­no né di polemiche né di chiusure isti­tuzion­ali ma richiede una anal­isi conc­re­ta delle neces­sità san­i­tarie dell’intera popo­lazione e del modo migliore per sod­dis­far­le – con­clude Santarel­li —  anche per evitare i dis­a­gi che derivano ai nos­tri concit­ta­di­ni di dover­si andare a curare fuori dal perimetro del­la nos­tra Usl”.

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