Sinistra Italiana Castelli chiede un confronto istituzionale su Roncigliano

Sinistra Italiana Castelli chiede un confronto istituzionale su Roncigliano

20/08/2021 0 Di Redazione

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 2498 vol­te!

Sal­ve,

sono Fabri­zio Pro­fi­co coor­di­na­to­re del Cir­co­lo Castel­li di Sini­stra Ita­lia­na, vi invio la Let­te­ra Aper­ta che la nostra orga­niz­za­zio­ne ha scrit­to sul “caso Ron­ci­glia­no” di Alba­no Lazia­le, let­te­ra che si rivol­ge alle Isti­tu­zio­ni tut­te (Regio­ne, Cit­tà Metro­po­li­ta­na, comu­ni del ter­ri­to­rio) anche in con­si­de­ra­zio­ne che la Cit­tà di Roma andrà al voto nel­le pros­si­me ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve e il nuo­vo Sin­da­co di Roma sarà altre­sì il nuo­vo Pre­si­den­te del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na.

Vi chie­do, cor­te­se­men­te, di dar­ne dif­fu­sio­ne sui vostri mez­zi di comu­ni­ca­zio­ne.

Cer­to di un vostro riscon­tro, invio i miei cor­dia­li salu­ti.

Fabri­zio Pro­fi­co

Coor­di­na­to­re del Cir­co­lo Castel­li (Roma Area Metro­po­li­ta­na) di Sini­stra Ita­lia­na

 

Di seguito il testo della Lettera Aperta:

Sini­stra Ita­lia­na – Cir­co­lo Castel­li riba­di­sce con fer­mez­za la pro­pria con­tra­rie­tà all’avvenuta ria­per­tu­ra del­la disca­ri­ca di Ron­ci­glia­no (Cec­chi­na- Alba­no Lazia­le) che ha avu­to luo­go con le due ordi­nan­ze del­la Sin­da­ca Vir­gi­nia Rag­gi, in qua­li­tà di Pre­si­den­te del­l’A­rea Metro­po­li­ta­na di Roma del 15 luglio 2021, rese ese­cu­ti­ve con l’Or­di­nan­za n. 71 del 16 luglio 2021 dal Pre­si­den­te del­la Regio­ne Lazio Nico­la Zin­ga­ret­ti. Riba­dia­mo la nostra vici­nan­za a tut­ti i cit­ta­di­ni e movi­men­ti che stan­no pro­te­stan­do, ormai da set­ti­ma­ne, davan­ti al VII inva­so di Ron­ci­glia­no, ricon­fer­man­do il nostro impe­gno, anche con la pre­sen­za di nostri mili­tan­ti, a por­ta­re la con­tra­rie­tà in tut­te le sedi isti­tu­zio­na­li di com­pe­ten­za.

Ormai sono chia­ris­si­me le istan­ze dei cit­ta­di­ni, dei movi­men­ti, del­le asso­cia­zio­ni ambien­ta­li­ste e anche del­le isti­tu­zio­ni loca­li del per­ché la ria­per­tu­ra del­la disca­ri­ca di Ron­ci­glia­no può diven­ta­re un pun­to di non ritor­no di un disa­stro ambien­ta­le ini­zia­to negli anni ottan­ta. Ci unia­mo alla richie­sta che arri­va da più par­ti di attua­re urgen­te­men­te l’ap­pli­ca­zio­ne del­la leg­ge regio­na­le n. 13 del 19 luglio 2019: “Disci­pli­na del­le aree ad ele­va­to rischio di cri­si ambien­ta­le” in rela­zio­ne all’a­rea ter­ri­to­ria­le di Ron­ci­glia­no, al fine di giun­ge­re final­men­te sia alla richiu­su­ra del­la disca­ri­ca, ma soprat­tut­to alla boni­fi­ca dell’area ormai non più rin­via­bi­le.

Appren­dia­mo da alcu­ne testa­te di gior­na­li loca­li e on-line che sono in atto veri­fi­che da par­te del­la Pro­cu­ra di Vel­le­tri che dovrà accer­ta­re che tipo di rifiu­to vie­ne con­fe­ri­to nel set­ti­mo inva­so, a che pun­to è la situa­zio­ne del per­co­la­to e del­l’in­qui­na­men­to del sot­to­suo­lo e del­l’am­bien­te e se tut­te le auto­riz­za­zio­ni del comu­ne di Roma e del­le socie­tà inte­res­sa­te sono in rego­la. Auspi­chia­mo che tut­ti i con­trol­li (Pro­cu­ra, ASL Roma 6 e ARPA) si con­clu­da­no in tem­pi rapi­di ma anche che abbia­no un cor­so chia­ro per accer­ta­re lo sta­to effet­ti­vo dei luo­ghi.

Chiu­de­re la disca­ri­ca di Ron­ci­glia­no comun­que non risol­ve il pro­ble­ma, ma lo spo­sta sem­pli­ce­men­te aggra­van­do altri ter­ri­to­ri e non chiu­de un’e­mer­gen­za ormai diven­ta­ta cro­ni­ca sul ciclo dei rifiu­ti. Diver­se inda­gi­ni han­no cer­ca­to di indi­vi­dua­re le ragio­ni, le cau­se nasco­ste dell’emergenza cro­ni­ca del­lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti che con­ti­nua a per­ver­sa­re Roma e tan­te regio­ni d’I­ta­lia, tra cui anche il Lazio.

Dob­bia­mo esse­re chia­ri: la poli­ti­ca del­le “disca­ri­che” è sino­ni­mo di una poli­ti­ca di emer­gen­za sen­za solu­zio­ne di con­ti­nui­tà!

Il Pia­no regio­na­le di gestio­ne dei rifiu­ti (PRGR) del Lazio, appro­va­to nel 2020, che aggior­na il pre­ce­den­te appro­va­to nel 2012, ha come pun­to car­di­ne del prov­ve­di­men­to il pas­sag­gio da un’e­co­no­mia di tipo linea­re, in cui il rifiu­to vie­ne smal­ti­to in disca­ri­ca o nei ter­mo­va­lo­riz­za­to­ri, ad un’e­co­no­mia di tipo cir­co­la­re, in cui la quan­ti­tà dei rifiu­ti da smal­ti­re dimi­nui­sce sem­pre più, men­tre il resto vie­ne recu­pe­ra­to per esse­re riu­ti­liz­za­to; que­sto prin­ci­pio, det­ta­to dal­la nor­ma­ti­va euro­pea, è sta­to intro­dot­to nel Pia­no con azio­ni vol­te a dimi­nui­re la pro­du­zio­ne dei rifiu­ti, all’au­men­to del­la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, al rici­clo e al riu­so. Ma non solo, il Pia­no divi­de la Regio­ne in Ambi­ti Ter­ri­to­ria­li Omo­ge­nei che dovran­no rag­giun­ge­re l’autosufficienza nel trat­ta­men­to e nel­lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti e, soprat­tut­to, chiu­de­re il ciclo.

Ad un anno dal­la sua appro­va­zio­ne anco­ra non si sono visti i suoi effet­ti per­ché al di la del­le “bel­le inten­zio­ni” poi biso­gna impe­gnar­si nel­la sua attua­zio­ne!

Come anche la deli­be­ra Comu­na­le Roma Capi­ta­le del 2014 che ade­ri­sce al pro­get­to “Ver­so Rifiu­ti Zero”, anche con l’istituzione dell’Osservatorio Comu­na­le, che però non ha pro­dot­to nes­su­na eco­no­mia vir­tuo­sa e cir­co­la­re in ambi­to rifiu­ti poi­ché, ad esem­pio, la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta con­ti­nua a resta­re al di sot­to del 50%.

Le cau­se del­la ridot­ta rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta sono mol­te­pli­ci e non le si può ridur­re como­da­men­te all’in­ci­vil­tà di cer­ti cit­ta­di­ni, anche per­ché in diver­si comu­ni del­la regio­ne Lazio le per­cen­tua­li di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta viag­gia­no sta­bil­men­te al di sopra dei para­me­tri indi­ca­ti dal­la Comu­ni­tà Euro­pea. Occor­re piut­to­sto pun­ta­re il dito con­tro la caren­za di ana­li­si di cer­ti ammi­ni­stra­to­ri loca­li che, pur aven­do ere­di­ta­to del­le situa­zio­ni dif­fi­ci­li, non han­no mai attua­to una pro­gram­ma­zio­ne a media e lun­ga dura­ta.

Sini­stra Ita­lia­na – Cir­co­lo Castel­li cre­de che l’e­mer­gen­za si supe­ri anche con l’u­ti­liz­zo intel­li­gen­te di nuo­ve tec­no­lo­gie che sono desti­na­te a crea­re nuo­ve oppor­tu­ni­tà per il set­to­re del recu­pe­ro e rici­clag­gio dei rifiu­ti come, ad esem­pio, l’u­ti­liz­zo di siste­mi di trac­cia­men­to dei rifiu­ti, la foca­liz­za­zio­ne sul con­su­ma­to­re e sul­la sua custo­mer expe­rien­ce in modo da costrui­re un rap­por­to stret­to e inte­rat­ti­vo con i pro­pri cit­ta­di­ni e coin­vol­ger­li più atti­va­men­te nel pro­ces­so di rac­col­ta, rici­clag­gio e gestio­ne rifiu­ti.

Comun­que, per dir­la con Paul Con­nett, “il modo miglio­re per recu­pe­ra­re ener­gia dai rifiu­ti è quel­lo di non pro­dur­li”.

Sini­stra Ita­lia­na – Cir­co­lo Castel­li chie­de un con­fron­to urgen­te e un riscon­tro alle Isti­tu­zio­ni tut­te (Regio­ne, Cit­tà Metro­po­li­ta­na, comu­ni del ter­ri­to­rio) anche in con­si­de­ra­zio­ne che la Cit­tà di Roma andrà al voto nel­le pros­si­me ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve e il nuo­vo Sin­da­co di Roma sarà altre­sì il nuo­vo Pre­si­den­te del­la Cit­tà Metro­po­li­ta­na.

Sini­stra Ita­lia­na – Cir­co­lo Castel­li

Related Images: