LA MARINA MILITARE AFFONDA SULL’AMIANTO

LA MARINA MILITARE AFFONDA SULL’AMIANTO

19/12/2018 0 Di Redazione

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SEGNALATE ALLA PROCURA 1101 VITTIME

LUNEDÌ 17 L’UDIENZA DEL PROCESSO MARINA BIS AL TRIBUNALE PENALE DI PADOVA

Lune­dì 17 dicem­bre alle 10,00 al Tri­bu­na­le Pena­le di Pado­va si ter­rà l’udienza di discus­sio­ne del­le dife­se del­le par­ti civi­li del pro­ces­so “Mari­na Bis”. Sul ban­co degli impu­ta­ti alti uffi­cia­li del­la Mari­na Mili­ta­re Ita­lia­na che han­no rico­per­to anche il ruo­lo di Capo di Sta­to Mag­gio­re.

Pres­so la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca di Pado­va sono sta­ti segna­la­ti 1101 casi di vit­ti­me di amian­to tra colo­ro che han­no svol­to ser­vi­zio imbar­ca­ti nel­le uni­tà nava­li, ovve­ro a ter­ra. Que­sto secon­do filo­ne del pro­ces­so pena­le vol­ge ormai al ter­mi­ne, il pros­si­mo 14 gen­na­io il Tri­bu­na­le deci­de­rà se acco­glie­re le richie­ste del Pub­bli­co Mini­ste­ro, oppu­re con­dan­na­re gli impu­ta­ti come richie­sto dal­le dife­se del­le par­ti civi­li.

L’Avv. Ezio Bonan­ni, pre­si­den­te dell’Osservatorio nazio­na­le Amian­to, che difen­de nume­ro­se par­ti civi­li costi­tui­te, ha più vol­te richia­ma­to il con­te­nu­to del­la Com­mis­sio­ne Par­la­men­ta­re d’Inchiesta, da cui si evin­ce che ci sono 830 casi di meso­te­lio­ma tra colo­ro che han­no svol­to ser­vi­zio nel­le For­ze Arma­te.

E poi­ché l’amianto, oltre al meso­te­lio­ma, pro­vo­ca anche altre neo­pla­sie, tra le qua­li il tumo­re del pol­mo­ne, degli altri orga­ni respi­ra­to­ri e gastroin­te­sti­na­li e asbe­sto­si, etc, pres­so la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca sono sta­ti segna­la­ti 1.101 casi di vit­ti­me, il dato epi­de­mio­lo­gi­co, o meglio la vera e pro­pria epi­de­mia di pato­lo­gie asbe­sto cor­re­la­te, cer­ti­fi­ca e con­fer­ma la con­di­zio­ne di rischio dovu­ta anche alla vio­la­zio­ne del­le rego­le cau­te­la­ri. In Mari­na Mili­ta­re le vit­ti­me sono sta­te pari­fi­ca­te alle vit­ti­me del dove­reBonan­ni è impe­gna­to da cir­ca 20 anni nel­la rap­pre­sen­tan­za e dife­sa di vit­ti­me dell’amianto e da più di 10 anni ha ini­zia­to a segna­la­re casi tra colo­ro che sono sta­ti imbar­ca­ti nel­le uni­tà nava­li del­la Mari­na Mili­ta­re.

Per que­sti moti­vi, l’ONA è in pri­ma fila nel chie­de­re giu­sti­zia, in que­sto pro­ces­so nel qua­le a sor­pre­sa il Pub­bli­co Mini­ste­ro, Ser­gio Dini, ha inver­ti­to la sua pre­ce­den­te posi­zio­ne con una richie­sta di asso­lu­zio­ne per tut­ti gli impu­ta­ti. Con­clu­sio­ni for­te­men­te cen­su­ra­te dal Pre­si­den­te ONA per­ché si pon­go­no in net­to con­tra­sto, fra l’altro, con gli ulti­mi arre­sti giu­ri­spru­den­zia­li del­la Supre­ma Cor­te di Cas­sa­zio­ne inter­ve­nu­ti nell’anno 2018 e, segna­ta­men­te, con la sen­ten­za emes­sa dal­la III Sezio­ne Pena­le del­la Supre­ma Cor­te che, non più tar­di del 6 novem­bre 2018, nel pri­mo filo­ne del pro­ces­so pena­le con­tro i ver­ti­ci del­la Mari­na Mili­ta­re (che vede al suo cen­tro i mede­si­mi impu­ta­ti dell’odierno pro­ces­so) ha annul­la­to con rin­vio per nuo­vo giu­di­zio la sen­ten­za asso­lu­to­ria emes­sa dal­la Cor­te d’Appello di Vene­zia.

ONA – Osser­va­to­rio Nazio­na­le Amian­to

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