ROMA. PRIMO CONGRESSO REGIONALE LAZIO PCI.

ROMA. PRIMO CONGRESSO REGIONALE LAZIO PCI.

21/06/2018 0 Di Maurizio Aversa

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Con la rela­zio­ne intro­dut­ti­va del segre­ta­rio Vir­gi­lio Seu, Saba­to 23 giu­gno, alle ore 10.00 pres­so la sala di via Gali­lei, 53, in Roma, si apri­rà il Pri­mo Con­gres­so regio­na­le del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no rico­sti­tui­to due anni fa a Bolo­gna.
I comu­ni­sti in tut­to il Pae­se e qui nel Lazio, sono impe­gna­ti in una dura ma ine­lu­di­bi­le bat­ta­glia cul­tu­ra­le e poli­ti­ca per rico­strui­re il PCI.
Non è una sem­pli­ce scom­mes­sa. E’ un impe­gno che ci deri­va dal­la neces­si­tà di ricon­se­gna­re nel­le mani dei lavo­ra­to­ri – con tut­te le muta­zio­ni del lavo­ro e del non lavo­ro che il capi­ta­li­smo sta pro­pi­nan­do nel­le socie­tà occi­den­ta­li – il loro desti­no e la for­za del­le pro­prie scel­te.
E’ nel nome dei lavo­ra­to­ri, del­la tra­sfor­ma­zio­ne del­la socie­tà, del­la spin­ta a costrui­re una socie­tà socia­li­sta per giun­ge­re alla con­cre­tiz­za­zio­ne del­le idee comu­ni­ste che sia­mo in cam­po. Abbia­mo la con­sa­pe­vo­lez­za e l’umiltà di sape­re che è un com­pi­to sto­ri­co, socia­le e poli­ti­co che sce­glia­mo di abbrac­cia­re, ma che non pos­sia­mo con­dur­re da soli. Sia nel­le for­me del­la lot­ta con­tro ogni sfrut­ta­men­to, sia nel­le for­me del­la costru­zio­ne di bloc­chi e allean­ze socia­li, sia nel con­fron­to e nel­le con­di­vi­sio­ni di atti­vi­tà poli­ti­che e isti­tu­zio­na­li con chi è dif­fe­ren­te da noi.
Per que­sto, i lavo­ri con­gres­sua­li che ci accin­gia­mo a svol­ge­re han­no insie­me il com­pi­to di fare il pun­to del­la nostra situa­zio­ne orga­niz­za­ti­va, e, soprat­tut­to, han­no l’ambizione di rivol­ger­si alla par­te oppres­sa del­la socie­tà indi­can­do loro, obiet­ti­vi di lot­ta, ipo­te­si di solu­zio­ni, sicu­rez­za di una for­za poli­ti­ca che diven­ti sem­pre più rife­ri­men­to fida­to di chi in que­sti anni non ha più tro­va­to al pro­prio fian­co un chia­ro soste­gno.
L’orizzonte del­la lot­ta, l’impegno tra­spa­ren­te a man­te­ne­re fer­me le gran­di opzio­ni poli­ti­che e mora­li che ci sono sto­ri­ca­men­te rico­no­sciu­te, ci per­met­to­no di rivol­ger­ci, rap­pre­sen­tan­do gli ulti­mi del­la socie­tà, sia a chi voglia cimen­tar­si per uni­re le for­ze del lavo­ro e del non lavo­ro, sia a chi voglia con­di­vi­de­re impe­gni poli­ti­ci in un fron­te ampio con­tro il libe­ri­smo che ha asser­vi­to le isti­tu­zio­ni euro­pee e le for­me eco­no­mi­co finan­zia­rie che le han­no e le stan­no rap­pre­sen­tan­do.
Nel nostro Pae­se que­sto inten­dia­mo far­lo all’interno del gran­de sol­co idea­le e con­cre­to del­la demo­cra­zia costi­tu­zio­na­le che gra­zie alla Resi­sten­za anco­ra inner­va la lin­fa posi­ti­va che la Car­ta costi­tu­zio­na­le man­tie­ne all’interno del­la socie­tà ita­lia­na, nono­stan­te gli attac­chi, e nono­stan­te il gover­no fascio-leghi­sta in cari­ca.
La for­ma di par­te­ci­pa­zio­ne ai lavo­ri con­gres­sua­li, che vede come pro­ta­go­ni­sti pri­mi, le deci­ne e deci­ne di com­pa­gne e com­pa­gni che sono sta­ti dele­ga­ti dal­le deci­ne di sezio­ni ter­ri­to­ria­li pre­sen­ti nel­la regio­ne Lazio, con­sen­te anche ai tan­ti com­pa­gni e com­pa­gne che lo voglio­no di poter assi­ste­re ai lavo­ri. Per quan­to può con­sen­tir­lo lo spa­zio fisi­co, anche lavo­ra­to­ri e cit­ta­di­ni demo­cra­ti­ci se lo voglio­no pos­so­no assi­ste­re.
Un fol­to nume­ro di invi­ta­ti di orga­niz­za­zio­ni socia­li e poli­ti­che, in rap­pre­sen­tan­za di lot­te e ini­zia­ti­ve, da invi­ta­ti, avran­no l’opportunità di con­fron­tar­si con la ripro­po­si­zio­ne del­le idee comu­ni­ste e del PCI e del­la sua pre­sen­za che sarà sem­pre più for­te ed este­sa in tut­to il Pae­se.

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