Microcredito, la Banca Popolare del Lazio al fianco della Caritas Diocesana di Latina-Terracina-Sezze

Microcredito, la Banca Popolare del Lazio al fianco della Caritas Diocesana di Latina-Terracina-Sezze

29/03/2018 0 Di Fabio Ciarla

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Esse­re una solu­zio­ne per far fron­te a situa­zio­ni di emer­gen­za è l’o­biet­ti­vo del pro­get­to “micro­cre­di­to” por­ta­to avan­ti da 4 anni dal­la Cari­tas Dio­ce­sa­na di Lati­na-Ter­ra­ci­na-Sez­ze-Pri­ver­no e dal­la Ban­ca di Cre­di­to Coo­pe­ra­ti­vo Cas­sa Rura­le e Arti­gia­na del­l’A­gro Pon­ti­no, alle qua­li oggi si uni­sce anche la Ban­ca Popo­la­re del Lazio. Gra­zie a que­sta ini­zia­ti­va per­so­ne e fami­glie che si tro­va­no in con­di­zio­ne di par­ti­co­la­re vul­ne­ra­bi­li­tà eco­no­mi­co-socia­le e non rie­sco­no ad acce­de­re ai finan­zia­men­ti ban­ca­ri ordi­na­ri han­no la pos­si­bi­li­tà di otte­ne­re un pre­sti­to fino a 2.500 Euro. Il pre­sti­to può esse­re richie­sto da per­so­ne con bas­se capa­ci­tà di red­di­to, resi­den­ti o domi­ci­lia­ti, nel ter­ri­to­rio del­la Dio­ce­si di Lati­na-Ter­ra­ci­na-Sez­ze-Pri­ver­no e, se stra­nie­re, in pos­ses­so di rego­la­re per­mes­so di sog­gior­no. Il micro­cre­di­to è fina­liz­za­to alla coper­tu­ra di uno sta­to di emer­gen­za tem­po­ra­neo, non strut­tu­ra­le, cau­sa­to da situa­zio­ni impre­vi­ste.  Il tas­so fis­so del pre­sti­to è pari al 3%, non c’è alcu­na com­mis­sio­ne ban­ca­ria. Il pre­sti­to dovrà esse­re rim­bor­sa­to dai bene­fi­cia­ri a rate men­si­li per un mas­si­mo di 36 rate. Gli inte­res­sa­ti pos­so­no chia­ma­re la segre­te­ria tele­fo­ni­ca 0773.40.68.015 e lascia­re un loro reca­pi­to tele­fo­ni­co, saran­no ricon­tat­ta­ti per fis­sa­re un appun­ta­men­to pres­so la Curia a Lati­na.

I bene­fi­cia­ri potran­no usu­frui­re anche di un ser­vi­zio di tuto­rag­gio per tut­to il perio­do di rim­bor­so del finan­zia­men­to e di edu­ca­zio­ne finan­zia­ria per il miglio­ra­men­to del­le capa­ci­tà

Mas­si­mo Luci­di — AD del­la Ban­ca Popo­la­re del Lazio

di gestio­ne del bilan­cio fami­lia­re. Tut­ti i sol­di resti­tui­ti gene­ra­no la pos­si­bi­li­tà di fare nuo­vi pre­sti­ti alle stes­se con­di­zio­ni age­vo­la­te.

Il vesco­vo Maria­no Cro­cia­ta sot­to­li­nea, oltre l’a­zio­ne con­cre­ta di aiu­to, come que­sto del micro­cre­di­to sia “un pro­get­to esem­pla­re, per­ché aiu­ta le per­so­ne respon­sa­bi­liz­zan­do­le nel­l’im­pe­gno a resti­tui­re il pre­sti­to. Que­sto è il sen­so di chi vuol supe­ra­re le pro­prie dif­fi­col­tà con il pro­prio impe­gno e non con la gene­ro­si­tà che si disper­de”. Que­ste paro­le sono sta­te un segna­le con­di­vi­so subi­to da Mas­si­mo Luci­di, Ammi­ni­stra­to­re Dele­ga­to di Ban­ca Popo­la­re del Lazio, “sia­mo ono­ra­ti di poter par­te­ci­pa­re ad un  pro­get­to così impor­tan­te per la comu­ni­tà loca­le – ha det­to Luci­di — voglia­mo esse­re pre­sen­ti e, se pos­si­bi­le, amplia­re il rag­gio d’azione di que­sta ini­zia­ti­va nel ter­ri­to­rio coper­to dal­le nostre Filia­li, offren­do que­sto sup­por­to nel­le varie pro­vin­ce del Lazio”. 

Per il futu­ro, il pre­si­den­te del­la Ban­ca di cre­di­to coo­pe­ra­ti­vo Mau­ri­zio Man­frin auspi­ca “una mag­gio­ra sen­si­bi­liz­za­zio­ne e par­te­ci­pa­zio­ne degli enti loca­li, come di altre cate­go­rie eco­no­mi­che, a que­sti pro­get­ti per aumen­ta­re la pos­si­bi­li­tà di aiu­to con que­sta for­ma par­ti­co­la­re di cre­di­to, che va oltre le rego­le rigi­de del pre­sti­to ban­ca­rio clas­si­co”.

È un ser­vi­zio che va oltre la cul­tu­ra del­l’as­si­sten­zia­li­smo – ha dichia­ra­to Don Ange­lo Buo­na­iu­to, Diret­to­re del­la Cari­tas Dio­ce­sa­na – è il sen­so di chi vuol supe­ra­re le dif­fi­col­tà met­ten­do in gio­co la pro­pria digni­tà”.

I moti­vi prin­ci­pa­li del­le richie­ste sono: pren­de­re una casa in affit­to o paga­re del­le men­si­li­tà arre­tra­te (60%), paga­men­to del­le bol­let­te e assi­cu­ra­zio­ni auto (30%),  tas­se e impo­ste (25%), poi spe­se lega­te all’i­stru­zio­ne dei figli (15%) e sani­ta­rie (10%) — spie­ga Pie­tro Gava, ope­ra­to­re Cari­tas coor­di­na­to­re del pro­get­to — le per­so­ne a cui non vie­ne ero­ga­to il pre­sti­to rice­vo­no infor­ma­zio­ni e accom­pa­gna­men­to pres­so altri ser­vi­zi ade­gua­ti alla solu­zio­ne del­le pro­ble­ma­ti­che espo­ste o altre for­me di aiu­to”.

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