“Sblocchi di partenza”: partecipa anche il Comune di Grottaferrata

“Sblocchi di partenza”: partecipa anche il Comune di Grottaferrata

03/09/2015 0 Di Federico Ghera

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Coin­vol­ti i ragaz­zi resi­den­ti con disa­gio eco­no­mi­co fami­lia­re o con dif­fi­col­tà psi­chi­che e fisi­che, com­pre­si nel­la fascia d’età fra gli 11 ed i 19 anni, i qua­li potran­no bene­fi­cia­re di con­tri­bu­ti per la pra­ti­ca spor­ti­va.

 Il Comu­ne di Grot­ta­fer­ra­ta par­te­ci­pa al Pro­get­to di inclu­sio­ne socia­le “Sbloc­chi di par­ten­za”, recen­te­men­te pro­mos­so dall’Assessorato alle Poli­ti­che socia­li, auto­no­mie, sicu­rez­za e sport del­la Regio­ne Lazio, in col­la­bo­ra­zio­ne con il Fon­do Socia­le Euro­peo. L’attività pro­get­tua­le è fina­liz­za­ta a favo­ri­re, attra­ver­so un con­tri­bu­to eco­no­mi­co, la pra­ti­ca spor­ti­va dei ragaz­zi di età com­pre­sa fra gli 11 e i 19 anni che ver­si­no in con­di­zio­ni di disa­gio eco­no­mi­co fami­lia­re o che abbia­no dif­fi­col­tà psi­chi­che o fisi­che.

 Potran­no quin­di bene­fi­cia­re del cita­to con­tri­bu­to, se in pos­ses­so dei requi­si­ti pre­vi­sti, anche i resi­den­ti a Grot­ta­fer­ra­ta, essen­do il Comu­ne inse­ri­to nell’ambito sovra­di­stret­tua­le Roma H, facen­te capo al Comu­ne capo­fi­la di Alba­no Lazia­le, per il qua­le la Regio­ne Lazio ha pre­vi­sto un con­tri­bu­to ero­ga­bi­le pari ad euro 136.987,98.

 Come accen­na­to, il Pro­get­to mira ad evi­ta­re l’emarginazione dei ragaz­zi favo­ren­do­ne l’inserimento socia­le attra­ver­so lo sport, attra­ver­so l’intermediazione dei Ser­vi­zi socia­li dei Comu­ni e la fat­ti­va col­la­bo­ra­zio­ne del­le Socie­tà e del­le strut­tu­re spor­ti­ve.

I sog­get­ti inte­res­sa­ti diret­ta­men­te dun­que, sono in pri­mis gli Orga­ni­smi, le Asso­cia­zio­ni e le Strut­tu­re spor­ti­ve, pub­bli­che e pri­va­te, in gra­do di acco­glie­re i desti­na­ta­ri del pro­get­to, ma anche le Scuo­le e le real­tà del Ter­zo Set­to­re (Par­roc­chie, Asso­cia­zio­ni ed altre Orga­niz­za­zio­ni che si occu­pa­no di mino­ri), le qua­li pos­so­no fun­ge­re da rete ter­ri­to­ria­le a sup­por­to del­le atti­vi­tà pre­vi­ste.

 Requi­si­ti fon­da­men­ta­li per poter esse­re inclu­si nel Pro­get­to “Sbloc­chi di par­ten­za” sono:

  • età com­pre­sa fra gli 11 ed i 19 anni:
  • resi­den­za nel Distret­to socio-sani­ta­rio Roma H (ove rica­de anche il Comu­ne di Grot­ta­fer­ra­ta);
  • regi­stra­zio­ne pres­so i Ser­vi­zi Socia­li del Comu­ne di appar­te­nen­za;
  • pos­ses­so di un ISEE non supe­rio­re a euro 7.500,00;
  • pre­sen­za nel nucleo fami­lia­re di un geni­to­re disoc­cu­pa­to o inoc­cu­pa­to.
  • sta­to di disa­bi­li­tà psi­chi­ca o fisi­ca.

Le fami­glie inte­res­sa­te al pro­get­to pos­so­no rivol­ger­si all’Ufficio Ser­vi­zi Socia­li del Comu­ne di Grot­ta­fer­ra­ta, il qua­le ha già atti­va­to le Asso­cia­zio­ni spor­ti­ve e le strut­tu­re del Ter­zo Set­to­re sul­le pro­ce­du­re da segui­re per inol­tra­re la richie­sta di mani­fe­sta­zio­ne d’interesse.

Le richie­ste per­ve­nu­te al Comu­ne di Grot­ta­fer­ra­ta saran­no quin­di invia­te all’Ufficio com­pe­ten­te del Comu­ne di Alba­no Lazia­le ed inse­ri­te in una gra­dua­to­ria gene­ra­le sovra­di­stret­tua­le.

La sca­den­za per la pre­sen­ta­zio­ne del­le doman­de è sta­ta fis­sa­ta al pros­si­mo 23 set­tem­bre.

Par­te­ci­pia­mo al Pro­get­to regio­na­le – ha dichia­ra­to il Sin­da­co Giam­pie­ro FONTANA – con l’auspicio che esso pos­sa con­sen­ti­re di pra­ti­ca­re sport a quan­ti più ragaz­zi pos­si­bi­li. Ciò, coe­ren­te­men­te con le Linee Pro­gram­ma­ti­che e di Man­da­to, appro­va­te con Deli­be­ra di Con­si­glio comu­na­le n. 17 del 3 otto­bre 2014, nel­la qua­li si rico­no­sce alla pra­ti­ca dell’attività spor­ti­va fun­zio­ni essen­zia­li di inte­gra­zio­ne socia­le, con­si­de­ra­to che lo sport, esal­tan­do i valo­ri di pari oppor­tu­ni­tà e soli­da­rie­tà, for­ni­sce un con­tri­bu­to deci­si­vo all’e­du­ca­zio­ne ed alla for­ma­zio­ne dei gio­va­ni, non­ché alla vita demo­cra­ti­ca e col­let­ti­va, oltre a costi­tui­re una risor­sa fon­da­men­ta­le nel­la lot­ta alla devian­za gio­va­ni­le ed al recu­pe­ro dal­la mar­gi­na­li­tà. Anche per tali ragio­ni – ha pro­se­gui­to il Sin­da­co – sin dal rice­vi­men­to del Pro­get­to ho for­ni­to pun­tua­li indi­ca­zio­ni all’Assessorato ai Ser­vi­zi Socia­li, affin­ché fos­se­ro esa­mi­na­ti ed imple­men­ta­ti i con­te­nu­ti dell’iniziativa, coin­vol­gen­do l’Assessorato allo Sport e le Com­mis­sio­ni con­si­lia­ri per­ma­nen­ti Secon­da e Sesta, non­ché le Scuo­le, le Socie­tà spor­ti­ve e le Asso­cia­zio­ni e gli Orga­ni­smi del Ter­zo set­to­re.”

“Quel­lo pro­mos­so dall’Ente regio­na­le è sen­za dub­bio un pro­get­to impor­tan­te e deter­mi­nan­te – ha affer­ma­to l’Assessore ai Ser­vi­zi Socia­li Fran­ce­sca Maria PASSINI — che va a coin­vol­ge­re e ad aiu­ta­re i ragaz­zi e le fami­glie in un perio­do intri­so di dif­fi­col­tà e di pro­ble­mi socioe­co­no­mi­ci qua­le è quel­lo attua­le. Visti i tem­pi stret­ti, invi­tia­mo le fami­glie a rivol­ger­si quan­to pri­ma all’Ufficio Ser­vi­zi Socia­li comu­na­le, dispo­ni­bi­le a for­ni­re tut­te le infor­ma­zio­ni neces­sa­rie e ad esple­ta­re le pro­ce­du­re di richie­sta al Pro­get­to. Allo stes­so tem­po spro­no le Asso­cia­zio­ni spor­ti­ve e tut­ti gli altri Atto­ri socia­li coin­vol­ti, affin­ché pro­muo­va­no quest’iniziativa nei cen­tri e nel­le strut­tu­re dove ope­ra­no, espri­men­do con­cre­ta­men­te la pro­pria mani­fe­sta­zio­ne d’interesse, per far sì che anche i ragaz­zi disa­gia­ti del­la nostra Cit­tà pos­sa­no pra­ti­ca­re lo sport pre­fe­ri­to e diver­tir­si insie­me ai loro ami­ci.”

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