MARINO SOCIALE: “Convochiamo gli Stati Generali del Centro-Destra marinese”.Le dimissioni rese dal Sindaco Silvagni ratificano,…
Marino: è scontro Marino Sociale e Pdci, ma non sulle questioni del paese
26/01/2016Questo articolo è stato letto 3764 volte!
Quando la lista Marino Sociale di Simone Del Mastro ha annunciato, la scorsa settimana, una conferenza sui popoli del Dombass, è scattata la reazione del Pdci di Maurizio aversa, che ha accusato la lista di fascismo, filo-nazismo e anti-comunismo. Si sono accavallati botta e risposta. Non discussioni sulla delicata situazione politica marinese in continuo fermento sia a destra che a sinistra, ma affari internazionali. Ve ne diamo qui la cronaca.
DOMBASS, MARINO SOCIALE ROMPE IL SILENZIO SULLA GUERRA
“Venti di guerra sempre più forti spirano ai confini della nostra Europa.
Il terrorismo che – si legge nella nota di presentazione del convegno promosso da Marino Sociale, dal titolo Donbass: La Guerra da Raccontare – lambisce le coste del Mediterraneo, dalla Siria all’Egitto, dalla Libia alla Tunisia, che è stato capace di colpire persino il cuore della Francia, conosce, ad Est del nostro Continente, una sua altrettanto sanguinosa declinazione nel conflitto che attanaglia il Donbass.
È una guerra, questa, che gode di un vergognoso e complice silenzio dei media, perchè è frutto di interessi economici e della volontà profonda di destabilizzare, politicamente e culturalmente, l’Europa.
Intanto in quelle zone si continua a morire senza che ciò turbi le coscienze dei governi europei, resi totalmente imbelli da infime logiche egoistiche ed appiattiti su posizioni che esaltano interessi “altrui”.
Dopo i riflettori, appositamente accesi, sulla “rivoluzionaria” piazza Maidan di Kiev in Ucraina, infatti, ben poco viene fatto sapere – continua la nota di Marino Sociale – su cosa ancora sta accadendo a milioni di persone. Nessuno osa chiedersi il perché…
È per questa necessaria esigenza di informazione che Marino Sociale ha deciso di organizzare un incontro, domenica 24 gennaio, dove interverrà il reporter italiano Vittorio Nicola Rangeloni, che per più di 8 mesi è stato al fronte di questa guerra, e saranno esposte alcune riproduzioni artistiche di quanto gli occhi dei bambini del Donbass, da mesi, sono costretti a vedere e sopportare.
Ricostruiremo quindi le ragioni e gli interessi di questo conflitto con Alfredo Iorio e daremo inoltre spazio e voce a Irina Vikhoreva, presidente dell’associazione italo-russa “Speranza”.
Per non essere complici di questo orrore, e per promuovere – conclude la nota – la ricostruzione di una “coscienza europea forte”, Domenica 24 gennaio alle ore 18.00 vi aspettiamo presso la sala degli autori a Marino”.
MARINO. LA FALSAMENTE ASETTICA “MARINO SOCIALE” SOSTIENE I FILOFASCITI E FILONAZISTI DELL’UCRAINA CONTRO IL DONBASS! VIVA LA DEMOCRAZIA, LIBERTA’ DI ESPRESSIONE ED ESISTENZA DEL PARTITO COMUNISTA UCRAINO.
Incredibilmente, a Marino, gli ex (?) adulatori di casapound, ora provano a passare per “difensori” del popolo del Dobass. Niente di più falso! L’unica possibilità, come hanno testimoniato molti artisti italiani e molti volontari recatisi in Donbass, è quella di dichiarare la verità seulle imposizione filofasciste e filonaziste dell’Ucraina! Oggi, anzi, già dalla fine del 2015, il governo fascista ha avuto la meravigliosa idea “democratica” di mettere fuorilegge il Partito Comunista! Da questa scelta, ad esempio, nasce il nostro totale sostegno ai compagni del Partito Comunista di Ucraina che recentemente hanno lanciato questo appello: “L’attività del Partito Comunista di Ucraina è stata ufficialmente proibita… Oggi tutte le forze sane del pianeta devono battersi in difesa dei comunisti ucraini, la cui libertà e vita è messa in gioco. Non c’è dubbio che dopo il divieto del Partito Comunista la giunta di Kiev cercherà di scatenare il terrore individuale. Più di una volta si è dimostrato che è pronta a farlo: a Odessa allo stesso modo di Khatyn, con gli omicidi politici e il genocidio nel Donbass. Non possiamo permettere che nuove tragedie avvengano!… Ci appelliamo ai dirigenti dei paesi dell’Unione Europea: voi che vi pronunciate regolarmente sull’inviolabilità dei diritti umani, perché non imponete alla presuntuosa dirigenza ucraina di smetterla? Non è la prima volta che avete dimostrato di saper imporre la vostra volontà a Kiev. Dimostrate allora questa volta la vostra disponibilità ad agire come difensori dei diritti civili e delle libertà.”
Fermare gli eredi della banda hitleriana!
L’attività del Partito Comunista di Ucraina è stata ufficialmente proibita da un tribunale. Per tutti coloro che hanno a cuore gli ideali di libertà, uguaglianza e amicizia tra i popoli, per chi ricorda le lezioni della storia, quanto accaduto a Kiev significa solo una cosa: la dittatura fascista a Kiev ha completato il suo disegno. Il governo illegale ucraino, seguendo la strada battuta dai nazisti tedeschi, ha ripetutamente cercato di vietare il Partito Comunista. Ciò ha incontrato la resistenza di giudici onesti e responsabili, di molti rappresentanti della società civile. I coraggiosi, rischiando la sicurezza personale, non si sono fatti portare al guinzaglio dai brutali radicali. Ma il costante sostegno politico degli Stati Uniti e dei loro complici della NATO ha convinto chi ha preso il potere in Ucraina che tutto gli era permesso. Il regime “banderista” di Kiev ha limitato l’attività dei comunisti, ha incoraggiato la demolizione dei monumenti dell’epoca sovietica, ha proibito i simboli sovietici, fino ad arrivare al definitivo divieto illegale del PCU. Oggi tutte le forze sane del pianeta devono battersi in difesa dei comunisti ucraini, la cui libertà e vita è messa in gioco. Non c’è dubbio che dopo il divieto del Partito Comunista la giunta di Kiev cercherà di scatenare il terrore individuale. Più di una volta si è dimostrato che è pronta a farlo: a Odessa allo stesso modo di Khatyn, con gli omicidi politici e il genocidio nel Donbass. Non possiamo permettere che nuove tragedie avvengano! La nuova offensiva delle forze neofasciste minaccia di incendiare militarmente tutto il mondo e in primo luogo l’Europa. Il PCFR lancia un appello alle forze progressiste di tutti i paesi ad alzare la propria voce in difesa del Partito Comunista di Ucraina, a sostegno delle norme democratiche più elementari. Oggi siamo ancora in tempo per fermare gli eredi della banda hitleriana. Il PCFR invita tutte le persone oneste ad unirsi e a respingere i nuovi fomentatori della guerra. Questa minaccia non è meno pericolosa del terrorismo internazionale. Difendiamo i comunisti ucraini! Fermiamo il neofascismo!
Per questo riteniamo che l’unica iniziativa onesta e democratica oggi possibile nel nostro Paese, volendo parlare di Pace, di est europa, di assenza di rispetto dei rapporti democratici tra nazioni europee e non europee, deve iniziare dal riconoscere che è un enorme abuso, una attività antidemocratica e filonazista il voler cancellare per legge l’esistenza in Ucraina del Partito Comunista Ucraino. Dopo di ciò, può iniziare un confronto. Prima di ciò c’è solo la scelta di campo dello scimmiottamento dei fascionazisti del governo ucraino!
AVERSA FARNETICA E PRENDE UN’EPICA CANTONATA
Le esternazioni isteriche e fuori misura di Aversa, rilasciate ai giornali locali questa mattina, rientrano nel classico esempio di chi se la canta e se la suona da solo.
“Caro concittadino, hai sbagliato proprio portone: Marino Sociale sostiene apertamente e da sempre la popolazione del Donbass”!
D’altronde non ci risulta del tutto inaspettata da un tipo come il sopracitato Aversa, il fatto che questi abbia confuso le reali e manifeste intenzioni della ns iniziativa. L’intento da lui perseguito è piuttosto chiaro: strumentalizzare politicamente la nostra manifestazione per ritrovare un barlume di visibilità politica e tirarci dentro una contrapposizione ideologica che puzza di vecchio. Ma ti è andata male: hai preso lucciole per lanterne ed hai fatto la tua solita figura! Tanta era la foga di dire qualche cosa, che non hai riflettuto ed hai sparato sciocchezze ed assurdità, accostandoci a qualcosa che non ci appartiene. È evidente il fatto che non hai neanche letto il manifesto dell’iniziativa che per chiarezza non poteva essere più cristallino. Una guerra, quella del Donbass, che vogliamo raccontare perché troppo intrisa e determinata dagli interessi economici e geopolitici, in primis americani, che stanno strangolando un’intera popolazione e un’intera regione. È proprio approfittando della cecità e dell’ideologizzazione ottusa, di cui oggi Aversa si è reso plastico esempio, che l’Europa perde i suoi figli e dimentica la sua storia.
Abbiamo deciso di portare qui a Marino un nostro amico che da otto mesi è sul fronte di questa guerra a raccontarci gli orrori attuati ogni giorno nell’indifferenza dei media nostrani dalle milizie ucraine.
Leggere pertanto le esternazioni di Aversa e le sue ricostruzioni fantasiose e pretestuose che vorrebbero Marino Sociale sostenere le forze ucraine è niente di più falso e maligno, da vera e propria “malalingua di paese”.
Chiediamo quindi ad Aversa le scuse che non riteniamo in alcun modo rinviabili in ragione della assoluta e manifesta mala fede da questi dimostrata nel calunniare un’iniziativa di stampo non solo divulgativo ma anche benifico, perché a Palazzo Colonna sono in mostra anche le riproduzioni di quadri realizzati dai bambini del Donbass, vere prime vittime di questo genocidio in atto.
Considerati i contenuti e gli obiettivi dell’iniziativa messa in campo, che intende tutelare i più deboli e creare una coscienza forte e critica capace di vedere nel Donbass allo stesso tempo una vittima del nuovo ordine mondiale ma anche una scintilla di riscossa tipica della nostra tradizione europea, siamo sicuri che da Aversa arriverà presto, e per iscritto, una doverosa rettifica l
Per carità, non ci aspettiamo che Aversa comprenda realmente quanto accade nell’Est Europeo, perché già sono evidenti le difficoltà che ha a comprendere ciò che gli sta attorno e anche quello che prova a leggere, ma l’onestà intellettuale è il minimo sindacale e cerebrale di chi dice di voler fare politica.
Marino Sociale
MARINO. “MARINO SOCIALE” STRUMENTALIZZA UNA GUERRA, FA ATTACCHI GRATUITI E NON PRENDE POSIZIONE CONTRO GLI ANTICOMUNISTI. CHIEDE LO SPALLEGGIAMENTO DI UN UOMO DI STORACE DEL FUAN E NOI ABBIAMO FRAINTESO?
Purtroppo, la reazione del capetto di MarinoSociale, conferma come Incredibilmente, a Marino, gli ex (?) adulatori di casapound, ora provano a passare per “difensori” del popolo del Dobass. Niente di più falso! L’unica possibilità, come hanno testimoniato molti artisti italiani e molti volontari recatisi in Donbass, è quella di dichiarare la verità sulle imposizione filofasciste e filonaziste dell’Ucraina! Oggi, anzi, già dalla fine del 2015, il governo fascista ha avuto la meravigliosa idea “democratica” di mettere fuorilegge il Partito Comunista! Da questa scelta, ad esempio, nasce il nostro totale sostegno ai compagni del Partito Comunista di Ucraina che recentemente hanno lanciato questo appello. Ecco, questa semplice verità, comprensibile anche da un bambino, da MS viene elusa, non affrontata. Si fa riferimento ad un generico antiamericanismo (che lascia il tempo che trova), e nulla dice dell’azione anticomunista del governo Ucraino (spalleggiato da UE e governo italiano). Lo dirà dopo questa replica l’esponente di MS? Non ci crediamo. Perché il suo karma fasullo (mezzo grillino e mezzo uomo qualunque: né destra né sinistra) in realtà vuol dire solo prendere un tema, riempirlo di ambiguità e quindi, spalleggiato da un esponente del FUAN mostrare il vero volto anticomunista. Ma con parole pulite e in giacca e cravatta. La sostanza non cambia. E, quindi, ripetiamo, si vorrebbe davvero un confronto da offrire ai molti disattenti cittadini marinesi? Bene. Cominciamo da qui:
Difendiamo i comunisti ucraini! Fermiamo il neofascismo!
Per questo riteniamo che l’unica iniziativa onesta e democratica oggi possibile nel nostro Paese, volendo parlare di Pace, di est europa, di assenza di rispetto dei rapporti democratici tra nazioni europee e non europee, deve iniziare dal riconoscere che è un enorme abuso, una attività antidemocratica e filonazista il voler cancellare per legge l’esistenza in Ucraina del Partito Comunista Ucraino. Dopo di ciò, può iniziare un confronto. Prima di ciò c’è solo la scelta di campo dello scimmiottamento dei fascionazisti del governo ucraino!
Attendiamo, senza alcuna fiducia, la risposta non dal fascista Iorio ma dal responsabile giacca e cravatta di MS!
Dopo il convegno:
Grandissima partecipazione ieri per il convegno sul DONBASS con insieme una mostra di quadri disegnati da bambini del DONBASS durante il conflitto bellico che dal 2014 e’ in atto nella loro terra.
Con questo evento abbiamo voluto sensibilizzare l’opinione pubblica — senza strumentalizzazioni — sulla tragedia umanitaria in atto nelle regioni del DONBASS e per raccogliere fondi destinati ai progetti umanitari delle Associazioni italiane.
Ringraziamo per la presenza Alfredo Iorio e per la splendida testimonianza sia Vittorio Nicola Rangeloni — reporter italiano nel DONBASS che la signora Irina Vikhoreva dell’Associazione italo-russa “Speranza”.
Marino Sociale
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MARINO. DONBASS, NATO, M5S, SINISTRA E IL RESTO DELLA POLITICA?
Giusto il rilievo della autorevole Francesca Marrucci, sull’assenza di confronto di merito locale. Purtroppo ci sono forze che fingono di fare le liste civiche antipartito, poi per misurarsi con la politica allora mostrano quel volto ultradestro che si vergognano di avere. Per questo, con lo sguardo in generale sulla politica marinese e i valori democratici cerchiamo, anche con questa nota, di rivolgerci a tutti i cittadini.
In questi giorni, senza rinominare certi strumentalizzatori filofascisti che si presentano al popolo marinese per accaparrare attenzione sui “temi cittadini” come una lista civica, e che poi se devono esprimersi “politicamente” danno del disonesto a chi li chiama fascisti e, con la faccia come il fango si fanno sostenere da noti personaggi, appunto, fascisti; c’è stato e c’è anche altro nella politica, compresi, immotivati silenzi.
Ad esempio, se una forza di sinistra – in questo caso i Comunisti – sono attaccati da fascisti sul tema della affermazione che “non può essere messo fuorilegge un Partito Comunista”, ci si aspetterebbe, per senso democratico, per vicinanza politica, per conferma della Costituzione ancora vigente che rinnega la guerra pur se sotto l’ombrello NATO, per adesione al sentire internazionale di non consentire che – NATO o non NATO – non si possono asservire Paesi alle politiche USA perché l’Europa se ne avvantaggia comunque; per tutto ciò, ci si aspetterebbe che forze democratiche e di sinistra facessero sentire la propria voce (che, tranne per una condivisione sui social da parte di SEL, invece non s’è sentita). Perché? Perché è il cuore del tema democratico della libertà che altrimenti va in frantumi, se a chi riteniamo (magari erroneamente) più radicale di me non va manifestata solidarietà politica democratica.
Allo stesso modo, e in modo particolare per uno dei principali competitor marinesi – il M5S – nonostante la filastrocca filo lista civica di occuparsi solo di Marino, e nonostante l’affermazione a non essere partito, tuttavia si misura, a livello nazionale, con ottime iniziative proprio sul tema che, indirettamente, noi abbiamo affrontato quando abbiamo polemizzato sulla strumentalizzazione del Donbass. Ma, anche il M5S, a fronte di questa buona iniziativa, alla quale dovrebbero partecipare, invitiamo, le forze di sinistra parlamentari, qui a Marino, si nascondono. Invece, proprio questo evento “Qual è oggi il ruolo della NATO? Perché un’organizzazione concepita come un’Alleanza militare meramente difensiva si è trasformata negli anni in uno strumento di morte e aggressione?
Esiste un modo che consenta all’Italia di sottrarsi a future guerre di invasione, come nel caso della Libia? Quali misure adotterebbe un Governo a 5 Stelle?”; si evince dalla impostazione va proprio nella direzione della nostra denuncia.
Al contrario, non ci meravigliamo, con chi codinamente segue passo passo le impostazioni governative, filointerventiste, filonato, filoamericane che ci continueranno ad impegnare in scenari di guerra di rapina! Vale per il PD come per altri silenti filogovernativi e filorenziani!
Noi Comunisti, impegnati nella ricostruzione del PCI, per quanto lenta sarà la nostra avanzata, lo sappiano i giovani, i cittadini schifati da certi servilismi, e i comunisti e il popolo di sinistra che conosce il valore della Pace figlia della giustizia sociale, continueremo la battaglia di progresso e di internazionalismo che solo dal solco del movimento operaio e dalla Resistenza potranno ottenere una Italia unita, libera, antifascista come indicato nella Costituzione.