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Cori (LT). Via Francigena, Gruppo dei Dodici : il vicepresidente Venezia espone punti forti di attività associativa con ricaduta positiva sulle realtà locali. Esempio simbolo, Cori
20/01/2021Questo articolo è stato letto 4152 volte!
Non è facile, riuscire ad incasellare un appuntamento con Gerardo Venezia, vicepresidente dell’Associazione “Gruppo dei Dodici” che, oltre gli impegni personali, è sempre oberato da una qualche attività di verifica di un percorso tra i boschi, oppure alla partecipazione di incontri istituzionali col presidente Giancarlo Forte, o, ancora chiamato a rispondere di guida e messa a punto dell’associazione stessa per le numerose attività in campo. Tuttavia, trovato il momento giusto, gli annunciamo, chiedendo: “La via Francigena è finalmente una realtà certificata come Itinerario Europeo da Canterbury (GB) a Roma, ed ora anche da Roma a Santa Maria di Leuca (LE).”. “Si, — risponde Gerardo Venezia — A settembre ci sarà un Cammino Internazionale, in occasione del 20° anniversario dall’AEVF, che partirà da Canterbury arriverà a Roma e poi a Santa Maria di Leuca, e questo avrà, come tutta l’idea della Francigena quale presenza di percorso, una possibile ricaduta positiva sulle zone ed aree toccate dal tracciato”. Uno dei punti di pregio è ad esempio il territorio Cori-Giulianello in provincia di Latina? “Certamente — espone il vicepresidente del Gruppo dei Dodici — Il Sindaco e l’Amministrazione del comune di Cori hanno avuto da sempre a cuore questo cammino e da sempre hanno agevolato e lavorato per l’accoglienza dei pellegrini, camminatori e fruitori del turismo lento nel territorio comunale, sia a Cori che a Giulianello. La Regione Lazio, anche in virtù di queste attività sociali e culturali, ha finanziato i lavori presso il Lago di Giulianello e la messa in sicurezza di via San Nicola, come richiesto dal Comune. L’ Amministrazione comunale , la Regione e l’AEVF, Associazione Europea delle Vie Francigene, nell’ottica di realizzare al meglio un cammino che valorizzi il territorio ed i Borghi che si incontrano sulla via Francigena, hanno fatto un buon lavoro per coinvolgere nel percorso tutta la città per valorizzarne la storia, la bellezza, ed i siti religiosi archeologici e culturali di cui è ricca.”.
In che modo, chiediamo, l’Associazione e gli altri concretamente operano? “ Gerardo Venezia illustra: “Ognuno per la propria parte, ha reso il tracciato sicuro, breve e molto panoramico. L’aspetto importante per Cori è che Il tracciato da Giulianello entra a Cori Monte a piazza Signina, o a Cori Valle piazza Ninfina se si viene da Norma, ed accompagna il pellegrino ad attraversare tutta la città, le periferie ed il centro storico coinvolgendo l’incontro con tutta la comunità ed i Rioni Storici di Porta Signina, Porta Romana e Porta Ninfina. “. A questo punto avrete bisogno di una mano che venga dal territorio tutto, stimoliamo. “Certamente – spiega con chiarezza il vicepresidente — E’ compito adesso della Amministrazione comunale, degli enti e delle associazioni locali, rendere appetibili e fruibili da parte dei pellegrini e camminatori le tante bellezze della città ed incentivare anche l’economia legata all’ospitalità, alloggiativa come enogastronomica, alla scoperta culturale come alla conoscenza delle tradizioni delle comunità di Cori e di Giulianello.”. Esempi di queste potenzialità? “Da quindici anni, seguendo l’amico Presidente storico della nostra Associazione, Alberto Alberti, — continua Venezia, camminatore e pellegrino egli stesso — abbiamo avuto l’onore ed il piacere di camminare con pellegrini italiani e stranieri ed alloggiare a Cori, normalmente al Convento di San Francesco, al Santuario della Madonna del Soccorso, in albergo o b&b, e questi ospiti (nostrani e internazionali) hanno avuto comunque modo di ammirare le bellezze di tutta la città. Abbiamo visitato il convento di San Francesco, la Chiesa di Sant’Oliva, il Santuario della Madonna del Soccorso, le mura megalitiche, il tempio di Castore e Polluce, dove erano custodite le ricchezze della città, il tempio di Ercole, luogo fantastico, panoramico ed affascinante, rappresentativo e testimone delle origini e della storia di Cori. Non è mai mancata nè mancherà la visita a Cori Valle alla Cappella dell’Annunziata, di notevole interesse culturale ed artistico, sempre previa la necessaria prenotazione, perché chiusa normalmente, e con la sempre generosa disponibilità di chi è deputato alla organizzazione delle visite culturali con personale qualificato e professionale. Abbiamo apprezzato ed usufruito dell’accoglienza e dell’ospitalità della comunità di Cori e della comunità di Giulianello. “.
Quindi l’annuncio delle ricadute concrete, non sono solo ipotesi, ma potenziamento di esperienze minime già realizzate? “Si – asserisce sicuro il vicepresidente, concludendo — Entro i prossimi 5 anni ci sarà, covid permettendo, un incremento esponenziale degli afflussi di pellegrini viaggiatori sulla via Francigena, unico cammino internazionale italiano, finestra sull’Europa. I pellegrini viaggiatori ritorneranno in tempi successivi anche con le famiglie nei borghi che li hanno più emozionati. A settembre ci sarà un Cammino Internazionale, in occasione del 20° anniversario dall’AEVF, che partirà da Canterbury arriverà a Roma e poi a Santa Maria di Leuca. I pellegrini europei potranno ammirare la bellezza del lago monumento naturale, del borgo di Giulianello, della città di Cori. Facciamoci trovare pronti ed uniti nel valorizzare Cori e Giulianello, ed i beni materiali ed immateriali, per accogliere al meglio i pellegrini moderni viaggiatori, che, col cammino lento, saranno determinanti per il nuovo modo di intendere e fare il turismo e per valorizzare i nostri meravigliosi borghi e territori.”.
La ragion d’essere della Associazione Gruppo dei Dodici viene sempre confermata proprio da tutte queste possibili attività che non sono l’esclusiva di una qualche iniziativa privata: al contrario sono proprio la concretizzazione, nei modi e nei contenuti, di una resilienza attivata nel campo del turismo lento e nella sfera individuale che dà vita ad un grande sentire comune.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.