Marino, Roxana Bugheanu ritira la candidatura a Sindaco: “Ma il nostro impegno è appena iniziato”.…
Ivano Moretti ritira la sua candidatura a sindaco di Marino
28/04/2016Questo articolo è stato letto 8390 volte!
Ivano Moretti ritira la sua candidatura a sindaco di Marino
Con rammarico e profondo dispiacere devo annunciare il ritiro della mia candidatura alla carica di sindaco del Comune di Marino, per essermi trovato di fronte ad un ostacolo insormontabile, non facendo parte, o per non aver avuto la disponibilità degli utili e decisivi appoggi delle organizzazioni partitiche nazionali, quello cioè della autenticazione delle firme dei cittadini che hanno sottoscritto la nostra lista, Damose da fa’ per il bene di Marino. Con rammarico e profondo dispiacere perché detta lista è nata da una iniziativa dal “basso”, da cittadini animati da sani principi e valori morali, che in questi mesi trascorsi hanno lavorato, insieme a professionalità qualificate e preparate (archeologi, storici dell’arte, guide turistiche, esperti di turismo, ecc.), per proporre una proposta progettuale importante per Marino ed il suo territorio, finalizzata principalmente al recupero della socialità ed al rilancio dell’economia locale e del turismo, puntando alla valorizzazione, alla promozione ed alla tutela delle nostre risorse storico-culturali-archeologiche e dei prodotti enogastronomici tipici locali.
Questo nostro progetto, però, non potremo proporlo all’attenzione dei cittadini e degli elettori, che potranno scegliere invece solo fra i candidati dei partiti, grazie ad una legge elettorale che impone la convalida della firma dell’elettore che deve essere apposta davanti ad un notaio (che i partiti possono mettere facilmente a disposizione) o ad un funzionario comunale, senza tener conto che per tantissime altre situazioni si consente al cittadino di dichiarare con un atto notorio la conoscenza di stati di fatto e situazioni variegate semplicemente “invocando” il DPR 445/2000.
Questa norma, però, che presuppone responsabilità penali in caso di dichiarazioni mendaci, non viene fatta valere in occasione delle elezioni amministrative ed in particolare della presentazione di liste elettorali. Una chiara e palese limitazione dei diritti del cittadino contribuente che, non appartenendo ad organizzazioni partitiche, viene di fatto penalizzato e messo nella condizione di non poter partecipare alla vita politica e istituzionale della propria Comunità per la quale, per altri versi, si chiede la partecipazione per il rafforzamento delle istituzioni democratiche.
Nel nostro caso particolare, mi riferisco al Comune di Marino, riguardo i soggetti istituzionali autorizzati alla autentica delle firme, oltre alla mancanza dei consiglieri comunali uscenti, per via del commissariamento in corso, abbiamo anche l’assenza dei consiglieri provinciali a causa della legge 56/2014 che ha istituito le Città metropolitane ed eliminato le province capoluogo e quindi anche la Provincia di Roma, privando però i consiglieri metropolitani di quelle prerogative che erano proprie dei consiglieri provinciali. Una serie di coincidenze negative che penalizzano ancora la democrazia ed il cittadino (di Marino) che vuole partecipare alla vita politica locale, come noi della lista Damose da fa’ per il bene di Marino, e svolgere un ruolo istituzionale importante per la Comunità ed il territorio. Non è stato possibile, la legge elettorale non ci ha agevolato in questo nostro proposito civico, mettendo ancora una volta in rilievo la disparità di trattamento esistente fra cittadino (di partito) e cittadino (libero).
Ne prendiamo atto e seguiremo con attenzione gli sviluppi del confronto politico-elettorale, sui quali non faremo mancare il nostro punto di vista. Con l’occasione voglio ringraziare sia quanti hanno partecipato attivamente in questi mesi alla realizzazione del progetto della lista Damose da fa’ per il bene di Marino, sia i cittadini sottoscrittori che hanno espresso comunque un atto di fiducia verso la nostra iniziativa che voleva essere un segnale importante di rottura con il passato per una proiezione innovativa della istituzione civica che guardasse, finalmente, agli interessi generali del cittadino.
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Il signor Moretti tra poco avrà bisogno di una giacchetta nuova.….….…..
Devo smentire le parole del Signor Moretti. I cittadini di Marino, che avessero appoggiato la sua lista, avrebbero potuto recarsi, così come stanno facendo da giorni i sostenitori e simpatizzanti del m5s, presso gli uffici comunali di Marino che hanno messo a disposizione, così come prevede la legge, i funzionari comunali. Sarebbe bastato che i simpatizzanti della lista Damose da fa’ avessero fatto una capatina al Comune e avrebbero potuto autenticare la loro firma. Con tutta evidenza è chiaro che la lista del signor Moretti, così come le innumerevoli altre piccole liste, nate e defunte a cavallo delle elezioni amministrative, servono solamente ad attrarre voti da offrire, all’occorrenza, al politico di turno. Il signor Moretti dovrebbe sapere che i Cittadini che “hanno sottoscritto la nostra lista” e “i cittadini sottoscrittori della lista damose da fa’”, se esistono, hanno commesso una illegalità, poichè le firme possono essere sottoscritte SOLO davanti ad un pubblico ufficiale, così come stabilito dalla Legge.
Evidentemente a Marino si è abituati ad operare diversamente, come forse sta avvenendo per le altre 20 liste che sono in campo.
La legge elettorale per le amministrative è migliorabile. In molti aspetti è vero. Magari, al contrario di quanto dice Ivano, dal mio punto di vista, non perchè i partiti in quanto tali sono favoriti, ma in quanto organizzazioni macchine/elettorali (quindi sia movimenti che partiti che mega liste/coalizioni) sono realmente favoriti. In virtù di cosa? Dell’andazzo, al contrario di quanto prescrive (spirito e sostanza) l’art. 49 della Costituzione, di indirizzare il cosiddetto bipolarismo. Ora è sotto gli occhi di tutti che il bipolarismo è al tramonto. Occorrerebbero quindi adeguamenti legislativi meno unidirezionali verso il maggioritario. Detto ciò, siamo all’oggi. Ivano, che è persona saggia e riflessiva, dice d’impatto che verificare chi fa cosa e dice cosa. Non facendo mancare il proprio punto di vista. Giusto, legittimo e necessario per far circolare tante idee per la città. Tuttavia forse può essere richiesto, senza coercizione, ma per diritto di interpello, ad Ivano, che stante i meccanismi attuali, stante le forze in campo, stante la sua (privata ma anche quella pubblica e collettiva di chi con lui ha condiviso questo percorso che lo ha visto protagonista) idea di massima che si sarà fatto, di esplicitarsi pubblicamente al più presto. Perchè? Perchè è utile che pesi anche il suo punto di vista, e perchè non è che ci siano in giro “carte coperte” di qualcuno. Quindi vento in faccia e libera voce! Attendo tue Ivano.