Roma/Lazio. Sabato 27 a Zagarolo i comunisti contro il Governo Draghi di PD, Lega e M5S

Roma/Lazio. Sabato 27 a Zagarolo i comunisti contro il Governo Draghi di PD, Lega e M5S

24/02/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Piaz­za indipen­den­za, di fronte Palaz­zo Rospigliosi a Zagaro­lo


Il seg­re­tario del­la sezione Anto­nio Pisa, e il vice­seg­re­tario neoelet­to, Gian­lu­ca Giampà, uni­ta­mente al seg­re­tario regionale Oreste del­la Pos­ta, in vista del­la mobil­i­tazione di saba­to 27 a Zagaro­lo han­no rilas­ci­a­to la seguente dichiarazione con­giun­ta: “Dopo anni di stren­ua lot­ta ed oppo­sizione, ci tro­vi­amo di fronte ad un gov­er­no che unisce destra e sedi­cente sin­is­tra. Salvi­ni e Zin­garet­ti fan­no comunel­la insieme a Di Maio e Berlus­coni per portare avan­ti un dis­eg­no politi­co ispi­ra­to dalle Banche, dal­la BCE e dal­l’U­nione Euro­pea. Per questo moti­vo, Il Par­ti­to Comu­nista Ital­iano, Comi­ta­to regionale Lazio e la sezione Mon­ti Pren­es­ti­ni-Casili­na “Aldo Bernar­di­ni”, scende in Piaz­za: saba­to 27 feb­braio invi­ti­amo tut­ta la cit­tad­i­nan­za a parte­ci­pare alla nos­tra man­i­fes­tazione che si ter­ra’ in Piaz­za Indipen­den­za anti­s­tante Palaz­zo Rospigliosi alle ore 16.30. Lot­ta dura sen­za pau­ra con­tro il Gov­er­no Draghi, con­tro dei volt­agab­bana tra­di­tori che con­tin­u­ano ad essere dal­la parte del Cap­i­tale, anziché dal­la parte del Popo­lo.

(da sin­is­tra): Anto­nio Pisa, Gian­lu­ca Giampà, Daniele Bac­cari­ni


Dieci anni fa – aggiun­gono i tre diri­gen­ti comu­nisti — la pos­ta in palio era quel­la di chi dove­va essere chiam­a­to a pagare il prez­zo del­la crisi finanziaria defla­gra­ta nel 2008, delle sue riper­cus­sioni, e la rispos­ta mes­sa in cam­po dal gov­er­no “tec­ni­co” guida­to da Mario Mon­ti al gri­do “ce lo chiede l’Europa”, fu quel­la di politiche che all’insegna dell’austerità han­no sal­va­guarda­to i gran­di grup­pi finanziari ed eco­nomi­ci e pro­gres­si­va­mente deter­mi­na­to un dras­ti­co peg­gio­ra­men­to delle con­dizioni di vita dei ceti popo­lari. Oggi la pos­ta in palio è anco­ra quel­la del chi sarà chiam­a­to a pagare il prez­zo di quel­la crisi per tan­ta parte mai risol­ta, e da un anno dram­mati­ca­mente ampli­fi­ca­ta sul piano eco­nom­i­co e sociale dal­la pan­demia da Covid 19, del chi sarà chiam­a­to a gestire le politiche larga­mente eterodi­rette dall’Unione Euro­pea attra­ver­so quel­la sor­ta di “com­bi­na­to-dis­pos­to” rap­p­re­sen­ta­to dal Recov­ery fund e dal Recov­ery plan, a garan­tirne la final­iz­zazione a favore di quegli stes­si grup­pi. Politiche larga­mente finanzi­ate attin­gen­do a presti­ti, alla cui resti­tuzione l’Italia, che evi­den­zia un deb­ito pub­bli­co giun­to al 160% in rap­por­to al PIL, sarà comunque chia­ma­ta, e sul­lo sfon­do, con la ripropo­sizione del “ce lo chiede l’Europa”, aleg­gia il ripristi­no del pat­to di sta­bil­ità europeo ad oggi sem­plice­mente sospe­so. – i pro­mo­tori dell’appuntamento così con­cludono — Quin­di c’è un piano dei rap­por­ti di forza su chi dovrà pagare, det­to in sol­doni, la crisi strut­turale del cap­i­tal­is­mo aggra­va­ta e ampli­fi­ca­ta dal­la pan­demia oggi, allo­ra occorre un fronte di resisten­za a tale dis­eg­no pro­prio a dife­sa dei lavo­ra­tori, delle fasce deboli dei gio­vani a cui viene sot­trat­to il futuro.

Il seg­re­tario del PCI Lazio ad un incon­tro su Cuba a Mari­no


Aggiun­giamo che in Piaz­za, ai gaze­bo si potrà fir­mare per la Pro­pos­ta di legge Stazze­ma, mag­a­ri a dif­feren­za del PD: per­chè noi siamo Antifascisti sem­pre. Men­tre loro di giorno rac­col­go­no le firme con­tro la pro­pa­gan­da fascista, not­tetem­po for­mano gov­erni con ex missi­ni come Gior­get­ti e non dis­deg­nereb­bero di con­di­videre le leve del potere con Fratel­li d’I­talia, diret­to erede del MSI con molti inquisi­ti per vari reati inclusa la mafia.”.

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