Inviate le vostre segnalazioni a: redazione@paconline.it Flaviano Marrucci ci segnala la situazione dietro a Piazzale…
Marino: un genitore ci scrive sulla scuola D’Azeglio
12/01/2019Questo articolo è stato letto 1615 volte!
di Ilaria Saltarelli
A seguito della dichiarazione dell’assessore Tiberi, che ribadisce l’impegno da parte sua e dei tecnici interessati a risolvere più rapidamente possibile le difficoltà date dal guasto all’impianto del plesso D’Azeglio di Marino centro e rispedisce al mittente le accuse di far parte di un’amministrazione dormiente e poco reattiva, sottolineando che è errato parlare di un impianto da sostituire in quanto il parere dei tecnici attesta che il danno sia riparabile, la nostra redazione è stata contattata da un genitore di un alunno del plesso.
Il Signor F.C. non vuole comparire per ragioni personali, ma rispettando la sua richiesta di privacy, pubblichiamo le sue riflessioni e le sue domande che sono le stesse che tanti altri genitori hanno postato in questi giorni sui social.
“Si parla di un guasto grave, poiché c’è stata la rottura della rampa del bruciatore atmosferico, ciò significa che il danno è stato probabilmente causato dalla mala gestione dell’impianto o dalla mancata manutenzione.
Visto quanto sopra e visto che nel Comune di Marino c’è a disposizione un fondo di € 280.000 destinato proprio alle manutenzioni, mi piacerebbe conoscere il cronoprogramma degli interventi e le indicazioni del Rup e dell’Assessore ai Lavori Pubblici.
Al di là delle apparenze, l’interruzione di un pubblico servizio c’è comunque stata, a parer mio, perché si è fermato l’impianto di riscaldamento di un luogo pubblico di cui è responsabile il Comune e non a caso questo ha procurato restrizioni di orario, spostamenti, chiusure anticipate e permanenza in condizioni deleterie per i minori.
Vorrei chiedere all’Assessore chi si assume la responsabilità della sicurezza di bambini di sei anni costretti a sedere in banchi e sedie adatti per ragazzi di 12 anni e non conformi alle loro misure?
Tutto questo non può essere ignorato e non possiamo far finta che sia qualcosa di ordinario perché non lo è.”
Giriamo le perplessità del Signor F. C. all’Assessore Tiberi e all’Assessore Tammaro per eventuali risposte di cui daremo conto sulla nostra testata.