Caro affitti e disponibilità economica degli italiani: le soluzioni del Forum dell’Abitare

Caro affitti e disponibilità economica degli italiani: le soluzioni del Forum dell’Abitare

23/03/2023 0 Di Marco Montini

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Caro affit­ti e disponi­bil­ità eco­nom­i­ca degli ital­iani: le soluzioni del Forum dell’Abitare

Trovare una soluzione comune che pos­sa rispon­dere al caro affit­ti tenen­do con­to delle reali pos­si­bil­ità eco­nomiche dei cit­ta­di­ni. E’ sta­to questo il focus del­la tre giorni del Forum dell’Abitare a Milano, orga­niz­za­to dal Comune di Milano, in col­lab­o­razione con MM e con il sosteg­no di Fon­dazione Carip­lo, che ha vis­to con­fron­ti tra esper­ti e isti­tuzioni sul tema dell’emergenza abi­ta­ti­va. L’incremento dell’affitto ha rag­giun­to il “40 per cen­to rispet­to a sette anni fa”, per questo sulle tasse nazion­ali “servirebbe che lo Sta­to ci fos­se”, ha com­men­ta­to Pier­francesco Maran, asses­sore alla Casa del Comune di Milano, che ha pre­siedu­to le tre gior­nate del Forum. Per le tas­sazioni locali sug­li affit­ti “dob­bi­amo met­tere in cam­po mis­ure che aiuti­no la soluzione”, per­ché’ “uno dei fal­li­men­ti del canone con­corda­to è che anche l’abbassamento del­la cedolare sec­ca dal 31 per cen­to al 10 per cen­to e il taglio del­la tas­sa sui rifiu­ti” sono state mis­ure “inin­flu­en­ti rispet­to quel­lo che può fare il libero mer­ca­to”. Per l’assessore alla Casa Maran “un azzera­men­to del­la tas­sa sul­la casa a canone con­corda­to non farebbe aumentare l’affitto del canone, per­ché’ il dif­feren­ziale con il libero mer­ca­to è trop­po sig­ni­fica­ti­vo in questo momen­to”.

Il sup­por­to alla morosità incolpev­ole è sta­to azzer­a­to per­ché’ “non fun­zion­a­va” ha spie­ga­to Maran, ma “è sta­to azzer­a­to anche il fon­do di 260 mil­ioni, con cui per due anni il gov­er­no draghi ha finanzi­a­to le per­sone in dif­fi­coltà eco­nom­i­ca per l’affitto”. Del fon­do, l’ultima tranche da tre mil­ioni è sta­ta uti­liz­za­ta dal­la giun­ta per la delib­era di questo mese, il “Sosteg­no Affit­ti Natal­ità“, che prevede “un con­trib­u­to di 250 euro al mese per tre anni (trem­i­la euro all’anno alle famiglie under 35 res­i­den­ti a Milano con un figlio nato nel 2023 e con Isee fino a 30 mila euro, ndr)” e di cui è in arri­vo il ban­do “nelle prossime set­ti­mane”. Il prog­et­to vuole essere un “mod­el­lo di come dovrebbe essere fat­to un fon­do affit­to nel­la nos­tra soci­età” ha aggiun­to Maran. Rima­nen­do sul tema delle asseg­nazioni, Maran ha spie­ga­to che “abbi­amo chiesto mod­i­fiche per gli appar­ta­men­ti da ristrut­turare”, un’altra stra­da per l’accesso alla casa per chi possiede un Isee tra i 5 e i 16 mila euro. In par­ti­co­lare, si trat­ta di dare “un appar­ta­men­to da ristrut­turare” ma per la legge oggi lo si può asseg­nare “se la spe­sa è infe­ri­ore agli 8 mila euro”, anche se “il 90 per cen­to dei lavori si aggi­ra­no intorno ai 20 e 35 mila euro”. “Se si alzasse la soglia da 8 a 25–30 mila, si potrebbe pro­cedere ad un numero mag­giore di asseg­nazioni, togliere lo sfit­to e rius­cire ad aiutare le famiglie in quel­la fas­cia” ha con­clu­so Maran.

L’emergenza abi­ta­ti­va a Milano sul caro affit­to neces­si­ta di “un’azione più strut­tura­ta, che parte dalle politiche abi­ta­tive e poi chie­da a tut­ti gli oper­a­tori di fare la pro­pria parte” ha det­to Ser­gio Urbani, Diret­tore gen­erale di Fon­dazione Carip­lo. L’emergenza abi­ta­ti­va “ha a che fare con degli immo­bili e richiede delle risorse molto impor­tan­ti e delle disponi­bil­ità che in questo momen­to non siamo in gra­do di met­tere in cam­po, se non con un ban­do che si chia­ma “Hous­ing Sociale”, con con­tribu­ti fino a 500 mila euro a orga­niz­zazioni del ter­zo Set­tore che si occu­pano di pri­ma accoglien­za” ha ricorda­to Urbani, osser­van­do che “questo è un ban­do che va avan­ti dal 2000, non è la stres­sa di cui leg­giamo sul caro affit­to nei gior­nali a Milano”. Per la rigen­er­azione dei quartieri Erp (Edilizia Res­i­den­ziale Pub­bli­ca) “abbi­amo isti­tu­ito un fon­do pres­so la Fon­dazione di Comu­nità di Milano, con una pri­ma don­azione di 1,5 mil­ioni di euro, che andrà a sostenere le prog­et­tual­ità del Comune”. Si trat­ta di un prog­et­to per coin­vol­gere “il ter­ri­to­rio e il ter­zo set­tore”, così una vol­ta che ci sono le risorse “capis­cano come inve­stir­le per la comu­nità”. L’emergenza abi­ta­ti­va “richiede una rispos­ta imme­di­a­ta”, men­tre questi prog­et­ti han­no una ricadu­ta nel tem­po dilui­ta” ha con­clu­so Urbani.

Un nuo­vo accor­do tra isti­tuzioni, sin­da­cati e rap­p­re­sen­tan­ti è sta­to annun­ci­a­to durante l’incontro del Forum dell’Abitare, “si è aper­to un tavo­lo di lavoro per duemi­la appar­ta­men­ti, un gran­dis­si­mo lavoro che ha vis­to i rap­p­re­sen­tan­ti di Inve­stiRE Sgr (Grup­po Ban­ca Finnat) con le Orga­niz­zazioni Sin­da­cali (Sunia, Sicet e Unione Inquili­ni) e i comi­tati degli inquili­ni del pat­ri­mo­nio Dream (ex Enpam), cos­ti­tu­ito da quat­tro com­p­lessi immo­bil­iari col­lo­cati nei Comu­ni di Milano (via Val­la, via Forni e via Sul­mona), Vimod­rone (Via XV Mar­tiri) e Basiglio (Via Romano Vis­con­ti e Via Rio Nuo­vo), pas­sati in ges­tione negli scor­si mesi al Fon­do Hes­tia e al Fon­do Basiglio” ha det­to l’Assessore alla Casa del Comune di Milano Pier­francesco Maran. L’accordo riguar­da le palazz­ine ex Enpam, l’ente nazionale di prev­i­den­za e assis­ten­za dei medici e degli odon­toia­tri, per cui lo scor­so dicem­bre 1500 nuclei famigliari che vi abita­vano si sono visti recap­itare una let­tera di sfrat­to. Con­seguen­za del fat­to che a mar­zo l’ente di prev­i­den­za ave­va cedu­to al fon­do d’investimento Apol­lo glob­al man­age­ment un portafoglio immo­bil­iare, che ha affida­to in ges­tione a Inve­stire Sgr, Krya­los Sgr e Coima Sgr. Tra queste 1.500 famiglie che da anni usufruiv­ano di affit­ti agevolati, come pre­vis­to dagli accor­di quadro che Enpam ave­va siglato con sin­da­cati come Sunia, Sicet e Unione Inquili­ni, c’erano infat­ti anche molti frag­ili, soprat­tut­to anziani.

Il tema delle case popo­lari e dell’accessibilità abi­ta­ti­va sono sta­ti al cen­tro del ciclo di incon­tri, i dibat­ti­ti han­no mira­to a trovare soluzioni “per evitare la situ­azione dei ghet­ti in Italia, con­tro ogni log­i­ca e sen­za il sosteg­no del­lo Sta­to” ha pre­cisato Pao­lo Fran­co, l’assessore alla Casa di Regione Lom­bar­dia. La mod­i­fi­ca dell’art. 5 del­la Cos­ti­tuzione “ha cre­ato qualche prob­lemi­no da risol­vere. Bisogna ragionare con il gov­er­no per una strate­gia di fon­do” ha con­tin­u­a­to Pao­lo Fran­co. Per l’accesso alla Pub­bli­ca Ammin­is­trazione e alle case popo­lari “si deve riguardare la sburo­c­ra­tiz­zazione sui rego­la­men­ti” per­ché “gli inves­ti­men­ti si fan­no a 360 gra­di”. Il prog­et­to dell’Housing sociale mira al “tema del­la dig­nità dell’abitazione, che deve essere una qual­ità, per­ché sig­nifi­ca anche effi­cien­ta­men­to”, per Pao­lo Fran­co le “case popo­lari non sono qual­cosa di infe­ri­ore”. Il tema dell’accessibilità coin­volge anche “i dirit­ti delle per­sone con dis­abil­ità, per la scelta di dove e con chi vivere non siano obb­li­gate per le con­dizioni” ha ricorda­to Giuseppe Arcon­zo, Del­e­ga­to all’Accessibilità del Comune di Milano. “Dei 28 mila allog­gi, sono acces­si­bili solo quel­li real­iz­za­ti con leg­gi dopo il 1989 sec­on­do nuovi cri­teri, ovvero 2500 allog­gi e altri 15 mila allog­gi con impianto di ascen­sore, anche se non sono così otti­mali” ha osser­va­to.

Milano e la sua ammin­is­trazione “han­no le carte in regole per capire la stra­da che bisogna per­cor­rere in modo sped­i­to, pren­den­do qualche mod­el­lo ester­no e ria­dat­tar­lo. A Milano la cir­co­lazione di cap­i­tale può essere utile anche a chi ne ha più bisog­no” ha evi­den­zi­a­to Bar­bara Megget­to, Pres­i­dente Legam­bi­ente Lom­bar­dia. Il tema del­la casa “deve essere affronta­to facen­do sì che diven­ti un sis­tema olis­ti­co di ele­men­ti, che tra loro han­no inter­azioni impor­tan­ti e che parte dal­la prog­et­tazione”, per l’Housing sociale “bisogna pen­sare ad una democ­ra­tiz­zazione pre­vista nell’intera fil­iera del per­cor­so” ha espres­so Fab­rizio Capac­ci­oli, vicepres­i­dente di Green Build­ing Coun­cil Italia. In occa­sione del­la Gior­na­ta mon­di­ale dell’acqua, l’Osservatorio del­la Com­mu­ni­ty di The Euro­pean House – Ambroset­ti ha pub­bli­ca­to oggi la terza edi­zione del Libro Bian­co “Val­ore acqua per l’Italia”. Il dossier mette in evi­den­za che l’Italia è uno dei Pae­si più idrovori d’Europa, oltre al fat­to che “oggi una popo­lazione tra il 6 e 15 per cen­to è costret­ta a vivere in con­dizioni di sic­c­ità” ha spie­ga­to Fab­rizio Capac­ci­oli.

Per il servizio idri­co “Abbi­amo un inves­ti­men­to per abi­tante di cir­ca 46 euro, con­tro l’86 per cen­to dell’Unione Euro­pea. Per Capac­ci­oli oggi occorre “immag­i­nar­si un nuo­vo modo di vivere, in con­for­mità delle linee gui­da gen­er­ate e riconosciute dai prin­cipi Esg”, per questo l’intera fil­iera dell’housing sociale deve tenere con­to che l’obiettivo del­la pro­duzione “è di essere riu­ti­liz­za­to”, per­ché come ha spie­ga­to Capac­ci­oli “il prodot­to cir­co­lare ren­derà anche l’edificio un val­ore per la cir­co­lar­ità” ha con­clu­so. PerLam­ber­to Bertolé, l’assessore al Wel­fare del Comune di Milano, l’integrazione tra la polit­i­ca sul­la casa e wel­fare “sono essen­ziali, devono essere inte­grate”. Il tema sot­to gli occhi di tut­ti “è l’emergenza abi­ta­ti­va. Lo scoglio prin­ci­pale è avere allog­gio a dis­po­sizione” per­ché le per­sone “abbiano il bene mate­ri­ale, la casa, e il servizio di accom­pa­g­na­men­to” ha spie­ga­to Bertolè, spo­stan­do il tema sulle per­sone sen­za dimo­ra per cui “sti­amo lavo­ran­do su luoghi pic­coli di con­viven­za, il tema cen­trale sono gli spazi”. “Per la strate­gia che parte dal­la casa (hous­ing first), oggi – ha aggiun­to l’assessore, con­clu­den­do – è molto dif­fi­cile trovare case per par­tire con i prog­et­ti”.

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