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Regione: i Sindacati sul piede di guerra per la dismissione di Lazio Ambiente
05/04/2016Questo articolo è stato letto 3502 volte!
REGIONE LAZIO: AL VIA DISMISSIONE PARTECIPAZIONI LAZIO AMBIENTE
ASSESSORE BUSCHINI: “REGIONE TORNA A PROGRAMMARE E VIGILARE E NON A GESTIRE”
La Giunta regionale, nella seduta odierna, su proposta dell’Assessore al Bilancio Alessandra Sartore e di concerto con l’Assessore all’Ambiente Mauro Buschini, ha approvato una delibera per la dismissione della partecipazione in Lazio Ambiente S.p.A., dando esecuzione a quanto previsto dal Piano di razionalizzazione delle società regionali in attuazione della Legge di stabilità nazionale 2015.
La delibera prevede di individuare un soggetto terzo ed indipendente, nel rispetto della normativa vigente, al quale affidare la funzione di advisor, con riferimento a tematiche di natura economico-finanziaria e legale, che affianchi e supporti i tecnici della Direzione Bilancio nel percorso di dismissione societaria.
“Convinto del fatto — ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Mauro Buschini — che compito della Regione sia quello di fornire gli strumenti normativi e vigilare su una corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti e non quello di gestire in proprio il processo, abbiamo indicato un percorso che sarà oggetto di concertazione con sindaci e le diverse sigle sindacali che convocherò già nelle prossime settimane. Ovviamente, tema importante della delibera, è la garanzia della salvaguardia dei livelli occupazionali, una priorità per questa amministrazione regionale. Un altro aspetto importante è il revamping degli impianti di termovalorizzazione: abbiamo chiesto a Lazio Ambiente di effettuare una serie di verifiche tecniche per avere un quadro esaustivo del funzionamento degli impianti, per garantire un uso sicuro degli stessi e favorire, così, una maggiore salvaguardia ambientale e una prospettiva importante per la società. Altro tema prioritario, infine, è dare certezze ai Comuni di un servizio qualitativamente elevato in grado di assicurare risultati e competitività. La Regione, in sostanza, può offrire un futuro certo ai territori ed ai lavoratori”.
“Inaccettabile dover apprendere dalle agenzie di stampa della dismissione e probabile privatizzazione di Lazio Ambiente. Da due anni chiediamo di uscire dall’inerzia per realizzare un piano industriale per un’azienda pubblica che si occupa di igiene urbana in un’importante porzione del territorio Laziale. Di fronte a questo immobilismo ci lascia attoniti una scelta calata dall’alto e in modo sbrigativo. È evidente che contro un provvedimento simile, assunto unilateralmente, ricorreremo allo sciopero”. Con una nota unitaria Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel Roma e Lazio intervengono in merito alla privatizzazione di Lazio Ambiente Spa.
REGIONE LAZIO, BUSCHINI, ‘INCONTRI POSITIVI CON SINDACATI E COMUNI PER LAZIO AMBIENTE’
Si sono tenuti stamattina, presso gli uffici regionali dell’assessorato all’Ambiente, due incontri convocati già la settimana scorsa, con oggetto la delibera regionale di Lazio Ambiente S.p.A., che dà esecuzione a quanto previsto dal Piano di razionalizzazione delle società regionali in attuazione della Legge di stabilità nazionale 2015. Le riunioni, la prima con i sindacati e l’altra con i rappresentanti delle amministrazioni comunali per le quali Lazio Ambiente svolge il servizio di raccolta dei rifiuti, sono state convocate dall’Assessore regionale Mauro Buschini per illustrare la delibera in oggetto.
“Si è trattato di incontri positivi – ha spiegato Buschini -, dove ho potuto spiegare che la delibera rappresenta per la Regione l’inizio di un percorso e manifestare la volontà di intraprendere un lavoro comune in favore dei dipendenti, dei cittadini, della tutela ambientale e per un servizio efficiente ai territori. Il prossimo 18 aprile, attraverso un tavolo tecnico in Regione con i sindacati, continueremo il lavoro di concertazione che servirà a definire le strategie future. Vogliamo creare le condizioni per valorizzare l’azienda, garantendo l’integrità del circolo dei rifiuti, e offrire ai comuni un servizio di elevata qualità che permetta la salvaguardia dell’ambiente e un futuro importante per la società. Come Regione, infine, abbiamo rimarcato la volontà di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e di essere pronti a raccogliere in tutte le sedi le proposte che perverranno dal sindacato e dai sindaci, a partire dalla nuova riunione convocata per il 18”.
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